In pieno clima di contestazione cala il sipario sull'annata da incubo del Milan, che chiude il suo campionato battendo il già retrocesso Monza per 2-0: una partita che conta poco o nulla dal punto di vista sportivo ma che resterà nella memoria per la protesta, visiva e sonora, della Curva Sud. Una manifestazione di dissenso potente, eloquente, impietosa: la scritta "Go Home" composta occupando solo alcuni seggiolini, accompagnata senza sosta dall'ormai noto coro contro Cardinale, è un'immagine che potrebbe essere la copertina di questa stagione. Tifosi che, come da programma, abbandonano San Siro intorno al 18', rendendo l'atmosfera ancor più desolante.
L'unica giocata degna di nota del primo tempo è la bellissima volée con la quale Keita infila Maignan nel finale, ma il goal viene cancellato per una posizione iniziale di fuorigioco di Kyriakopoulos al momento del cross.
Nella ripresa l'ingresso di Camarda catalizza l'attenzione ma a sfiorare il goal al 63' è Joao Felix, che di testa centra la traversa. Il vantaggio dei rossoneri arriva giusto un minuto dopo: corner di Chukwueze, Gabbia anticipa Pereira sul primo palo e di testa fa 1-0. Al 74' è lo stesso Joao Felix a pennellare il raddoppio con una punizione al bacio. È la parola fine su una stagione da censurare, è l'ultimo atto dell'era Conceiçao (squalificato).




