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Messi Ronaldo GFXGetty/GOAL

Lionel Messi vive ancora nella testa di Cristiano Ronaldo: storia di una frecciatina evitabile

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Cristiano Ronaldo è senza dubbio uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi. Ha vinto tutto quello che c'era da vincere a livello di club con il Manchester United, il Real Madrid e la Juventus, oltre a un campionato Europeo con i colori del Portogallo, battendo quasi tutti i record esistenti.

Dopo aver vinto il suo quinto e quasi certamente ultimo Pallone d'Oro nel 2017, Ronaldo ha dichiarato a France Football:

"Sono il miglior giocatore della storia, nei momenti belli e in quelli brutti. Rispetto le preferenze di tutti, ma non ho mai visto nessuno migliore di me. L'ho sempre pensato. Nessun calciatore può fare le cose che faccio io. Non c'è un giocatore più completo di me".

Ma questa non è la dichiarazione di un uomo che si sente sicuro del suo status. Se Ronaldo fosse davvero il numero 1, non avrebbe l'obbligo di ricordarlo a tutti ogni volta che si trova davanti a una telecamera.

Lionel Messi non ha mai avuto lo stesso impulso, perché ha sempre lasciato che fossero i suoi piedi a parlare. La leggenda del Barcellona ha due Palloni d'Oro in più rispetto a Ronaldo e, dopo aver ispirato l'Argentina alla gloria della Coppa del Mondo in Qatar, è in lizza per un ottavo premio.

Ronaldo e il Portogallo hanno fallito ai mondiali, cosa che probabilmente lo ha spinto a concludere un lucroso trasferimento in Arabia Saudita. Accettare un contratto con l'Al-Nassr per diventare il giocatore più pagato di sempre era l'unico modo per rubare la scena a Messi.

Ma l'elemento shock del trasferimento non è durato a lungo. Ronaldo non è riuscito a portare l'Al-Nassr al titolo della Saudi Pro League nella scorsa stagione e le sue prestazioni non hanno convinto nessuno che sia ancora in grado di fare risultati ai massimi livelli.

E ora Messi è di nuovo al centro della scena. Dopo aver chiuso il sipario su un biennio deludente al Paris Saint-Germain, il piccolo attaccante ha deciso di affrontare una nuova sfida nella MLS con l'Inter Miami.

Come prevedibile, Ronaldo si è espresso in merito. Ma le ultime dichiarazioni del 38enne non fanno altro che confermare la sua posizione di uomo che cerca disperatamente di rimanere rilevante.

  • Ronaldo-Al-NassrGetty

    'Troppa Hooka'

    Ronaldo si è assicurato di mantenere la massima condizione fisica durante le vacanze estive e si è presentato all'Al-Nassr per il ritiro pre-campionato con una marcia in più.

    L'Al-Nassr però è stato battuto per 5-0 dal Celta, che nella scorsa stagione si è classificato al 13° posto nella Liga. Dopo la partita, l'attaccante veterano ha cercato di minimizzare la sconfitta con una strenua difesa del calcio saudita.

    Dopo che nelle ultime settimane Karim Benzema, N'Golo Kante e Kalidou Koulibaly lo hanno seguito in Medio Oriente, Ronaldo ha dichiarato ai giornalisti: "Ho aperto la strada al campionato saudita e ora tutti i giocatori vengono qui. In un anno, sempre più giocatori di alto livello verranno in Arabia Saudita. In un anno, il campionato saudita supererà il campionato turco e quello olandese".

    Ronaldo è stato poi stuzzicato con una frecciatina a Messi, e non ha resistito. Gli è stato chiesto se avrebbe mai preso in considerazione un passaggio alla MLS, e lui ha risposto: "No, il campionato saudita è molto meglio di quello statunitense".

    È stata un'affermazione audace, pensata per generare titoli di giornale, e anche Ronaldo sa in fondo quanto fosse assurda. L'ex centrocampista dei Philadelphia Union e dell'FC Cincinnati Mike Lahoud ha definito "ridicole" le affermazioni della stella dell'Al-Nassr in un'apparizione sulla CBS Sports, dopo averlo scherzosamente accusato di "fumare troppa Hookah”.

    L'ex compagno di squadra di Ronaldo allo United, Wayne Rooney, attualmente in carica al D.C. United, ha riassunto perfettamente il consenso generale sulla questione in un'intervista a The Athletic. "Questo campionato [MLS] ha tutte le carte in regola per diventare uno dei più grandi", ha dichiarato. "Si può vedere come i Sauditi stiano cercando di ottenere determinati giocatori, quindi per la MLS avere Messi è stato enorme. Come dimostrare meglio che può competere con le ricchezze saudite se non prendendo Messi?".

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  • Lionel Messi looks on during Inter MiamiGetty Images

    'Contro ogni aspettativa'

    La MLS ha visto scendere in campo una serie di giocatori leggendari nel corso degli anni, da David Beckham e Thierry Henry a Zlatan Ibrahimovic e Rooney stesso. La competizione ha conosciuto una rapida crescita sin dalla sua nascita, nel 1993, e l'arrivo di Messi negli Stati Uniti è l'ultimo passo della sua naturale progressione.

    Anche la Saudi Pro League sta attirando alcuni dei più grandi nomi, ma ci vorrà ancora del tempo prima che possa essere considerata un palcoscenico del calcio di club d'élite. "Non mi sento affatto minacciato da questo", ha detto il commissario della MLS Don Garber in merito alla rapidità con cui si sta sviluppando il calcio in Medio Oriente durante una tavola rotonda tenutasi lo scorso fine settimana. "L'ho visto accadere con la Cina e non mi ha preoccupato più di quanto mi preoccupi quello che sta accadendo in Arabia Saudita, anzi, è tutto il contrario".

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  • Cristiano RonaldoGetty

    La realtà della Pro League

    Non è la prima volta che Ronaldo fa affermazioni oltraggiose sulla qualità e sul potenziale della Saudi Pro League. "Non dirò che il campionato è una Premier League, sarebbe una bugia", ha detto a marzo. "Sono sorpreso dalla forza. Ha buone squadre, è equilibrato, i giocatori arabi sono bravi, gli stranieri danno qualità. Forse sarà, tra cinque o sei anni, se continuano questo piano, il quarto o il quinto campionato più competitivo al mondo". Ronaldo ha ribadito quella posizione verso la fine della sua prima stagione in Medio Oriente, ma le possibilità che la sua previsione si avveri così rapidamente sono praticamente nulle.

    Secondo TeamForm, la Saudi Pro League è al 68° posto nel mondo in questo momento, appena sette posizioni sopra la League One (terza serie) in Inghilterra, mentre la MLS si trova attualmente al 54° posto. Le statistiche mostrano che Ronaldo è ancora una volta all'ombra di Messi, che lo voglia ammettere o meno. La Pro League non diventerà improvvisamente una delle migliori competizioni con l'aggiunta di qualche altra superstar che invecchia. Ma la MLS è naturalmente ora in una posizione forte per aumentare notevolmente.

    Dopo che l'Inter Miami ha confermato il trasferimento a titolo gratuito di Messi il mese scorso, l'amministratore delegato del club Jorge Mas ha dichiarato: "Penso che ci sarà sempre un prima e un dopo Messi quando parleremo di questo sport negli Stati Uniti. Avere il più grande giocatore del mondo qui è qualcosa di significativo per il nostro campionato e per l'ecosistema calcistico negli Stati Uniti... Lionel Messi verrà in questo paese per vincere coppe e fare la differenza".

    Anche questa può sembrare un'enormità ma non è così inverosimile come quella di Ronaldo sulla Pro League. La MLS ha già la storia, l'infrastruttura e il profilo globale alle spalle per raggiungere nuovi traguardi e l'aggiunta di Messi accelererà sicuramente questo processo.