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Donnarumma Man City complaining GFXGetty/GOAL

Gianluigi Donnarumma è nel mirino degli avversari del Manchester City: goal subiti e proteste, deve ancora adattarsi alla realtà della Premier League

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Quando il Manchester City ha ingaggiato Gianluigi Donnarumma, la maggior parte delle reazioni si è concentrata sulla sua abilità o meno con il pallone tra i piedi, in netto contrasto col portiere che stava sostituendo, Ederson. Ma a quasi tre mesi dall'inizio della sua avventura con il City, l'italiano sta affrontando una sfida diversa: l'atteggiamento della Premier League nei confronti delle spinte in area di rigore.

La sconfitta del City sabato a Newcastle ha mostrato Donnarumma al meglio e al peggio. Ha vinto il duello con l'attaccante dei Magpies Nick Woltemade, diventando il primo portiere del campionato a parare un tiro del gigante tedesco, che aveva sempre segnato con i sei precedenti tiri in porta.

Donnarumma ha effettuato tre grandi parate per mantenere il risultato di parità in un primo tempo molto divertente, e se Phil Foden ed Erling Haaland avessero sfruttato le loro occasioni dall'altra parte del campo, l'italiano sarebbe stato probabilmente osannato. 

Ma i portieri vengono inevitabilmente giudicati per i loro errori, e Donnarumma è stato colto di sorpresa quando il Newcastle ha conquistato un calcio d'angolo nel secondo tempo.

  • Newcastle United v Manchester City - Premier LeagueGetty Images Sport

    IL PERICOLO AEREO

    Donnarumma avrebbe subito goal direttamente da calcio piazzato se Josko Gvardiol non avesse respinto di testa il tiro a giro di Sandro Tonali. Il portiere è rimasto a terra per un paio di secondi e quando si è rialzato non è riuscito a respingere il colpo di testa di Bruno Guimaraes, che ha colpito la traversa. Poi Harvey Barnes ha ribadito in rete.

    Donnarumma era furioso per il contatto con Barnes sull'angolo, anche se non si è trattato di qualcosa di molto diverso dal trattamento che i portieri della Premier League ricevono regolarmente. La sua rabbiosa protesta all'arbitro Sam Barrott è costata a Donnarumma il terzo cartellino giallo in nove partite di Premier League, a due ammonizioni dalla squalifica.

    Donnarumma d'altronde prima di arrivare in Inghilterra aveva ricevuto 29 cartellini gialli e due rossi tra club e nazionale dal suo debutto con il Milan nel 2017.  E se continua con questo ritmo di ammonizioni, riceverà una squalifica ogni 15 partite.

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  • Newcastle United v Manchester City - Premier LeagueGetty Images Sport

    LA LEZIONE DA IMPARARE

    Donnarumma non è stato l'unico rappresentante del City a perdere le staffe allo St James' Park. Pep Guardiola ha inveito contro Barrott e, stranamente, contro un cameraman, mentre Ruben Dias ha affermato che la Premier League ha bisogno di regole più chiare.

    "Che senso ha che il loro giocatore spinga il nostro portiere fuori dalla porta? Cosa stiamo permettendo e per quanto tempo?", ha chiesto il difensore. "Nel secondo goal, Gigi viene spinto fuori dalla sua area e non ci sono conseguenze".

    Guardiola è stato più pragmatico: "Cosa posso dire? Gigio imparerà".

    Donnarumma dovrà farlo, perché la Premier League non cambierà le sue regole. Il contatto fisico è uno dei tratti distintivi del campionato inglese e Donnarumma non è il primo giocatore a rimanerne sorpreso.

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  • FBL-ENG-PR-ARSENAL-MAN CITYAFP

    "GUERRA NELL'AREA DI RIGORE"

    Il nuovo portiere del Manchester United, Senne Lammens, ha dichiarato il mese scorso a proposito della Premier League: "Non ho mai visto giocatori cavarsela con quello che fanno ai portieri. A volte si trasforma in una guerra all'interno dell'area di rigore. Ti afferrano, ti trattengono e fanno di tutto, e di solito gli arbitri lasciano continuare il gioco. Questa è la natura della Premier League, e bisogna adattarsi e allenarsi per questo, ma è una cosa negativa per qualsiasi portiere".

    Anche Ruben Amorim è rimasto sorpreso dall'importanza dei calci piazzati in Inghilterra rispetto al Portogallo. "È l'unica cosa che qui mi sembra completamente diversa rispetto a quando si gioca all'estero, il contatto con i difensori, specialmente i portieri", ha detto l'allenatore dello United.

    Donnarumma deve adattarsi alle modalità della Premier League, che in questa stagione è sempre più determinata dai calci piazzati e dai lanci lunghi. Se non lo farà, rischia seriamente di perdere il posto in favore di Trafford, più abituato rispetto a lui al gioco inglese.

  • Manchester City v Bournemouth - Premier LeagueGetty Images Sport

    Carta contrassegnata

    Per la seconda volta in un mese Donnarumma è stato sorpreso su un calcio d'angolo, ma invece di assumersi la responsabilità ha dato la colpa all'arbitro. Si era già infuriato quando il Bournemouth ha segnato su calcio d'angolo, perché Donnarumma riteneva che David Brooks gli avesse trattenuto il braccio mentre aspettava il cross.

    Questo non ha impedito al portiere di raggiungere la palla, ma ha colpito male, consentendo a Tyler Adams di approfittare del rimbalzo. Donnarumma ha gridato contro l'arbitro Anthony Taylor dopo il goal e poi di nuovo all'intervallo. 

    Quell'azione ha probabilmente dato un'indicazione al Newcastle quando ha analizzato le debolezze di Donnarumma nel gestire i cross alti, e probabilmente altri club ne prenderanno nota.

    Il ruolo di Donnarumma e la sua reazione al goal vincente di Barnes hanno messo in secondo piano un altro momento discutibile del portiere, che ha rischiato di subire una rete già al primo minuto dopo un passaggio corto a Foden al limite dell'area, consentendo a Joelinton di rubare palla al centrocampista inglese e a Barnes di tirare direttamente in porta.

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  • Manchester City v Everton - Premier LeagueGetty Images Sport

    PORTIERE DI LIVELLO MONDIALE

    Donnarumma ha effettuato una parata agevole alla fine, ma questo episodio ha ricordato le sue carenze nella costruzione dal basso, che erano state la ragione principale dell'interesse del City. Guardiola è stato un pioniere nel considerare il portiere come un regista, ma è altrettanto abile nell'individuare la direzione che sta prendendo il gioco, e i portieri che giocano con i piedi non sono più richiesti come lo erano solo un paio di anni fa.

    L'allenatore e il suo staff, in particolare il preparatore dei portieri Xabier Mancisidor, hanno giustamente considerato Donnarumma un portiere di livello mondiale che ha giocato ai massimi livelli e in alcune delle situazioni più difficili possibili sin da quando aveva 16 anni. Evidentemente ritenevano che i suoi precedenti e la sua capacità di effettuare parate compensassero qualsiasi dubbio avessero sul suo gioco di piedi.

    Ma una cosa che sembrano aver trascurato è la maggiore prevalenza in questa stagione di calci piazzati, lanci lunghi e palloni alti, e l'incapacità di Donnarumma di affrontare la sua nuova realtà.

  • Manchester City v SSC Napoli - UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD1Getty Images Sport

    GRANDI PARATE E UN PROBLEMA DA RISOLVERE

    Donnarumma ha iniziato alla grande con il City proprio perché si è concentrato su ciò che sapeva fare meglio. Nel suo debutto contro lo United, ha calciato la maggior parte dei suoi rinvii in avanti e si è dimostrato all'altezza nei momenti cruciali, come quando ha respinto il tiro al volo di Mbeumo. Ha offerto una prestazione eccellente contro l'Arsenal, ha effettuato una doppia parata impressionante contro l'Aston Villa e si è trasformato in un muro invalicabile quando Igor Thiago ha superato la difesa del City a Brentford.

    "Quando mi hanno detto che ha 26 anni, mi è sembrato che giocasse a calcio da secoli", ha detto Guardiola dopo quella prestazione al Gtech Community Stadium. "La sua compostezza, la sua presenza. Per i portieri dei club che giocano bene, non si subiscono molti goal, si ha una sola occasione e bisogna pararla".

    Ma il Newcastle, come il Bournemouth, ha messo a nudo il suo tallone d'Achille. Così i prossimi avversari del City in Premier League sanno esattamente come metterlo in difficoltà. Ecco perché invece di abboccare all'esca e protestare con gli arbitri, ora deve raccogliere la sfida. E vincerla.

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