Jamie Vardy si sblocca in Cremonese-Atalanta: primo goal in Serie A ed esultanza con la capriola

Il minuto 78 di Cremonese-Atalanta ha segnato un prima e un dopo nella storia del nostro campionato. Un prima di Vardy e un dopo Vardy, appunto.

L'inglese si è fatto trovare pronto in area, nel posto giusto al momento giusto, e ha scaraventato sotto la traversa da pochi passi un pallone che Zerbin aveva calciato verso la porta e Carnesecchi aveva respinto con un piede. Facendo così esplodere lo Zini.

Come ha esultato Vardy? Non in modo normale: esibendosi in una capriola con tanto di salto mortale all'indietro, un gesto atletico che ha sottolineato la sua forma fisica a dispetto dei quasi 38 anni (li compirà a gennaio).

Un'esultanza del genere Vardy l'aveva già messa in mostra in Premier League, con la maglia di quel Leicester con cui nel 2016 ha stupito il mondo. E ora l'ha ripetuta anche nel nostro campionato.

Per Vardy si è trattato della seconda presenza consecutiva da titolare in Serie A. Non solo: anche della seconda partita di fila in cui Nicola lo ha mandato in campo dall'inizio, mantenendocelo fino all'ultimo minuto.

L'inglese aveva già giocato dal principio alla fine lunedì scorso, nella gara pareggiata per 1-1 contro la Cremonese. Il tutto dopo aver collezionato uno spezzone di partita sia a Verona che a Milano contro l'Inter.

Sono quattro, dunque, le presenze complessive di Vardy in A. E ora è arrivato anche il primo goal: da rapace e a suo modo storico.

Al termine della gara contro l'Atalanta, proprio Vardy si è presentato davanti alle telecamere di Sky per parlare delle proprie sensazioni dopo la prima rete:

“Sono contento per il primo goal in Serie A, ma non sono contento perché non è arrivata la vittoria. Ma credo che questa sia la strada giusta.

La mia condizione? Mi sento alla grande, mi prendo cura di me stesso e recupero sempre dopo le partite. Se l’allenatore vuole che giochi io sono pronto.

La differenza tra Premier League e Seire A? La A è più tattica, in Premier c’è più intensità. Qui si bada al possesso della palla. Ma il calcio è un gioco semplice, l’unica cosa è dare il 100% ogni settimana”.