Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
FBL-ITA-SERIEA-INTER-TORINOAFP

Lo strano caso dell'Inter a centrocampo, tante soluzioni ma rendimento altalenante: da Diouf a Frattesi

Pubblicità

Qual è il reparto più forte di quella che viene ritenuta da molti la squadra più forte della Serie A, ovvero l'Inter?

La risposta fino a qualche settimana fa sembrava quasi scontata: ma il centrocampo, ovviamente. E invece proprio lì nel mezzo, dove si decidono spesso le partite, stanno sorgendo alcuni grossi dubbi.

Colpa soprattutto del rendimento non sempre all'altezza dei nuovi arrivati ma anche del caso Frattesi, ormai sempre più ai margini e forse sul piede di partenza.

Le certezze dell'Inter a centrocampo, insomma, sono sempre le stesse: Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan ma poi? Su chi può davvero contare Chivu in caso di necessità?

  • DIOUF NON GIOCA MAI

    Nella scorsa finestra di mercato l'Inter ha cercato di acquistare Manu Koné dalla Roma.

    Il profilo insomma era chiaro: un centrocampista dinamico in grado di palleggiare, ma soprattutto di portare l'aggressione alta e recuperare molti palloni grazie alla sua prorompente fisicità.

    La Roma però ha alzato il muro e così nelle ultime ore di mercato i nerazzurri hanno dirottato su Andy Diouf, arrivato dal Lens per 25 milioni di euro bonus inclusi.

    Diouf, peraltro, in Francia era una colonna della sua squadra ma all'Inter praticamente non si è fin qui mai visto. 

    Per lui appena 31' giocati nel nostro campionato, peraltro venendo schierato nel finale del derby in un quasi inedito ruolo di esterno destro.

  • Pubblicità
  • Hellas Verona FC v FC Internazionale - Serie AGetty Images Sport

    FRATTESI SPENTO: ADDIO A GENNAIO?

    E che dire di Davide Frattesi? Il dodicesimo di Simone Inzaghi, decisivo nella scorsa stagione contro il Barcellona in Champions League, si è progressivamente spento.

    Dell'incursore in grado di fare spesso male alle difese avversarie in questa stagione non c'è traccia. Anche perché Chivu, a dire il vero, non lo vede poi così tanto.

    Solo tre le partite da titolare per Frattesi tra campionato e Champions, dodici invece le presenze complessive con zero goal e zero assist.

    E nel derby l'ex Sassuolo è rimasto a guardare dalla panchina mentre Chivu gli preferiva anche Diouf. Un segnale?

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • SUCIC A CORRENTE ALTERNATA

    La nota più lieta tra le seconde linee dell'Inter a centrocampo è sicuramente Petar Sucic.

    Il giovane croato ha impressionato subito compagni e staff tecnico per qualità tecniche e personalità. Tanto che per qualche settimana sembrava addirittura potesse contendere il posto da titolare a Mkhitaryan.

    L'armeno però resta un punto fermo anche per Chivu e nelle ultime uscite Sucic è apparso meno lucido. La sensazione è che l'ex Dinamo debba ancora crescere dal punto di vista fisico e dell'intensità.

    All'Inter, ovviamente, tutti sono pronti ad aspettarlo ma intanto il croato rischia di diventare una terza scelta.

  • LA RINASCITA DI ZIELINSKI

    Già perché in netta controtendenza rispetto ai compagni di reparto ecco il grande ritorno di Piotr Zielinski.

    Il polacco è uno dei pochi volti sorridenti dell'Inter nelle ultime settimane. L'ex Napoli ha siglato il goal del momentaneo 1-1 a Madrid dopo la splendida rete al volo siglata qualche settimana fa a Verona.

    Zielinski peraltro piace molto a Chivu che lo ha già schierato titolare in quattro delle prime cinque partite di Champions League.

    Il nodo, semmai, è legato alle condizioni fisiche del polacco che spesso accusa piccoli problemi muscolari che però ne limitano il rendimento.

  • Pubblicità
    Pubblicità