"Ho capito quanto possa essere importante l'aspetto mentale non solo nello sport ma nella vita quotidiana. Ho iniziato con Nicoletta Romanazzi grazie al mio agente Alessandro Lucci. Stavo attraversando un periodo delicato, pensavo di smettere dopo tanti infortuni e non trovavo più la felicità nel giocare a calcio. Lucci mi disse: 'Appoggio questa tua scelta, datti una possibilità e fai una chiacchierata con Nicoletta'. Da quel giorno è iniziato un viaggio, un sentiero. Ho imparato a conoscermi, so quello di cui ho bisogno, so come trovare l'equilibrio. Episodi? Ce ne sono tanti. Quello che ci permette di raggiungere gli obiettivi è quanto siamo determinati a lavorare su di noi. Durante gli infortuni che ho avuto, le volte che credevo di meritare di giocare e non venivo messo in campo, trovare l'equilibrio, accettare la frustrazione e le emozioni che percepiamo come negative. Ho imparato che tutte le emozioni con equilibrio possono portarci qualcosa di buono. Quello che ho imparato cerco di metterlo a piccole dosi nella vita dei miei figli e mi riempie di orgoglio vedere come funzioni. Ogni volta che commettevo un errore, pur di non pensare, guardavo ore di documentari su qualsiasi cosa: dagli Egizi all'arte.Adesso accetto l'errore e lo analizzo. Lo accetto e cerco la soluzione per risolverlo" ha detto Perin.