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Como 1907 v Genoa CFC - Serie AGetty Images Sport

Fabregas affronta l'Inter da avversario dopo in gran rifiuto della scorsa estate: esame di maturità col Como a San Siro

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Inter-Como è la partita di Cesc Fabregas, tecnico dei lariani che avrebbe potuto vivere questa sfida sull'altra panchina.

Non è un mistero infatti che, dopo l'improvviso addio di Simone Inzaghi, sia stato proprio Fabregas il primo profilo individuato da Marotta per sostituirlo.

Il corteggiamento è stato serrato ma non ha dato i frutti sperati. Un po' per la resistenza del Como, un po' per scelta dello stesso Fabregas.

Il tecnico spagnolo ha preferito proseguire un progetto appena iniziato e in cui crede molto. Ora l'esame Inter potrà dire molto su dove possa arrivare il Como già in questa stagione.

  • L'INTERESSE DELL'INTER

    Come dicevamo, una volta preso atto della decisione di Simone Inzaghi, l'Inter a inizio giugno è andata dritta su Cesc Fabregas.

    Era lui il prescelto da Marotta e Ausilio per aprire un nuovo ciclo. La dirigenza dell'Inter vedeva nello spagnolo un allenatore giovane ma con una chiarissima idea di gioco.

    Fabregas inoltre era ritenuto il profilo ideale anche per lanciare alcuni giovani come fatto proprio alla guida del Como.

    L'Inter aveva così avviato contatti serrati per capire la fattibilità dell'operazione trovando però subito un muro molto alto da parte della società lariana.

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  • LA RESISTENZA DEL COMO

    Il Como, d'altronde, ha affidato a Cesc Fabregas un progetto pluriennale e gli ha messo a disposizione una serie di giovani talenti destinati a fare parlare di loro nel prossimo futuro.

    La ferma intenzione, forte di un contratto fino al 2028, era quella di proseguire insieme resistendo a qualsiasi sirena arrivasse da fuori. Compresa quella fortissima dell'Inter vice campione d'Italia e d'Europa.

    "Abbiamo comunicato il nostro rifiuto direttamente al presidente dell'Inter che lo ha riconosciuto con la cortesia e la chiarezza che ci si aspetta da due società che hanno rispetto reciproco. Per questo motivo, trattiamo le voci insistenti sul loro interesse per il nostro allenatore come pura fantasia: difficilmente qualcuno insisterebbe dopo una risposta così chiara. Soprattutto un club del calibro dell'Inter" aveva dichiarato il 6 giugno scorso il presidente del Como, Mirwan Suwarso.


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  • LA VOLONTÀ DI FABREGAS: I MOTIVI DEL NO ALL'INTER

    In realtà anche Fabregas ha preferito ascoltare e osservare piuttosto che spingere per lasciare Como e sedersi sulla panchina dell'Inter.

    Il motivo? Lo ha spiegato in parte lo stesso tecnico: “Ho iniziato con questo club perché pensavo a un progetto a lungo termine. Non voglio finire la mia carriera in un club dove c’è un progetto per uno o due anni, e poi termina tutto. Credo molto nel progetto a lungo termine del Como, sono arrivato qui da giocatore e sono molto, molto felice perché qui posso lavorare nel modo che voglio. Abbiamo gli stessi obiettivi e la stessa ambizione. Il presidente mi permette di lavorare come voglio, nel modo in cui vedo le cose. Fortunatamente condividiamo la stessa visione, lo stesso obiettivo, che è arrivare il più in alto possibile. Insieme siamo diventati davvero una buona squadra, in una piccola città, in un piccolo club — perché siamo ancora un piccolo club — ma con grandi, grandissime ambizioni per il futuro”.

    E ancora: "Serve sempre un processo, che a Como puoi fare. Nei top team è molto difficile perché lì i club e i tifosi vogliono vincere subito. Certo, anche io penso a vincere. Ma anche, o forse soprattutto, a come voglio perdere. Non rinuncio mai ai miei principi. Se devo perdere, perdo con la mia idea, con il mio stile, con il mio modello, con le mie convinzioni",

  • Atletico de Madrid v FC Internazionale Milano - UEFA Champions League 2025/26 League Phase MD5Getty Images Sport

    LA RESA DELL'INTER SU FABREGAS

    A quel punto all'Inter non è rimasto che prendere atto del cortese ma secco rifiuto da parte del Como e dello stesso Fabregas, dirottando su Cristian Chivu.

    "Abbiamo sondato Fabregas chiedendo l'autorizzazione al Calcio Como che l'ha legittimamente negata. E noi abbiamo virato su Chivu che non è assolutamente una scommessa " dichiarava il presidente nerazzurro Marotta nel giorno della presentazione del nuovo allenatore.

    Quindi sempre Marotta ha ulteriormente chiarito: "Fabregas era uno dei candidati, come un'azienda va alla ricerca di diversi profili. Chivu aveva tutti i requisiti che cercavamo. Prima abbiamo identificato il profilo dell'allenatore adatto, in Chivu abbiamo trovato tutte le componenti che cercavamo. L'identità, il fatto che ha allenato il settore giovanile dell'Inter e ha vinto titoli, la mentalità. La scelta non è di ripiego".

    Finora peraltro Chivu ha fatto benissimo in questo inizio di stagione mentre il progetto di Fabregas al Como continua nel migliore dei modi. Ora i due si ritroveranno di fronte a 'San Siro' per una sfida tra quello che poteva essere e quello che è stato.

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