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Kairat AlmatyGetty Images

Il Kairat Almaty sfida l'Inter: la matricola del Kazakistan arriva a San Siro, tutto quello che c'è da sapere e come sta andando in Champions

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L'Inter scende in campo questa sera a San Siro in occasione della quarta giornata della League Phase della Champions. I nerazzurri, sin qui, hanno inscenato un percorso privo di sbavature, impreziosito dallo score di tre vittorie in tre partite.

Dopo i successi maturati contro Ajax, Slavia Praga e Union Saint-Gilloise, la formazione allenata da Cristian Chivu riceve al 'Meazza' il Kairat Almaty.

La formazione kazaka, ferma a zero punti, è una matricola assoluta per quanto riguarda il palcoscenico della massima rassegna continentale: di seguito tutto quello che c'è da sapere sul club che per la prima volta nella sua storia prende parte alla Coppa dei Campioni.

  • PRIMA VOLTA STORICA IN CHAMPIONS

    Il Kairat, fondato nel 1954, è un club della città di Almaty in Kazakistan. Lo scorso 25 ottobre, l'avversaria dell'Inter in Champions ha trionfato nel campionato nazionale, chiudendo con due punti di vantaggio sull'Astana e riconfermandosi campione. Per il Kairat si tratta del suo quinto titolo nazionale da quando è stato proclamata indipendenza del Paese.

    Il club ha conquistato anche 10 Coppe del Kazakistan e 3 Supercoppe del Kazakistan. Grazie al titolo Nella stagione 2025/26, per la prima volta nella sua storia, partecipa alla fase finale della Champions League.

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  • TRASFERTE LUNGHISSIME

    Il Kairat, come suggerisce il nome del club, ha la propria sede ad Almaty (ex capitale kazaka): una città situata a poche decine di chilometri dal confine con la Cina. Geograficamente, Almaty si trova nell'estremità sud-orientale del Kazakistan, vicinissima ai confini con Kirghizistan e Cina. Per questo motivo, quando il Kairat gioca in trasferta è chiamato a sobbarcarsi trasferte lunghissime per raggiungere le varie città d'Europa. Per raggiungere Lisbona, il Kairat si è imbarcato su un volo che ha raggiunto Lisbona dopo 12 ore di viaggio, con un solo scalo. 

    "Un’altra odissea: 12 ore con uno scalo. Abbiamo anticipato la partenza di un giorno. È stato folle, eravamo stanchi. Nonostante il jet lag abbiamo tenuto testa allo Sporting per un’ora, poi abbiamo subito tre gol in dieci minuti. Affrontare un viaggio simile è stancante, oltre che stressante, ma siamo fieri di poter rappresentare il Kazakistan", ha raccontato il centrocampista Ofri Arad. 

    Per arrivare a Milano, invece, le ore di volo sono state 10. Per intenderci, si impiegherebbe di meno a percorrere la tratta Milano-New York.

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  • UN PUNTO IN TRE PARTITE

    Nelle prime tre partite della sua storia sulla vetrina della Champions League, il Kairat ha collezionato sin qui solamente un punto. Al debutto in casa dello Sporting, i kazaki sono stati sconfitti con un netto 4-1, mentre al debutto davatn al proprio pubblico è arrivata la netta sconfitta per 0-5 contro il Real Madrid.

    Nell'ultimo turno, invece, il club di Almaty ha conquistato il suo primo storico punto in Champions pareggiando 0-0 sul campo dell'altra squadra esordiente ai blocchi di partenza del torneo: i ciprioti del Pafos.

  • KAIRAT IN CHAMPIONS: COME SI È QUALIFICATO

    Il Kairat è entrato in corsa a partire dal primo turno di qualificazione, dove i kazaki hanno eliminato gli sloveni dell'Olimpia Lubiana. Al secondo turno, invece, il Kairat ha superato i finlandesi del KuPS, prima di estromettere - ai calci di rigore - lo Slovan Bratislava.

    A seguire, ecco il doppio confronto con il Celtic. Più di 210 minuti, supplementari e rigori compresi, per entrare nella storia e scrivere una pagina memorabile. Il Kairat, infatti, è riuscito nella grande impresa di elimando il Celtic agli spareggi: dopo aver strappato lo 0-0 al Celtic Park, i kazaki hanno replicato il risultato davanti al proprio pubblico, prima di spuntarla ai calci di rigore. Gli scozzesi hanno fallito addirittura tre penalty su cinque con Idah, McCowan e Maeda, rendendo vane le marcature di Engels e McGregor. Nel Kariat, invece, dopo l'errore iniziale di Gromyko, hanno segnato tutti: Martynovich, Arad e Sorokin. I sigilli decisivi prima della grande festa finale.

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