Se Hojlund sta faticando a trovare la via della rete, pur rendendosi utile nell'assist come contro Atalanta e Roma, David ha finalmente dato qualche segnale incoraggiante nell'ultima decina di giorni. Proprio mentre Vlahovic si apprestava a entrare in infermeria, dove rimarrà fino a marzo dopo l'operazione di giovedì.
L'ex Lille è stato decisivo contro il Bodo/Glimt in Champions League, nel pirotecnico 3-2 in terra norvegese, e ha lasciato il segno anche in Coppa Italia contro l'Udinese, con una prestazione più che buona, un goal annullato e la partecipazione all'autorete di Palma. Scontato dunque che sarà lui, e non Openda, a partire dall'inizio domenica sera in casa del Napoli.
"David è bravissimo tecnicamente - lo ha elogiato Luciano Spalletti dopo l'Udinese - e uno molto relazionale con la squadra, perché quando viene incontro sa fare circolare la palla bene, sa metterla con i giri contati, dentro l'area di rigore si muove benissimo. Quando la squadra poi costringe una difesa bassa agli avversari, lui di dentro dal meglio di se stesso. È uno che prende notizie di continuo, sai benissimo gestire anche i palloni difficili. Poi naturalmente l'impatto fisico anche se ce l'ha, ce l'ha per quella che la sua costituzione, per quella che la sua forza".
Spalletti, insomma, ci punta. Se Vlahovic fosse stato sano, avrebbe giocato lui. Ma Vlahovic non c'è, e dunque toccherà a David. Con quel pizzico di desiderio in più di mettersi in mostra di fronte alla squadra che a un certo punto poteva anche essere sua, ma che poi ha scelto di battere altre strade.