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Palladino Spalletti ManciniGetty Images

Da Palladino a Spalletti, passando per Mancini: chi può diventare l'allenatore della Juventus in caso di esonero di Tudor

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La sconfitta in trasferta contro il Como, la prima stagionale, riapre un tema delicato in casa Juventus: è di nuovo il momento di cambiare allenatore?

Questa domanda circola anche nella testa della dirigenza bianconera, che valuta con attenzione i profili liberi sul mercato.

La Vecchia Signora, che non vince da sei partite di fila, ovvero dal 4-3 contro l'Inter del 13 settembre scorso, dovrà ora vedersela con Real Madrid e Lazio e non può più permettersi di sbagliare.

  • LA PANCHINA SCOTTA: DECISIVE LE PARTITE CON REAL MADRID E LAZIO?

    L'entusiasmo di inizio stagione, con tre vittorie su tre - compresa la rimonta sull'Inter nei minuti finali -  è già alle spalle.

    Dopo cinque pareggi consecutivi, la Juventus trova la prima sconfitta stagionale crollando sotto i colpi di Nico Paz e compagni.

    Il cammino dei bianconeri passa ora per le complicate trasferte di Madrid e Roma rispettivamente contro Real e Lazio e due risultati negativi potrebbero costare caro a Tudor.

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  • QUANTO COSTEREBBE L'ESONERO DI TUDOR?

    L'esonero di Tudor costerebbe alla Juventus circa otto milioni di euro.

    Il tecnico croato, infatti, ha rinnovato il suo contratto con i bianconeri fino a giugno 2027 per una cifra di due milioni di euro netti all'anno, quattro lordi a stagione per il club.

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  • A BILANCIO ANCORA LO STIPENDIO DI THIAGO MOTTA

    È importante però ricordare che la Juventus ha ancora a contratto Thiago Motta.

    Il tecnico italo-brasiliano è infatti legato ai bianconeri fino all'estate 2027 e - a meno di una nuova avventura altrove - continuerà a percepire il suo stipendio fino al termine dell'accordo stipulato.

  • PALLADINO, SPALLETTI, MANCINI: CHI PUÒ PRENDERE IL POSTO DI TUDOR SULLA PANCHINA DELLA JUVE

    Ancora nessun contatto concreto per un possibile sostituto di Tudor, ma sono diversi gli allenatori liberi sul mercato.

    Tra i nomi più rilevanti figura quello di Luciano Spalletti, in attesa di una nuova opportunità dopo la complicata esperienza alla guida della Nazionale. Alla sua ultima avventura su una panchina di club, il tecnico toscano ha condotto il Napoli alla conquista dello Scudetto, riportando il tricolore in città 33 anni dopo l’ultima volta - un traguardo in parte offuscato dalle delusioni con l’Italia.

    Altro profilo di spicco è Roberto Mancini, che nei giorni scorsi ha rifiutato l’offerta del Nottingham Forest nella speranza di tornare in Serie A. Il suo ultimo incarico nel campionato italiano risale al periodo 2014-2016, quando sedeva sulla panchina dell’Inter.

    Resta inoltre senza squadra anche Raffaele Palladino, che in estate ha interrotto il proprio rapporto con la Fiorentina nonostante il sesto posto ottenuto davanti a Lazio e Milan.

    Tre profili diversi per esperienza e filosofia calcistica, ma che la Juventus osserva con attenzione in vista di un’eventuale svolta immediata in panchina.

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