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Eder ItalyGetty Images

Eder racconta i suoi allenatori: "Conte coerente e tratta tutti allo stesso modo, non sopportavo l'ipocrisia di Spalletti"

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Eder torna a parlare e non sono parole al miele per tutti. L'ex attaccante, tra le altre, di Sampdoria e Inter attacca soprattutto Luciano Spalletti.

Il rapporto con l'attuale tecnico della Juventus ai tempi in cui sedeva sulla panchina nerazzurra, evidentemente, non era stato idilliaco. Anzi.

L'italo-brasiliano invece ricorda con piacere l'esperienza con Antonio Conte in Nazionale nonostante allenamenti massacranti.

  • "L'IPOCRISIA" DI SPALLETTI: COSA HA DETTO EDER

    Eder, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', ha addossato a Spalletti la responsabilità del suo addio all'Inter.

    "Perché sono andato via? Per Spalletti. Non ho mai sopportato la sua ipocrisia. Allenatore top, ma come uomo...meno" ha dichiarato l'ex attaccante.

    Eder d'altronde all'Inter giocò pochissimo: "Su quasi 90 partite solo una ventina da titolare ma sono felice del tempo trascorso a San Siro. Un orgoglio. Poi davanti c'era Icardi".

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  • LA COERENZA DI CONTE

    Parole decisamente più dolci quelle di Eder per Antonio Conte, suo Ct in Nazionale: "Sinisa (Mihajlovic) mi disse che Antonio e il suo staff sarebbero venuti a vedermi prima di un Sampdoria-Cagliari, nel 2015. Un paio di settimane dopo, prima dell'Inter, fui informato della convocazione. Quando chiamò l'Italia accettai subito. Con Antonio vomitai: riscaldamento, tattica, palestra, test dello jo-jo, su e giù. Mi chiedevo: "Ma come si fa?". Però poi volavamo. Cosa mi stregò? La coerenza, trattava tutti allo stesso modo. L'ho visto incazzarsi perfino con Pirlo".

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  • IL RIMPIANTO LEICESTER

    L'ex attaccante, prima di andare all'Inter, era stato vicinissimo al Leicester che avrebbe poi vinto la Premier League:

    "Ranieri mi rispose da signore: "Se vuoi divertirti come un bambino, vieni da noi".Avrei giocato dietro a Vardy, era fatta. Andai all'Inter...e giocai pochissimo. Il Leicester vinse il campionato".