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Lautaro Martinez ArgentinaGetty Images

Mondiali da 32 a 48 squadre, quale continente ne ha giovato di più? In Sudamerica si qualificano quasi tutte

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Le parole di Gattuso hanno avuto un forte eco in Africa e Sudamerica, tanto che il ct azzurro nella conferenza stampa pre-Norvegia ha scelto di mettere fine alla questione. Il selezionatore dell'Italia lamentava i criteri di qualificazione al Mondiale, con meno possibilità per le squadre europee rispetto al passato. 

Con l'allargamento dei Mondiali da 32 a 48 squadre, in realtà la UEFA ha avuto un incremento dei posti per il proprio continente, al pari degli altri. Rispetto alle 13 qualificate del 2022, le europee nel 2026 saranno sedici, ovvero circa il 29% delle squadre, tenendo conto anche dell'esclusione della Russia. 

Quattro anni fa, invece, la percentuale era del 23%. Insomma, l'aumento delle possibilità per le squadre UEFA c'è stato. "Ai miei tempi la seconda del girone andava direttamente al Mondiale: nel 1994 c’erano due africane e adesso otto… non aggiungo altro" ha detto Gattuso, che in realtà si è confuso relativamente a due decenni fa, quando la seconda dei gironi giocava, allo stesso modo, i playoff. 

La differenza è semmai relativa alle migliori seconde, che potrevano sì ottenere un posto nella Coppa del Mondo successiva (e attualmente l'Italia risulta essere tra le migliori alle spalle delle capoliste. Dunque, come sono cambiate le percentuali per i continenti rispetto a quattro anni fa? 

Detto dell'UEFA, passata da 13 a 16 posti con un incremento del 6%, Africa, Asia, Americhe e Oceania hanno avuto modo di avere maggiori possibilità per le proprie rappresentative, con il Sudamerica che può qualificare praticamente tutte le Nazionali facenti parte della CONMEBOL.

  • L'INCREMENTO PER LE SQUADRE AFRICANE

    Le parole di Gattuso sul numero delle squadre africane presenti al Mondiale ha portato al caos. Migliaia di utenti hanno condiviso le parole del ct, in realtà modificandole. Il commissario tecnico non ha detto "l'Africa dovrebbe avere meno posti", ma in realtà ha spiegato come il numero sia superiore al passato.

    Detto questo, il continente africano ha visto al via tutte le le 54 squadre affiliate alla CAF per i nove posti disponibili, più uno utile a qualificarsi agli spareggi intercontinentali. Spareggi a cui prendono parte tutti i continenti ad esclusione dell'UEFA, co i suoi playoff allo stesso modo previsti nella primavera 2026.

    Quattro anni fa i posti per le 54 squadre erano 5, lo stesso numero deciso ai tempi di Gattuso, ad esempio per lo storico Mondiale 2006.

    L'incremento per l'Africa arriva dopo decenni, con una percentuale del 16% rispetto al 9% del passato.

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  • L'INCREMENTO PER LE SQUADRE SUDAMERICANE

    Il continente in cui è più 'facile' ottenere il pass per il Mondiale? Quello sudamericano.

    Facile perché quasi tutte le affiliate alla CONMEBOL, la federazione locale, ha la possibilità di qualificarsi al Mondiale: nel 2022 erano quattro su dieci, per il 2026 ben sei su dieci. In più la settima classifica vola agli spareggi continentali, con la possibilità di permettere al Sudamerica di avere ai Mondiali sette squadre su dieci rappresentanti.

    Parliamo nello specifico del 60%/70%, rispetto al 40%/50% di quattro ani fa.

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  • L'INCREMENTO PER LE SQUADRE ASIATICHE

    46 rappresentative prendono parte alle qualificazioni asiatiche. Per il Mondiale del Qatar erano previste quattro squadre, più il paese organizzatore e una possibile quinta in grado di superare i playoff.

    Nel 2026 le squadre asiatiche sono otto, più una qualificata ai playoff.

    Escludendo il Qatar paese organizzatore e la qualificate agli spareggi, l'Asia poteva avere il 9% di proprie rappresentanti al Mondiale rispetto al 17% attuale. Un numero simile a UEFA e CAF, lontano anni luce dalla CONMEBOL.

  • 'INSERIMENTO' PER L'OCEANIA

    Fino al 2022 le squadre dell'Oceania partecipavano a playoff intercontinetali per poter accedere al Mondiale, per questo motivo spesso non c'è stata una sua rappresentante nella fase finale.

    Dall'edizione 2026, invece, l'Oceania ha un posto assicurato al Mondiale, mentre un'ulteriore squadra partecipa ai playoff con la speranza di essere la seconda rappresentante dell'OFC.

    L'Australia, con una caratura tecnica notevolmente più elevata rispetto alle colleghe dell'Oceania, fa parte dell'AFC, la confederazione asiatica.

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  • L'INCREMENTO PER LE SQUADRE DEL CENTRO/NORD-AMERICA

    Chiudiamo con il Centro e Nord America, che ai Mondiali potrà contare su tre paesi organizzatori e dunque qualificate di diritto: Messico, Canada e Stati Uniti.

    In virtù di questo status, rispetto agli altri continenti le squadre centro-nord americane ai playoff saranno due, rispetto all'unica rappresentante di Asia, Oceania, Asia e Sudamerica.

    Le nazioni sicure di un posto tramite le qualificazioni sono tre come quattro anni fa, ma considerando Messico, Canada e Stati Uniti il numero sale a sei, più eventuali altre due rappresentanti.

    In questo caso la percentuale è più mobile, ma senza Canada, Messico e USA nelle qualificazioni  per piccole rappresentative ci sarà l'opportunità di giocare i Mondiali. Che, probabilmente, mai avrebbero pensato di poter seriamente lottare per un posto nel torneo più importante del pianeta.