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SSC Napoli v Qarabag FK - UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD5Getty Images Sport

Il Napoli soffre ma scopre Vergara: grande prova in Coppa Italia all'esordio da titolare, Conte ha un'alternativa in più a centrocampo

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Il Napoli supera il Cagliari ai rigori in una sofferta sfida di Coppa Italia e, nella notte del Maradona, scopre Antonio Vergara, alla prima da titolare e autore dell’assist che ha sbloccato la gara. 

Il centrocampista napoletano, già protagonista nelle ultime settimane con l’esordio prima in Serie A e poi in Champions League, ha sfruttato la chance concessagli da Antonio Conte dimostrando di poter essere un’alternativa valida e un uomo su cui contare nel corso della stagione in vista delle tante gare ravvicinate dei partenopei.

Il classe 2003 non ha nascosto la grande emozione di una serata speciale e la fiducia ricevuta da Antonio Conte. Cresciuto nel vivaio che, dopo una lunga trafila e un infortunio grave, Vergara si sta imponendo. 

Il percorso iniziato da bambino a Frattamaggiore, proseguito con le esperienze alla Pro Vercelli e alla Reggiana, culmina ora con il ritorno al Napoli, dove Vergara sta provando a ritagliarsi spazio e guadagnarsi la conferma.

  • PRIMA DA TITOLARE E ASSIST AL MARADONA

    Vergara si è preso la scena nella sua prima gara dal primo minuto al Maradona con una prestazione ben oltre la sufficienza. 

    L’emozione per un traguardo inseguito fin da bambino si è trasformata in realtà, con l’assist di mancino per il colpo di testa dell’1-0 di Lucca a completare l’opera, accanto ad una prova molto positiva. 

    Ho fatto quello che abbiamo provato in allenamento, era una cosa provata” ha rivelato nel post gara.

    La gara tra Napoli e Cagliari, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, è stata poi decisa ai rigori: “Che ansia! 10 rigori ad oltranza non succede spesso, l’ho vissuta male”.

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  • LE PAROLE DI CONTE E L’IDOLO ZIELINSKI

    Intervenuto a Radio CRC e Sport Mediaset al termine della sfida, Antonio Vergara ha confermato di aver realizzato un sogno:

    ”Non ero mai partito titolare al Maradona, sono ed ero emozionatissimo in campo. Un sogno che tutti i ragazzi di Napoli hanno fin da bambini e io l'ho realizzato, il giocare per la squadra della mia città […] Esordire come titolare è stata un’emozione, ma ormai ogni volta è una nuova emozione per me qui: esordio in campionato, esordio in Champions League, prima da titolare. È sempre un sogno”.

    Vergara ha svelato anche le parole di Conte nei suoi confronti:

    "Che sono stato bravo e che ho dato tutto. E mi dice di stare sempre con la testa collegata perché ogni tanto la stacco".

    Il classe 2003 ha svelato anche il suo modello:

    “A chi mi ispiro? Zielinski quando era a Napoli, mi piaceva tantissimo".

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  • NUMERI TOP, LA PRESTAZIONE CONVINCE

    I numeri della gara contro il Cagliari certificano l’impatto di Antonio Vergara: 74 minuti in campo, due occasioni create, una grande occasione generata, precisione di passaggio all’82% con 31 completati su 38, nove giocate utili nella trequarti, tre recuperi di palla e sette duelli vinti su dodici. 

    Una prova che ha soddisfatto Antonio Conte: il classe 2003 si dimostra di essere una possibile alternativa stabile per la mediana azzurra, grazie a una combinazione di qualità tecnica e personalità.

  • LA PRIMA AL MARADONA DOPO SERIE A E CHAMPIONS

    La crescita di Antonio Vergara trova conferma nelle tappe che hanno preceduto la serata di Coppa Italia

    Il 23 agosto scorso, il classe 2003 aveva esordito in Serie A entrando al posto di McTominay nei minuti finali di Sassuolo-Napoli 0-2. Il primo passo verso una graduale ma continua crescita.

    Al Maradona, invece, Vergara ha messo piede in campo per la prima volta in una gara ufficiale il 25 novembre, giorno che ha rappresentato contemporaneamente il suo debutto in Champions League nella notte dedicata a Maradona in Napoli-Qarabag.

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  • OSTACOLI E RINASCITA: IL PERCORSO DI VERGARA

    La storia di Vergara parte da lontano. Nato a Frattaminore e cresciuto nel settore giovanile del Napoli dopo essere stato notato da Gianluca Grava all’età di otto anni nella scuola calcio dei fratelli Lodi, il giovane ha vissuto anni iniziali complessi, spesso penalizzato da un fisico giudicato troppo esile. 

    Il salto in Primavera gli ha consentito di emergere, aprendo la strada ai prestiti alla Pro Vercelli e alla Reggiana. Proprio a Reggio Emilia, però, il destino si è fatto duro: un grave infortunio al crociato lo ha costretto a saltare un’intera stagione.

    Nella stagione scorsa, la 2024/25, è tornato protagonista con 33 presenze, 5 goal e 6 assist, oltre ai titoli di MVP Under 23 di agosto e dicembre. 

    Chiusa l’esperienza alla Reggiana, è stato aggregato al ritiro del Napoli, dove ha continuato a convincere fino ai recenti esordi nelle competizioni ufficiali.

  • UN NAPOLETANO PER IL NAPOLI

    Il ritorno di Vergara in maglia azzurra rappresenta non solo la scoperta di un talento pronto per la prima squadra di Conte, ma anche la crescita di un giovane partenopeo, nato all’ombra del Vesuvio, cresciuto nel vivaio azzurro e approdato in prima squadra dopo un percorso fatto di sacrifici. 

    Il frutto del lavoro del club di Aurelio De Laurentiis che ora Antonio Conte prova a valorizzare, affidandogli responsabilità via via crescenti. 

    Vergara, dopo infortuni, esclusioni e risalite, si presenta ora come una risorsa concreta per il Napoli, con l’ambizione di lanciare un pezzo di Napoli nel Napoli. La vittoria dell’identità azzurra.

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