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David 2-3GOAL

Il Napoli-Juventus particolare di Jonathan David: poteva essere il vice Lukaku, ora non deve far rimpiangere Vlahovic

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Ma voi ve lo immaginate Jonathan David con la maglia del Napoli? Difficile, ora che l'attaccante canadese indossa quella della Juventus. Ma è uno scenario che negli scorsi mesi si sarebbe anche potuto verificare.


David è stato accostato per diverse settimane al Napoli, specialmente nel periodo successivo alla conclusione del passato campionato, quello dello Scudetto azzurro. Ma senza che alla fine si arrivasse ad alcunché di concreto.

La sliding door, domenica sera, non riguarderà solo Antonio Conte e il suo mancato ritorno a Torino per rimanere a Napoli: è una porta rotolante anche quella di David. Che da possibile alleato si è trasformato in pericolo.

  • L'OFFERTA DEL NAPOLI

    Di David al Napoli, a dire il vero, si è cominciato a parlare già prima che la scorsa stagione arrivasse alla conclusione. Dunque prima di Napoli-Cagliari, la notte che ha consegnato al club partenopeo il quarto Scudetto della propria storia.

    A metà maggio, ecco le prime voci: il Napoli avrebbe presentato una proposta per David, ormai diretto verso lo status di parametro zero (il suo contratto con il Lille sarebbe andato a scadenza il 30 giugno) e dunque libero di trattare e, a partire dal 1° luglio, di firmare con un qualsiasi altro club. 

    Il club in questione, appunto, sembrava poter essere il Napoli. Doveva essere lui, in linea teorica, il vice Lukaku in concomitanza con l'addio certo di Giovanni Simeone. La concorrenza, vera o presunta, era ampia: dalla Juventus all'Inter, passando per altri club europei. Ma gli azzurri parevano aver piazzato il piede sull'acceleratore offrendo un contratto quadriennale.

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  • L'AFFONDO DELLA JUVENTUS

    Solo che alla fine non se n'è fatto nulla. Nonostante l'apparente ottimismo per la chiusura dell'accordo, il Napoli ha mollato la presa di fronte alle richieste considerate esagerate di David e del proprio entourage, preferendo puntare su obiettivi considerati più accessibili economicamente ma anche diversi dal punto di vista tecnico. Come Darwin Nunez del Liverpool e poi Lorenzo Lucca, che alla fine è diventato il prescelto per ricoprire il ruolo di vice Lukaku.

    Alla ricerca di almeno un nuovo elemento offensivo nelle settimane dello stallo col PSG per Kolo Muani, e con la situazione Vlahovic sempre delicata, la Juventus si è inserita. E alla fine ha piazzato il colpo, assicurandosi David e facendogli firmare un contratto di cinque anni, fino al 30 giugno del 2030.

    L'ufficialità dell'arrivo di David alla Juve è arrivata il 5 luglio, pochi giorni dopo l'accordo raggiunto tra la dirigenza bianconera e gli agenti del calciatore. Nel frattempo il Napoli stava già lavorando alacremente per Lucca, annunciato un paio di settimane più tardi come nuovo rinforzo azzurro.

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  • Vlahovic Fiorentina JuventusGetty Images

    DA SOSTITUTO DI LUKAKU A SOSTITUTO DI VLAHOVIC

    David avrà una missione, domenica sera al Maradona: non far rimpiangere Dusan Vlahovic. Ovvero colui che da qualche tempo a questa parte era diventato il "nuovo" centravanti della Juventus, rinato nello spirito più che nei numeri realizzativi nonostante il contratto in scadenza tra pochi mesi.

    Il titolare dell'attacco bianconero, secondo le previsioni, doveva essere proprio David. Reduce da ottimi anni in Ligue 1 col Lille, e capace di mettersi in mostra anche in Champions League, il canadese era arrivato a Torino tra i fuochi d'artificio dell'entusiasmo generale. Ma la realtà ha detto altro, svelando difficoltà di inserimento ed evidenziando una serie di prestazioni poco convincenti, se non completamente insufficienti.

    Ecco perché, alla fine, David è scalato a riserva di un Vlahovic che nel frattempo è tornato a sentire suo il mondo Juve. Riprendendosi quella maglia da titolare che inizialmente pareva scontata, ma che pian piano si era visto sfilare dal corpo.

    L'altra sliding door è proprio questa: David avrebbe potuto giocare Napoli-Juventus dall'inizio con la casacca azzurra, al posto dell'infortunato Lukaku, e invece lo farà con quella bianconera al posto dell'altro infortunato di lusso, ovvero Vlahovic. Dall'altra parte, al contrario, ci sarà Rasmus Hojlund: il profilo che i campioni d'Italia hanno scelto per rendere meno dolorosa possibile l'assenza del belga.

  • SEGNALI INCORAGGIANTI

    Se Hojlund sta faticando a trovare la via della rete, pur rendendosi utile nell'assist come contro Atalanta e Roma, David ha finalmente dato qualche segnale incoraggiante nell'ultima decina di giorni. Proprio mentre Vlahovic si apprestava a entrare in infermeria, dove rimarrà fino a marzo dopo l'operazione di giovedì.

    L'ex Lille è stato decisivo contro il Bodo/Glimt in Champions League, nel pirotecnico 3-2 in terra norvegese, e ha lasciato il segno anche in Coppa Italia contro l'Udinese, con una prestazione più che buona, un goal annullato e la partecipazione all'autorete di Palma. Scontato dunque che sarà lui, e non Openda, a partire dall'inizio domenica sera in casa del Napoli.

    "David è bravissimo tecnicamente - lo ha elogiato Luciano Spalletti dopo l'Udinese - e uno molto relazionale con la squadra, perché quando viene incontro sa fare circolare la palla bene, sa metterla con i giri contati, dentro l'area di rigore si muove benissimo. Quando la squadra poi costringe una difesa bassa agli avversari, lui di dentro dal meglio di se stesso. È uno che prende notizie di continuo, sai benissimo gestire anche i palloni difficili. Poi naturalmente l'impatto fisico anche se ce l'ha, ce l'ha per quella che la sua costituzione, per quella che la sua forza".

    Spalletti, insomma, ci punta. Se Vlahovic fosse stato sano, avrebbe giocato lui. Ma Vlahovic non c'è, e dunque toccherà a David. Con quel pizzico di desiderio in più di mettersi in mostra di fronte alla squadra che a un certo punto poteva anche essere sua, ma che poi ha scelto di battere altre strade.

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