Fatica, sconfitte e "pressing inesistente": l'Atalanta ritrova un Liverpool in piena crisi

Dopo aver perso due punti in casa del Manchester United il 7 aprile - appena tre settimane dopo essere stato eliminato dalla FA Cup proprio all'Old Trafford - Klopp ha cercato di minimizzare il risultato parzialmente negativo.

Il tedesco ha ammesso che durante i supplementari della gara di coppa aveva visto la propria squadra in difficoltà fisica per la prima volta in questa stagione. La domenica, però, ha riconosciuto che anche il fatto di non essere riusciti a battere i più grandi rivali per due volte in rapida successione avrebbe potuto costare un tributo psicologico ai propri giocatori.

"In coppa è stata come una catastrofe, perché abbiamo giocato bene ma abbiamo perso comunque. Poi abbiamo pareggiato in campionato, pure lì giocando bene".

Ma il peggio non era ancora arrivato.

Quattro giorni dopo il frustrante 2-2 a Manchester, il Liverpool è stato fatto a pezzi dall'Atalanta ad Anfield, spingendo l'ex Red Steve McManaman a dichiarare a TNT Sports che "le ruote sono cadute", con riferimento alla macchina vincente di Klopp.

L'allenatore ha sbagliato formazione, apportando sei modifiche alla squadra che aveva schierato all'Old Trafford, e la squadra di Gian Piero Gasperini ne ha approfittato in pieno. Klopp ha provato a salvare la situazione inserendo giocatori del calibro di Mohamed Salah all'intervallo, ma i nerazzurri hanno finito per segnare altre due volte e, in pratica, ipotecare la qualificazione alle semifinali.

Qualcuno ha accusato Klopp di aver sottovalutato l'Atalanta, sostenendo che avrebbe dovuto schierare il suo undici migliore: e questo è un argomento condivisibile. Nonostante ciò, come hanno sottolineato le ultime settimane, l'allenatore è in questo momento bloccato tra l'incudine e il martello: nel senso che molti dei suoi titolari stanno mostrando segni di stanchezza, mentre chi gioca meno non è riuscito a dare il giusto contributo quando è stato scelto.

Di conseguenza, Klopp ha finito per appoggiarsi a giocatori del calibro di Mac Allister e Endo più di quanto avrebbe voluto. Non sorprende, quindi, che entrambi i centrocampisti non abbiano inciso contro il Palace.

"Wataru e Macca hanno giocato un po' troppo nelle ultime settimane? Forse sono stati i due giocatori più utilizzati, soprattutto Macca", ha detto Klopp, prima di sottolineare anche che la perdita di tanti elementi per infortunio negli ultimi mesi non ha aiutato il Liverpool.

Alexander-Arnold e Alisson sono tornati domenica dopo un paio di mesi, Szoboszlai non è sembrato lo stesso giocatore nella seconda metà della stagione dopo aver avuto una serie di problemi, mentre Salah sta provando faticosamente a tornare nelle migliori condizioni.

Ecco perché Jamie Carragher ha suggerito a Klopp di "giocare con una squadra di seconde linee" nella gara di ritorno contro l'Atalanta e di "tentare l'all in per il campionato".

"Siamo messi meglio in Premier League rispetto all'Europa League - ha detto al Liverpool Echo - Credo che il campionato e il Fulham siano molto più importanti dell'Atalanta e di passare il turno. In realtà penso che vincerà il Manchester City, ma abbiamo ancora una grande opportunità, quindi non c'è bisogno di scoraggiarsi troppo dopo quello che è successo giovedì".

Carragher ha però parlato prima del disastro di domenica, quando il Liverpool ha visto interrompersi la striscia di imbattibilità casalinga di 28 partite in campionato contro una squadra che non vinceva una partita in trasferta da novembre.

I Reds sono stati puniti per non aver sfruttato le innumerevoli palle goal create contro il Palace, tanto che a un certo punto Klopp ha persino abbozzato un sorriso mesto, ma è stata la prestazione del primo tempo a essere particolarmente preoccupante.

Ancora una volta, il Liverpool ha iniziato in maniera inspiegabilmente lenta, e ancora una volta è stato punito, andando in svantaggio per la quarta volta nelle ultime cinque partite ad Anfield. Le domande sulla lentezza e sulla mancanza di organizzazione della sua squadra si sono sprecate. Come ha ammesso lo stesso Klopp, ci sono stati "troppi momenti in cui correvamo nella direzione sbagliata".

"In più di 20 anni - ha aggiunto Klopp - il pressing delle mie squadre è sempre stato buono, in alcune partite eccezionale. Nel primo tempo è stato inesistente".

Fondamentalmente, il Liverpool si è comportato come una squadra che ha già giocato 51 partite in questa stagione. I Reds sembravano letargici e inquietantemente vulnerabili ai contropiedi. Il problema è che le cose si faranno sempre più difficili. Quella di Bergamo è la prima di quattro trasferte consecutive: a seguire anche Fulham, Everton e West Ham.

Considerato che il Liverpool non può permettersi di perdere altri punti da qui al termine, la stagione potrebbe concludersi già entro la fine della prossima settimana, il che rappresenterebbe un finale terribilmente deludente per il grandioso regno di Klopp.

Non tutto è perduto, ovviamente. Robertson dice che lui e i suoi compagni continueranno a lottare fino alla fine e che il Liverpool ha ancora tempo per cambiare la situazione. Ma bisogna migliorare in ogni ambito, magari già a partire da stasera: è questo il difficile.