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Vlahovic Kean Fiorentina Juventus HDGOAL

Fiorentina-Juventus, la storia di una rivalità e gli affari di mercato: da Bernardeschi e Chiesa a Vlahovic e Kean

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In palio sabato pomeriggio al 'Franchi' ci sono punti pesantissimi per entrambe le squadre ma Fiorentina-Juventus non è mai una partita come le altre.


La rivalità tra il pianeta viola e il mondo bianconero, infatti, resta una delle più accese di tutto il nostro campionato.

Cosa che peraltro non ha impedito negli anni alle due società di scambiarsi spesso giocatori, alcuni dei quali saranno in campo proprio sabato.

Ma da cosa nasce la rivalità tra Fiorentina e Juventus? E chi sono i doppi ex?

  • I MOTIVI DELLA RIVALITÀ TRA FIORENTINA E JUVENTUS

    Cosa c'è davvero dietro la storica rivalità tra Fiorentina e Juventus?

    I bianconeri, in realtà, non sono molto amati in tutta la Toscana ma soprattutto a Firenze. Tutto sembra nascere durante il duello Scudetto del 1982 quando la Juventus arriva di un'incollatura davanti ai viola tra le polemiche.

    Durante la sfida decisiva tra Cagliari e Fiorentina viene annullato un goal a Ciccio Graziani mentre i bianconeri passano a Catanzaro grazie a un discusso rigore di Liam Brady e vincono il tricolore.

    Non mancano le polemiche neppure nella finale UEFA di otto anni dopo: la Juventus vince per 3-1 l'andata contro la Fiorentina, ma i viola protestano per un goal bianconero ritenuto irregolare. Al ritorno finisce 0-0 e la coppa va a Torino.

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  • IL CASO BAGGIO

    La rivalità tra Fiorentina e Juventus esplode in tutta la sua forza però soprattutto per uno dei più clamorosi casi di calciomercato.

    Roberto Baggio, idolo della Fiesole, nell'estate del 1990 viene ceduto alla Juventus tra le proteste degli ultras viola. 

    Una scelta dovuta a ragioni prettamente economiche e di fatto subita dal Divin Codino. Tanto che Baggio si rifiuterà di tirare un rigore nella sfida contro la Fiorentina prima di raccogliere una sciarpa viola lanciatagli dai suoi ex tifosi.

    Quello è probabilmente il punto più alto dello scontro tra le due fazioni anche se negli anni successivi, di certo, le tensioni non mancano. Così come alcune epiche sfide sul campo.

    Dal 4-2 viola in rimonta firmato da Pepito Rossi contro la Juventus di Antonio Conte allo 0-2 bianconero del 2018 con primo goal dell'ex Bernardeschi. Già, gli ex.

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  • Vlahovic JuventusGetty Images

    GLI EX VIOLA ALLA JUVENTUS: COME SONO ANDATI

    La storia degli ex  di Fiorentina-Juventus merita decisamente un capitolo a parte, partiamo dai bianconeri.

    Negli ultimi anni la Juve ha spesso pescato al 'Franchi', versando parecchi soldi nelle casse viola. A dire il vero con risultati altalenanti dal punto di vista sportivo.

    Nel 2017, ad esempio, la Juventus invece 40 milioni per portare Federico Bernardeschi a Torino. Le cose però non vanno come sperato tanto che nel 2022, alla naturale scadenza del contratto, l'ex viola decise di volare a Toronto.

    Quindi tocca a Chiesa che alla Juventus fa decisamente meglio dell'altro Federico prima di infortunarsi gravemente al ginocchio. Dopo tre anni viene ceduto per soli 12 milioni di euro al Liverpool senza troppi rimpianti.

    L'avventura di Nico Gonzalez in bianconero invece dura solo una stagione. La Juventus, infatti, la scorsa estate ha deciso di vendere l'argentino dopo aver investito su di lui più di 30 milioni di euro solo dodici mesi prima. 

    L'unico ex viola ancora a Torino dunque resta Dusan Vlahovic, il cui futuro peraltro è tutto da scrivere dato che il suo contratto con la Juventus scade il 30 giugno 2026.

  • GLI EX BIANCONERI ALLA FIORENTINA: DA FAGIOLI A KEAN

    Ma gli ex non mancano neppure dall'altra parte, anzi. Attualmente nella rosa della Fiorentina ci sono ben quattro giocatori passati dalla Juventus con alterne fortune.

    Rolando Mandragora, in realtà, con la maglia bianconera ha giocato appena tre minuti in Serie A però è stato a lungo controllato da Madama prima di essere ceduto a titolo definitivo proprio ai viola.

    Decisamente più lunga la storia alla Juventus di Nicolò Fagioli, che in bianconero cresce passando dalle giovanili alla Next Gen fino alla Prima squadra. Poi la squalifica interrompe improvvisamente la scalata fino all'addio di qualche mese fa.

    Poche invece le presenze tra i grandi di Hans Nicolussi Caviglia, oggi regista viola ma cresciuto nelle giovanili della Juventus fin da quando era un bambino. Juve con cui ha giocato da titolare e vinto la finale di Coppa Italia nel 2024.

    Infine c'è lui, Moise Kean, bomber viola esploso alla Juventus e passato una seconda volta da Torino dopo le esperienza all'estero con Everton e PSG senza troppa fortuna. 

    Il tutto ovviamente senza dimenticare gli ex Juve passati da Firenze nel passato e spesso diventati idoli della Fiesole, da Angelo Di Livio a Moreno Torricelli. 

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  • MA STAVOLTA CONTA LA CLASSIFICA: FIORENTINA E JUVE DEVONO VINCERE

    Inutile girarci intorno, a Firenze quella contro la Juventus è 'la partita dell'anno'. Vincere in alcuni casi non basta per salvare la stagione, certo, ma la addolcisce parecchio.

    L'ultimo precedente peraltro è parecchio positivo per i viola che lo scorso 16 marzo sconfissero i bianconeri con un secco 3-0, decretando di fatto la fine dell'era Thiago Motta.

    Quella però è anche l'unica vittoria della Fiorentina contro la Juventus negli ultimi sei confronti diretti.

    Stavolta la squadra viola arriva all'appuntamento più atteso dai tifosi in una situazione di classifica molto delicata, dato che la Fiorentina occupa l'ultimo posto in classifica e non ha ancora mai vinto in questo campionato.

    Battere la Juventus, insomma, serve per riconquistare la piazza e ridare un po' di entusiasmo all'ambiente. Ma soprattutto servono i punti, possibilmente tre, appunto.

    Punti che servono moltissimo anche ai bianconeri, chiamati a ripartire dopo i due pareggi prima della sosta anche per dare slancio al progetto Spalletti. Anche lui peraltro particolarmente legato da sempre a Firenze ed alla Toscana, non solo per ragioni strettamente anagrafiche.