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Paul Pogba GFXGOAL

La caduta di Pogba: dal trionfo all'incubo

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Una doccia fredda, anzi gelata. La notizia della positività di Paul Pogba al controllo antidoping del 20 agosto 2023 ha scosso l'ambiente bianconero e l'intero mondo del calcio.

Perché un talento come Pogba è un patrimonio universale. Uno di quei giocatori per i quali, come si diceva una volta, "vale la pena pagare il prezzo del biglietto". A prescindere dai colori della maglia che indossa.

Dopo aver toccato il punto più alto della sua carriera nel 2018, quando vinse da protagonista assoluto i Mondiali con la sua Francia, Pogba ha imboccato una ripida discesa senza freno a mano tra una lunghissima serie di infortuni e parecchi problemi extra-campo. Fino all'addio, ormai scontato, alla Juventus.

  • LE INCOMPRENSIONI A MANCHESTER

    Pogba era tornato a Manchester nell'estate del 2016 per 105 milioni di euro, una plusvalenza da record per la Juventus che lo aveva strappato proprio allo United quattro anni prima a costo zero quando era solo una giovane promessa.

    In realtà le prime stagioni in Inghilterra sono positive, Pogba gioca e segna anche goal pesantissimi come quello in finale di Europa League nel 2017.

    Poi però qualcosa si rompe. Celebre in particolare il rapporto difficile con José Mourinho, accusato da Pogba in una intervista a 'Le Figaro' di essere stato la causa scatenante di una grave forma di depressione di cui il francese avrebbe sofferto in quel periodo.

    Accuse a cui lo Special One ha replicato con grande indifferenza: "Le parole di Pogba?Non mi interessa niente di quello che ha detto. Mi interessa meno di niente. Anzi, non mi interessa affatto".

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  • Paul Pogba Manchester UnitedGetty Images

    LA LUNGA SERIE DI INFORTUNI

    Proprio a Manchester inizia anche il calvario legato alla lunghissima serie di infortuni. Nella stagione 2019/20, Pogba si ferma quattro volte. La prima ad agosto, per un lieve problema alla schiena. A tormentarlo però è la caviglia, che a gennaio 2020 lo costringe addirittura ad operarsi.

    Pogba tornerà in campo solo a giugno, dopo aver saltato qualcosa come 19 partite di fila. Lo stop più lungo della sua carriera, almeno fino ad allora.

    Nella stagione successiva, condizionata dal Coronavirus, il problema alla caviglia torna a presentarsi facendogli saltare altre tre partite, mentre un infortunio muscolare lo ferma per un mese.

    Il peggio però deve ancora venire: un serio infortunio alla coscia lo tiene fuori quasi tre mesi e gli fa saltare 14 partite. L'ultimo problema fisico al Manchester United riguarda il polpaccio, che gli impedirà di chiudere la stagione in campo.

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  • IL RITORNO ALLA JUVE

    L'8 luglio 2022 il francese torna alla Juventus. Un sogno che si realizza per milioni di tifosi bianconeri, ai quali quel ragazzone dalle movenze eleganti è rimasto sempre nel cuore. Sogno che presto diventerà incubo.

    La stagione del Pogback, di fatto, non inizierà mai: il centrocampista si fa male al ginocchio durante un allenamento negli USA. Sembra una cosa di poco conto, sarà un autentico calvario anche perché Pogba inizialmente preferisce non operarsi.

    L'obiettivo è partecipare ai Mondiali di dicembre in Qatar, ma il 5 settembre, quasi un mese e mezzo dopo l'infortunio, il francese finisce sotto i ferri con la speranza di risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Speranza che sarà illusione, purtroppo.

    Pogba alla fine gioca appena 108 minuti in campionato, 161 minuti complessivi, a causa di continui problemi fisici spesso di natura muscolare.

    L'uscita dal campo in lacrime nella sua prima e unica partita da titolare contro la Cremonese rischia di essere il frame più rappresentativo della seconda vita di Pogba alla Juventus.

  • IL CASO ESTORSIONE

    Come se non bastasse, a turbare ulteriormente la serenità di Pogba è il caso relativo alla presunta estorsione subita per mano del fratello Mathias e di alcuni amici d'infanzia.

    Un caso che ha sconvolto la vita privata di Pogba, come ammesso dallo stesso giocatore in un'intervista ad Al Jazeera: "Il denaro cambia le persone. … Può distruggere una famiglia. Può creare una guerra. A volte pensavo da solo: ‘Non voglio più avere soldi. Semplicemente non voglio più giocare. Voglio solo stare con persone normali, così mi ameranno per quello che sono, non per la fama, non per i soldi.’ A volte è dura”.

    Nel marzo 2022, quando ancora giocava a Manchester, Paul sarebbe stato sequestrato da un gruppo armato intenzionato a farsi consegnare 13 milioni di euro. Ma lui pagò solo 100 mila euro, venendo poi perseguitato sia in Francia che a Torino. Una brutta storia, snodatasi tra accuse reciproche e aule di tribunali.

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  • IL SECONDO ADDIO

    Pogba, dopo essere stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, il 29 febbraio 2024 è stato condannato a quattro anni di squalifica per doping.

    Sentenza che a ottobre è stata ridotta a 18 mesi, con possibile ritorno in campo a marzo 2025, ma che ha comunque messo la pietra tombale sulla carriera di un calciatore di 31 anni e che di fatto non gioca da due stagioni.

    Nonostante le parole ottimistiche del francese ("Voglio giocare e nella Juve e nella Francia e voglio essere il migliore"), la Juventus non ha mai preso in considerazione l'idea di reintegrarlo nella rosa di Thiago Motta. Neppure in caso di forte riduzione dello stipendio.

    Insomma, da tempo a Torino hanno definitivamente voltato pagina. Fino a oggi, fino al giorno in cui il secondo matrimonio con Madama è (di nuovo) arrivato ai titoli di coda. Senza lieto fine.