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Lautaro Martinez Inter GFXGOAL

Lautaro Martinez capocannoniere non è una sorpresa: l'Inter è l'unica big con un centravanti prolifico

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Ogni volta si dice e si scrive che Lautaro Martinez è in crisi, che è giù di morale, che non segna. E praticamente ogni volta l'attaccante argentino riesce a rispondere sul campo, nella maniera migliore in cui riesce a esprimersi: segnando.

Domenica pomeriggio lo ha fatto per due volte in casa del Pisa. Che non è l'Atletico Madrid e non è neppure il Milan, intendiamoci: è una neopromossa che dovrà sudarsi fino alla fine la permanenza in Serie A. Ed è per questo motivo che Lautaro è nuovamente atteso al varco nelle notti più importanti, ovvero negli scontri diretti, nei quali fino a questo momento non è riuscito ad esprimersi al meglio.

Però una doppietta è sempre una doppietta. Fondamentale per tenere l'Inter attaccata al treno di testa, fondamentale per lui per scacciare le polemiche che lo avevano avvolto negli ultimi giorni. E utilissima, poi, anche per un altro motivo: oggi, in attesa magari di Riccardo Orsolini che gioca stasera col Bologna, è Lautaro l'unico capocannoniere della Serie A.

6 goal ha messo a segno l'argentino nelle prime 13 giornate. Dopo Pisa ha superato in un colpo solo tutti quelli a quota 5: da Orsolini al compagno di squadra Calhanoglu, passando per Nico Paz e Pulisic. Oltre a Leao, che si è portato proprio a 5 segnando alla Lazio. Un balzo che è una conferma: oggi l'Inter ha l'unico centravanti davvero prolifico, almeno potenzialmente, tra le grandi della Serie A.

  • UNA CLASSIFICA MARCATORI MAI VISTA

    Meglio partire da una precisazione: una classifica marcatori del genere, nella storia della Serie A, non si era mai vista. Nel senso che mai il capocannoniere aveva collezionato appena sei reti dopo 13 giornate dall'inizio del torneo.

    Per scovare l'ultima volta in cui il miglior marcatore aveva segnato così poco non bisogna andare indietro di molti anni: al 2021/2022. I momentanei re dei bomber, in quell'occasione, erano due: Dusan Vlahovic, allora in forza alla Fiorentina, e il laziale Ciro Immobile. Solo che erano perlomeno arrivati in doppia cifra (10 centri a testa).

    Per la cronaca, proprio loro due sarebbero arrivati davanti a tutti a fine campionato: Immobile capocannoniere con 27 reti, Vlahovic subito sotto con 24. Vette che oggi sembrano difficilmente toccabili, a meno di un roboante miglioramento nella media realizzativa dei centravanti.

    Il problema è, considerando in particolar modo la lotta per lo Scudetto e quella per i primi posti: quali centravanti? Lautaro, appunto. E poi? 

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  • Dusan Vlahovic injured Juventus Cagliari 29112025Getty Images

    LE DIFFICOLTÀ DEGLI ATTACCANTI

    Che l'argentino sia il nuovo capocannoniere della Serie A non è una sorpresa: lo è diventato quasi per... inerzia. Nel senso che i colleghi offensivi delle altre squadre più forti del campionato, semplicemente, non segnano.

    Lo stesso Vlahovic è stato una delle note positive della Juventus nelle ultime settimane, ma più in senso morale - il contratto in scadenza, il rapporto con i tifosi - che pratico: fino a questo momento ha segnato appena tre volte in campionato, nonostante le difficoltà di David e Openda, altri due che avrebbero dovuto dare un contributo realizzativo ancora sconosciuto, abbiano indotto Tudor e poi Spalletti a consegnargli una maglia da titolare.

    Che dire di Santiago Gimenez? Oggi è infortunato, ma poco cambia: quando è stato in campo non ha segnato neppure una volta. O meglio, lo ha fatto, ma solo in Coppa Italia contro il Lecce. In campionato ancora no: pali, occasioni sciupate davanti alla porta, una jella combinata con imprecisione che proprio non vogliono abbandonarlo.

    Non sta molto meglio la Roma, che fino a questo momento ha giocato tre scontri diretti perdendoli tutti senza segnare neppure una volta: Artem Dovbyk ha dato solo qualche segnale ma è ben lontano dai tempi del Pichichi in Liga, Evan Ferguson prima di Cremona non segnava da un anno a livello di club in campionato. Dura attendersi numeri da finalizzatore dal falso nove Dybala.

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  • L'INFORTUNIO DI LUKAKU

    Ecco: il Napoli, al contrario, un bomber ce l'avrebbe. Si chiama Romelu Lukaku e solo qualche mese fa è stato fondamentale nel cammino che ha portato il club a vincere il quarto Scudetto della propria storia, pur con numeri realizzativi ben lontani da quelli del primo biennio all'Inter.

    Solo che Lukaku è infortunato dall'inizio della stagione: si è fatto male durante un'amichevole precampionato e ancora non è tornato in campo. Lui sì, potenzialmente, avrebbe potuto contrastare l'ex partner ed ex amico Lautaro nella lotta allo scettro del re dei bomber. 

    Il Napoli sta facendo di necessità virtù senza di lui. Si è accorto subito delle difficoltà di Lorenzo Lucca, ha deciso di prendere Rasmus Hojlund dal Manchester United. Ma Hojlund non è Lukaku e ha segnato per l'ultima volta in Serie A addirittura all'inizio di ottobre. Anche se i due assist di fila per Neres contro Atalanta e Roma, va detto, non sono molto distanti da un goal come importanza.

    A proposito di infortuni: Lukaku non è l'unico centravanti ai box in questo momento. Ci sono anche Gimenez, Dovbyk, Vlahovic, Immobile. Una moria che fa il paio con un rendimento, almeno nel caso dei primi tre, non esaltante se non insufficiente.

  • Neres Napoli AtalantaGetty Images

    TREQUARTISTI E SECONDE PUNTE IN ASCESA

    E dunque, a chi affidano i grandi club le proprie speranze di andare a segno? A elementi diversi rispetto ai canonici centravanti: trequartisti, seconde punte, esterni offensivi.

    Dopo l'infortunio di Gimenez contro l'Atalanta, per dire, Massimiliano Allegri al Milan si è affidato alla strana coppia Pulisic-Leao e sta avendo ottimi risultati: cinque reti a testa. Anche se una punta vera non c'è. O forse proprio per questo motivo.

    Quasi scontato sottolineare la dipendenza assoluta della Juventus dalle giocate di Kenan Yildiz: ce ne siamo accorti tutti a Bodo e poi contro il Cagliari. Con il plus, in quest'ultima partita, della doppietta decisiva del talento turco.

    E il Napoli? Ha trovato David Neres proprio nel momento in cui maggiormente aveva bisogno di lui. Il cambio modulo sta esaltando il brasiliano, decisivo sia contro l'Atalanta che contro la Roma e tra i migliori pure in Champions League contro il Qarabag. Attenzione: si è messo in moto pure Noa Lang. E c'è sempre Matteo Politano.

    La Roma si affida invece alla creatività di Matias Soulé, il vero cardine di ogni speranza di gloria. Speranze che, evidentemente, non possono essere affidate ai vari Ferguson e Dovbyk.

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  • LAUTARO FAVORITO, INTER PURE?

    Lautaro Martinez, insomma, si sta proponendo come il favorito per conquistare il titolo di capocannoniere. Non segna molto, e certamente non segna come faceva nei suoi anni migliori, ma segna più degli altri e si infortuna molto meno, ed è già qualcosa.

    Fare uno più uno, in questo caso, è scontato e naturale: Lautaro si sta dimostrando l'unica punta vera prolifica tra le grandi, ragion per cui l'Inter dovrebbe essere la favorita per la conquista dello Scudetto. Lo dice la logica.

    Non è tutto così semplice, naturalmente. Anche perché, come detto, le altre big di A si sono attrezzate trovando alternative in altre zone del campo. La certezza è che l'Inter ha a disposizione un'arma diversa rispetto alle concorrenti, ovvero Napoli, Milan, forse Juventus e Roma. E ora che Lautaro si è sbloccato dopo tante critiche, ha intenzione di sfruttarla nel migliore dei modi.