Le parole di Gattuso hanno avuto un forte eco in Africa e Sudamerica, tanto che il ct azzurro nella conferenza stampa pre-Norvegia ha scelto di mettere fine alla questione. Il selezionatore dell'Italia lamentava i criteri di qualificazione al Mondiale, con meno possibilità per le squadre europee rispetto al passato.
Con l'allargamento dei Mondiali da 32 a 48 squadre, in realtà la UEFA ha avuto un incremento dei posti per il proprio continente, al pari degli altri. Rispetto alle 13 qualificate del 2022, le europee nel 2026 saranno sedici, ovvero circa il 29% delle squadre, tenendo conto anche dell'esclusione della Russia.
Quattro anni fa, invece, la percentuale era del 23%. Insomma, l'aumento delle possibilità per le squadre UEFA c'è stato. "Ai miei tempi la seconda del girone andava direttamente al Mondiale: nel 1994 c’erano due africane e adesso otto… non aggiungo altro" ha detto Gattuso, che in realtà si è confuso relativamente a due decenni fa, quando la seconda dei gironi giocava, allo stesso modo, i playoff.
La differenza è semmai relativa alle migliori seconde, che potrevano sì ottenere un posto nella Coppa del Mondo successiva (e attualmente l'Italia risulta essere tra le migliori alle spalle delle capoliste. Dunque, come sono cambiate le percentuali per i continenti rispetto a quattro anni fa?
Detto dell'UEFA, passata da 13 a 16 posti con un incremento del 6%, Africa, Asia, Americhe e Oceania hanno avuto modo di avere maggiori possibilità per le proprie rappresentative, con il Sudamerica che può qualificare praticamente tutte le Nazionali facenti parte della CONMEBOL.
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