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Bastoni ItaliaGetty Images

Rivera e i problemi della Nazionale: "Per l'Inter Bastoni è eccezionale ma fa errori tragici con l'Italia, mancano campioni"

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In questi giorni è tempo di analisi e commenti sul periodo che sta attraversando la Nazionale italiana, che rischia per la terza volta consecutiva di non qualificarsi al Mondiale. 

Gli azzurri, usciti sconfitti 4-1 contro la Norvegia nell'ultima partita, dovranno provare a conquistare il Mondiale nei playoff di marzo. Intanto, a parlare della situazione è stato Gianni Rivera, leggenda del Milan che ha vestito la maglia della Nazionale per sessanta volte.

Rivera si è soffermato sul rendimento di Alessandro Bastoni, nettamente diverso tra Italia e Inter ma ha anche analizzato più in generale i problemi presenti nell'intervista rilasciata a Repubblica. 

  • "UMILIANTE"

    Mi ha sorpreso notare un divario così ampio. Nel secondo tempo sembrava di vedere il Brasile contro nessuno", ha detto l'ex leggenda del Milan aggiungendo: "Colpa nostra, sono una buona selezione ma certo non il Brasile. È stato umiliante e strano. Eravamo in balia degli avversari. Magari loro sono andati oltre le loro possibilità, ma l’Italia non può essere questa". 

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  • "LE RESPONSABILITÀ NON SOLO DEI GIOCATORI"

    Rivera però analizza più a 360 gradi i problemi del calcio italiano che vanno oltre le questioni strettamente di campo: "Campioni non ne abbiamo più, ma i problemi della Nazionale sono tanti, non è solo una questione di chi va in campo. Abbiamo tanti temi inevasi che dovrebbero essere affrontati dalla federazione, troppo facile addossare le responsabilità solo sui giocatori”. 

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  • "BASTONI FA ERRORI TRAGICI"

    A proposito della mancanza di campioni, si è' soffermato su Bastoni: "C’è Bastoni che l’Inter considera un difensore eccezionale, poi con l’Italia fa errori tragici. Evidentemente in azzurro non ha le stesse certezze a cui riesce ad affidarsi quando gioca con la sua squadra". 

  • "I PROCURATORI HANNO DANNEGGIATO IL SISTEMA"

    Più nel dettaglio poi Rivera ha spiegato alcuni problemi del calcio italiano: “L’ingresso sulla scena dei procuratori ha danneggiato il sistema. Oggi le famiglie devono pagare gli agenti per far giocare i bambini. Se non si è ricchi, i ragazzi possono essere talentuosi ma comunque non avere mai una reale possibilità di emergere. Il rischio è che, se non si pone un freno a questa deriva, la situazione peggiori. Se mi aspetto dei cambi alla guida della Federazione? I risultati sono la prima cosa. Chi è bravo vince. Speriamo accada. Altrimenti sarebbe giusto pensare a una riorganizzazione”.

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