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Calhanoglu InterGetty Images

Milan e Atletico Madrid, Calhanoglu decisivo ma in negativo: l'Inter di Chivu non ha un sostituto

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L'Inter gioca bene ma non vince, anzi perde; la storia si è ripetuta al Wanda Metropolitano, dove i  nerazzurri sono stati sconfitti per 2-1 dall'Atletico Madrid con il goal nei minuti di recupero di Gimenez. 

Per la prestazione la squadra di Cristian Chivu non avrebbe meritato di uscire da Madrid con zero punti, così come ne avrebbe dovuti fare almeno uno nel derby pochi giorni fa.

Tra le situazioni che si sono ripetute ci sono gli errori di Hakan Calhanoglu, quello ovviamente dal dischetto ma non solo. Il centrocampista turco si è reso protagonista degli episodi che hanno deciso in senso negativo le ultime due partite dell'Inter. Ma Chivu ha un problema che va oltre i singoli errori del turco. 

  • RIGORE PESANTE SBAGLIATO: È IL SECONDO

    Calhanoglu rimane uno di rigoristi migliori in circolazione e questo non cambia per un errore dal dischetto commesso contro il Milan. Da quando è in nerazzurro ne ha trasformati 19 su 21, una media quindi altissima. 

    Non si può però non sottolineare come entrambi i rigori sbagliati siano arrivati in big match, quando mancava un quarto d'ora dalla fine e il risultato era in bilico. L'anno scorso in Inter-Napoli, sul punteggio di 1-1, quando il turco ha colpito il palo. Pochi giorni fa invece sotto di 1-0 nel derby e in questo caso  c'è stata la parata di Maignan, complice però una conclusione troppo poco angolata per i suoi standard. 

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  • GLI ERRORI SUI GOAL SUBITI

    Se il rigore sbagliato rimane un episodio isolato comunque, per certi aspetti sono più "gravi" le situazioni in cui Calhanoglu si è ritrovato sia contro il Milan che soprattutto contro l'Atletico Madrid nelle azioni che hanno portato ai goal subiti dai nerazzurri.

    Nel derby la ripartenza del Milan inizia con un contrasto a centrocampo in cui il turco viene anticipato da Fofana permettendo ai rossoneri di cavalcare verso la porta avversaria con troppo spazio a disposizione. 

    Mentre in Champions contro l'Atletico Madrid il vantaggio degli spagnoli arriva da una palla persa da Calhanoglu, troppo indolente. Una superficialità che ha messo in salita la serata dell'Inter. 

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  • CALO DI RENDIMENTO

    Oltre agli errori però, in generale le ultime due prestazioni di Calhanoglu sono state sottotono. Se è un caso o l'inizio di un vero e proprio calo di rendimento lo si capirà già a partire dalle prossime gare.

    Il turco è stato uno dei migliori dell'Inter in questa prima parte della stagione, quasi un po' a sorpresa visto tutto quello che era successo in estate. Sei goal e tre assist, oltre a giocare quasi sempre da titolare. 

    Solo in due circostanze Chivu non lo ha impiegato dal primo minuto, una volta in campionato contro la Cremonese (rimasto in panchina 90 minuti) e nella gara casalinga di Champions contro il Kairat.  E proprio le poche opportunità di rifiatare possono aver condizionato le ultime prove del giocatore, meno lucido del solito. 

  • IL VUOTO DIETRO CALHANOGLU

    L'Inter si è ritrovata ancora una volta con l'assenza di un vero vice Calhanoglu. Fino all'anno scorso c'era Asllani, il cui rendimento però era troppo distante da quello del turco mentre in questa stagione la dirigenza nerazzurra ha optato per profili differenti a centrocampo. 

    Nelle idee iniziali quel ruolo avrebbe potuto ricoprirlo magari Sucic, che però, dopo essere stato provato da Chivu, non è più stato utilizzato in quella posizione ma solo come mezzala. 

    Dal mercato è arrivato Diouf, che fin qui ha trovato pochissimo spazio e comunque ha tutt'altre caratteristiche. Il tecnico nelle poche occasioni in cui non c'è stato Calhanoglu, ha spostato da regista Barella, che è il giocatore che offre più garanzie anche da quel punto di vista.

    Resta però un punto interrogativo per l'Inter; se Calhanoglu avesse bisogno di rifiatare o di essere sostituito per un calo di rendimento, serve comunque adattare qualcuno.

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