Pubblicità
Pubblicità
Noni Madueke Arsenal GFXGetty/GOAL

La caccia al bomber dell’Arsenal non porta a nulla: perché i Gunners dovrebbero puntare subito su Noni Madueke del Chelsea

Pubblicità

L'articolo continua sotto

L'articolo continua sotto

L'articolo continua sotto

Con l’apertura del mercato estivo, sembrava che tutto il mondo sapesse già cosa avesse in serbo l’Arsenal. Mikel Arteta aveva lasciato intendere di essere consapevole dei problemi emersi nella stagione 2024-25 e di avere le idee chiare su come risolverli, sottolineando la necessità di dare maggiore supporto a Kai Havertz, assente nell’ultimo terzo di campionato per infortunio.

E allora, come si stanno muovendo i Gunners? A dire il vero, quasi per nulla. L’affare per Martin Zubimendi è alle battute finali, nonostante il tentativo in extremis del Real Madrid, ma i londinesi erano convinti di aver chiuso l’operazione già a metà gennaio – e invece, ancora nulla di ufficiale. Kepa Arrizabalaga è in arrivo dal Chelsea per fare da vice a David Raya, diventando l’ottavo portiere dell’era Arteta. La ricerca del nuovo numero 9, però, prosegue senza sosta, nonostante sia ormai una priorità da quasi due anni.

In mezzo a tutto questo, l’Arsenal starebbe anche sondando il mercato per un nuovo esterno offensivo. Una necessità che potrebbe essere colmata cogliendo un’occasione, vista la valutazione spesso proibitiva dei giocatori di alto livello in quel ruolo. Proprio la scorsa settimana, è emerso che i Gunners sono tra i club interessati a Noni Madueke, che potrebbe essere ceduto dal Chelsea. Ecco la finestra che l’Arsenal aspettava da tempo.

  • Estevao Willian CWC POTMGetty

    L’ABBONDANZA DI ESTERNI OFFENSIVI DEL CHELSEA

    Se c’è una cosa che abbiamo imparato nei tre anni di gestione del nuovo gruppo proprietario del Chelsea, è che è impossibile prevedere cosa farà BlueCo. Quando Todd Boehly ha avuto il controllo diretto del mercato per un breve periodo come direttore sportivo ad interim, ha cercato di proseguire sulla scia dell’era Abramovich, spendendo senza badare a spese per stelle affermate come Raheem Sterling e Pierre-Emerick Aubameyang. Una volta definita una struttura – non necessariamente coerente, ma pur sempre una struttura – la strategia è virata verso un modello “Brighton di lusso”, puntando a rastrellare i migliori giovani talenti del panorama mondiale.

    È così che Noni Madueke è arrivato a Stamford Bridge. Nel gennaio 2023, i Blues hanno investito quasi 100 milioni di sterline (117 milioni di euro) su di lui e Mykhailo Mudryk per rinforzare le corsie esterne. Due anni e mezzo dopo, Madueke sembra finito sulla lista dei partenti, mentre Mudryk è finito nei guai con accuse di doping.

    In vista della stagione 2025-26, il Chelsea si ritroverà con Madueke, Pedro Neto e il giovane talento del Palmeiras Estevão Willian in lotta per un posto sulle fasce. Il club dovrebbe anche riaprire i contatti con il Borussia Dortmund per Jamie Gittens dopo il Mondiale per club, mentre Cole Palmer è stato provato nuovamente a destra da Enzo Maresca, che si prepara a un’altra stagione ricca di impegni su più fronti. Considerata la tendenza della dirigenza ad agire in modo imprevedibile e spesso senza una logica chiara, non si può escludere che arrivi un altro esterno offensivo a Cobham entro la fine dell’estate.

    Anche per questo il Chelsea sembra ora più aperto a una cessione di Madueke rispetto a qualche mese fa. Nessuno lo sta spingendo fuori dalla porta, ma cresce la sensazione che le strade tra lui e il club siano destinate a separarsi. Una partenza sembra decisamente più probabile rispetto all’idea di vederlo titolare a inizio stagione.

  • Pubblicità
  • Chelsea FC v Liverpool FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    MEGLIO DI PALMER?

    La risposta a questa domanda è semplice e diretta: no. Ovviamente no. Nessun tifoso dotato di buon senso penserebbe davvero che sia un confronto aperto. Perché, semplicemente, non lo è.

    Tuttavia – ed è un "tuttavia" bello grosso – siete davvero sicuri che Madueke non lo pensi? O almeno che non creda di poterlo dimostrare nel prossimo futuro? La risposta, forse, è sì. Si potrebbe bollare come presunzione fuori luogo, ma gli atleti professionisti ragionano spesso in modo diverso dalle persone comuni. E attenzione: non si tratta di mettere parole in bocca a Madueke, è solo un gioco mentale. Ma ammettiamolo: non è intrigante chiedersi “Madueke si sente forte quanto – o più di – Palmer?” Suvvia, è una bella provocazione.

    Il suo allenatore personale, Saul Isaksson-Hurst, che lo segue da oltre quattro anni, lo ha raccontato in un’intervista a Football.London, rivelando come l’esterno del Chelsea abbia cercato di inserire elementi del gioco di Mohamed Salah nel proprio stile, sottolineando come la sua mentalità rappresenti una delle sue armi migliori.

    “Noni ha una fiducia enorme nei propri mezzi – e fa bene ad averla,” ha spiegato Isaksson-Hurst. “È uno dei giovani più talentuosi al mondo, ma senza mai essere arrogante. Sa bene che il talento da solo non basta: serve lavoro. E poi è davvero uno dei ragazzi più umili e gentili che abbia mai incontrato nel calcio.”

    “Parlo per la mia esperienza diretta, e l’ho detto più volte: non ho mai conosciuto un giocatore più determinato e dedito di lui. È un vero mostro di mentalità.”

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • sesko gyokeres(C)Getty images

    RICERCA DEL 'NOVE' A RILENTO

    Cosa sta succedendo a N5? L’Arsenal ha fatto pochi passi avanti nella corsa all’acquisto di un nuovo centravanti. Nonostante Viktor Gyökeres sembri preferire un trasferimento ai Gunners rispetto al Manchester United, i dirigenti del club londinese continuano a non voler cedere alle esose richieste dello Sporting CP. Stesso discorso per Benjamin Šeško: il RB Lipsia fa muro, e in più ci sarebbero difficoltà anche sull’accordo economico col giocatore sloveno.

    Con ogni probabilità, l’Arsenal inizierà la stagione 2025/26 con Kai Havertz di nuovo schierato da punta centrale, anche nel caso in cui un nuovo attaccante dovesse effettivamente arrivare. Una soluzione che potrebbe non entusiasmare i tifosi, ma forse è la più logica, soprattutto considerando quanto siano insidiosi i primi impegni di Premier League. L’Arsenal ha bisogno di partire forte, e Havertz – se resta sano – è una garanzia da doppia cifra.

    Nel calcio moderno, non è più indispensabile avere un centravanti classico o iper prolifico per puntare ai trofei. Il Liverpool ha vinto la Premier facendo affidamento su Salah e una batteria di attaccanti versatili. Il Paris Saint-Germain ha finalmente sfatato il tabù Champions League con Ousmane Dembélé, un’ala pura, schierata al centro dell’attacco. E l’Arsenal stesso, con Havertz punta, ha chiuso la scorsa stagione a un solo punto dal titolo.

    Insomma, esiste un modello di successo anche senza un “numero 9” classico al centro del progetto. E i Gunners potrebbero continuare a seguirlo.

  • Real Madrid CF v Athletic Club - La Liga EA SportsGetty Images Sport

    ASPETTANDO RODRYGO?

    La richiesta accorata dei tifosi dell’Arsenal per maggiore incisività sotto porta e dinamismo offensivo sembra aver trascurato un’ipotesi sempre più concreta: che il grande colpo dell’estate possa essere un esterno. E non necessariamente uno del calibro di Salah, ma piuttosto un giocatore capace di unire l’istinto realizzativo di un Leandro Trossard in calo con la vivacità – ma anche l’imprecisione e la prevedibilità – di un Gabriel Martinelli.

    I rumors su Rodrygo, in uscita dal Real Madrid, continuano a circolare con insistenza. I Gunners sono alla ricerca proprio di un profilo come il suo: qualità tecnica, esperienza ai massimi livelli e la capacità di alzare l’asticella in una fase chiave del progetto. Se davvero il brasiliano dovesse finire sul mercato, sarebbe un’operazione da non lasciarsi sfuggire. Certo, l’ostacolo principale restano le richieste d’ingaggio, ma prima o poi l’Arsenal dovrà decidere di investire seriamente su un top player.

    Un eventuale arrivo di Rodrygo ricorderebbe molto i colpi Mesut Özil nel 2013 e Alexis Sánchez l’anno successivo. Con una differenza sostanziale: stavolta l’Arsenal è realmente pronto a competere per i massimi traguardi. Peccato che quella finestra di mercato non si sia ancora aperta – e potrebbe farlo solo nelle ultime battute, quando i Gunners saranno già concentrati sulla delicatissima trasferta ad Anfield.

    Con il Liverpool che ha già messo le mani su Florian Wirtz e Jeremie Frimpong in tempo per la preparazione estiva, l’Arsenal non può permettersi di rincorrere un’altra volta. La corsa al titolo richiede prontezza, e il tempo per aspettare sta già per scadere.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Southampton FC v Chelsea FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    PRONTO AL SALTO DI QUALITÀ

    A prima vista, il bottino di Noni Madueke – otto goal e quattro assist nel 2023-24, seguiti da undici reti e cinque passaggi vincenti nella stagione appena conclusa – non fa certo sobbalzare dalla sedia. Numeri discreti per un giocatore discreto. Ma il contesto è fondamentale. E lo è anche proiettare quei dati nel futuro.

    Il Chelsea, da quando Madueke è arrivato a Stamford Bridge, ha cambiato rotta di anno in anno, spesso senza una direzione chiara. Eppure, nel mezzo di questo caos, l’esterno – che ha compiuto 23 anni solo a marzo – è riuscito a crescere, guadagnarsi la convocazione in Nazionale maggiore e mantenere una traiettoria ascendente, mentre altri si sono persi per strada. Nonostante ciò, la manovra dei Blues sotto Maresca è spesso apparsa lenta e prevedibile, con esterni troppo isolati e neutralizzati da difese chiuse e ben organizzate.

    Ma è proprio scavando sotto la superficie che si intravede il vero potenziale offensivo di Madueke. Secondo i dati di FBRef, è già nel 66º percentile per goal segnati su azione (escludendo i rigori), ma i suoi expected goals lo collocano al 94º percentile. È nel 93º percentile per tiri totali, nell’87º per somma di xG e xA (expected goals + expected assists), addirittura nel 99º per conduzioni progressive e nel 96º per tocchi in area avversaria. Tradotto: Madueke è una minaccia costante nell’ultimo terzo di campo e, con un miglioramento nella fase di finalizzazione, potrebbe presto diventare un attaccante da doppia cifra fissa a stagione.

    Anche l’occhio conferma ciò che dicono i numeri. Madueke non è un giocatore che “sparisce” quando gioca male: al contrario, è spesso frenetico e impreciso, ma comunque coinvolto. Un problema che può pesare di più in una squadra di medio livello, ma che in un contesto strutturato come l’Arsenal può essere assorbito. Rispetto a Gabriel Martinelli – che non è riuscito a fare il salto negli ultimi due anni, spesso raddoppiato e poco incisivo – il gioco di Madueke appare più pulito, più maturo, più pronto per un contesto ad alta ambizione.

  • Arsenal FC v Fulham FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    VERSATILITÀ CHIAVE

    Ciò che rende Noni Madueke un obiettivo ancora più interessante per l’Arsenal è la sua comprovata capacità di giocare efficacemente anche a sinistra, oltre che nel suo ruolo naturale sulla fascia destra. Nelle settimane finali della stagione 2024-25, con il Chelsea in piena corsa per un posto in Champions League, Enzo Maresca ha deciso di invertire le posizioni di partenza di Pedro Neto e Madueke – una mossa che ha dato i suoi frutti. Dopo il rientro dell’inglese dall’infortunio muscolare a inizio aprile, i Blues hanno vinto sei delle ultime nove partite di Premier, perdendo solo una volta, e soltanto a causa dell’espulsione precoce di Nicolas Jackson contro il Newcastle.

    In quel periodo, Madueke ha firmato solo un assist e non ha trovato la via del gol in campionato. Ma ancora una volta, i numeri non raccontano tutto. L’impatto visivo e tattico del suo gioco è stato evidente: la sua progressione palla al piede, la potenza e la capacità di puntare il diretto avversario sulla fascia sinistra hanno sbloccato partite che il Chelsea faticava a interpretare, specie in un sistema dove gli esterni sono spesso lasciati a inventare da soli. Ora, immaginate cosa potrebbe fare con un supporto più strutturato, dentro e fuori dal campo. Praticamente ogni acquisto fatto dall’Arsenal negli ultimi anni – soprattutto nella fascia d’età di Madueke – ha avuto un'evoluzione positiva una volta inserito nel sistema Arteta.

    Madueke potrebbe arrivare come titolare sulla sinistra per i Gunners, ma offrirebbe anche una soluzione alternativa di qualità per far rifiatare Bukayo Saka, spremuto al limite nelle ultime stagioni. Esterni d’alto livello, capaci di giocare su entrambe le fasce, non si trovano facilmente. Aspettare Rodrygo potrebbe rivelarsi una mossa vincente, ma anche rischiosa: restare immobili e cominciare la stagione lentamente potrebbe compromettere tutto. Madueke non è certo sul mercato, ma al momento sembra molto più vicino all’uscita rispetto al brasiliano del Real Madrid. E salvo miracoli, l’Arsenal ha già perso il treno Nico Williams.

    Acquistare Madueke – e magari cedere Martinelli, che piace al Bayern Monaco – potrebbe addirittura aprire spazio salariale e tattico per tornare su Rodrygo o un altro colpo di livello più avanti nel mercato. Sono queste mosse intelligenti, di contorno ma strategiche, che potrebbero interrompere finalmente il digiuno di titoli dei Gunners, tanto quanto l’arrivo di un grande centravanti.

  • Pubblicità
    Pubblicità