È un’Inghilterra disastrosa: Tuchel deve fare tabula rasa, così i Tre Leoni non sono assolutamente da Mondiale

In più di un'occasione durante Euro 2024, in molti hanno puntato il dito direttamente contro Harry Kane. Si diceva che giocasse troppo arretrato, che avesse perso la sua incisività. Alcuni sono arrivati addirittura a dire che era finito, che era ora di cambiare e dare una possibilità a qualcun altro.

I candidati per la sua successione sono molti, ma Kane ha dimostrato ancora una volta che non è lui il problema. Reduce da un'altra stagione incredibile a livello di club, che lo ha visto finalmente porre fine alla sua maledizione dei trofei, ha dimostrato ancora una volta che l'Inghilterra può contare su uno dei finalizzatori più letali del pianeta.

Certo, non ha dato il meglio di sé contro Andorra e Senegal, ma è stato servito pochissimo, per usare un eufemismo. Eppure, anche con le poche occasioni avute a disposizione nelle due ultime partite, Kane è riuscito a marcare il suo 72° e 73° goal con la maglia della Nazionale, diventando il primo giocatore nella storia dell'Inghilterra a segnare in quattro gare consecutive con un nuovo allenatore. Kane è l'elemento più affidabile di cui Tuchel può disporre ed è impossibile anche solo immaginarlo fuori dalla lista dei convocati.

A Kyle Walker restava soprattutto la Nazionale ed ora gli sta scappando via dalle mani anche quella. Sarebbe del tutto ingiusto farlo a pezzi, considerando il servizio che ha reso all'Inghilterra in 96 presenze e che, al culmine della sua carriera, non c'era nessun terzino destro migliore di lui nel calcio europeo, e certamente nessuno che potesse eguagliare la sua incredibile velocità di recupero, che è diventata una sorta di conforto per i tifosi inglesi e per tutti gli allenatori con cui ha lavorato.

Tuttavia, a 35 anni quella velocità leggendaria non c'è più, e la pessima prestazione contro il Senegal dovrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L'errore in occasione del pareggio di Ismaila Sarr, quando non è riuscito a percepire un pericolo evidente mentre Nicolas Jackson si preparava a crossare, è stato semplicemente imperdonabile.

Tuchel ha preso le difese del difensore del Manchester City nella conferenza stampa post-partita, come era giusto che fosse, ma se Walker rimarrà titolare ai Mondiali, saranno guai per il commissario tecnico. Scelga tra Trent Alexander-Arnold e Reece James - senza escludere Tino Livramento - per il ruolo di terzino destro, ma Walker non può più essere un'opzione.

Se torniamo indietro solo di un anno, l'idea che Jack Grealish e Phil Foden potessero essere esclusi dalla rosa dell'Inghilterra sarebbe stata considerata folle. Una fantasia irrealizzabile, o magari solo un errore di stampa. Ma quando Tuchel ha annunciato i 26 convocati per le partite contro Andorra e Senegal, l'impossibile è diventato realtà: i due giocatori del Manchester City non sono stati convocati e le loro assenze sono state tra le più eclatanti insieme a quella di Harry Maguire, altro titolare fisso di Southgate.

Considerata la deludente stagione del City e la mancanza di contributi significativi da parte dei suddetti giocatori, va detto che i tifosi non si sono precipitati alla porta del tedesco con torce e forconi. Basandosi solo sulla forma, c'erano semplicemente opzioni migliori a disposizione.

Le brutte prestazioni in entrambe le partite hanno almeno aperto la porta ad un ritorno in Nazionale Grealish e Foden non solo in rosa, ma forse anche nella formazione titolare. Per quanto riguarda Grealish, siamo onesti, ha urgente bisogno di uscire dalla sua attuale situazione al City e assicurarsi di giocare con maggiore regolarità nei prossimi 12 mesi. La posizione di Foden all'Etihad è molto meno precaria, ma non c'è bisogno di dirgli che deve migliorare. La sfida è aperta.

Mentre la seconda metà della partita contro il Senegal volgeva al termine, le telecamere hanno continuato a inquadrare Ivan Toney, seduto impassibile sulla panchina dell'Inghilterra. Era ovvio il motivo per il quale in quel momento era al centro dell'attenzione: i Tre Leoni stavano faticando in una partita in casa contro un avversario di caratura inferiore, ma Tuchel ha optato per altre soluzioni.

Nonostante avesse sostituito Kane al 59', ha ignorato l'attaccante dell'Al-Ahli, puntando invece su Morgan Rogers che è diventato il giocatore più avanzato in un sistema disperato e disorganizzato, nonostante l'ex giocatore del Brentford rappresentasse l'opzione più ovvia. Il 29enne è stato finalmente inserito al posto di Myles Lewis-Skelly a pochi minuti dalla fine, ma era ormai troppo tardi.

Ci si chiede perché. Perché convocare Toney, che non era stato utilizzato nella prima partita, se non c'era un vero piano per utilizzarlo, soprattutto quando la partita richiedeva a gran voce qualcuno con le sue capacità?

Le prospettive dell'attaccante con la maglia dell'Inghilterra non sembrano davvero rosee. Con Kane leader indiscusso dell'attacco di Tuchel e giocatori come Dominic Solanke e Ollie Watkins probabilmente davanti a lui nella gerarchia, oltre all'aspettativa che il nuovo acquisto del Chelsea Liam Delap entri presto in scena, c'è persino la possibilità che questa possa essere l'ultima volta che lo abbiamo visto con la maglia dei Tre Leoni addosso.

A peggiorare le cose per l'Inghilterra c'è il fatto che la concorrenza sta diventando sempre più agguerrita. La Final Four della Nations League ha fornito prove sufficienti che tutte e quattro le semifinaliste saranno presenti o quasi la prossima estate. Il Portogallo, vincitore del torneo, con Cristiano Ronaldo, che avrà allora 41 anni e sentirà avvicinarsi l'ultimo ballo della sua carriera internazionale, ha una possibilità, mentre la Spagna, ispirata da Lamine Yamal, probabilmente il miglior giocatore del calcio mondiale, sarà chiamata a ripetersi.

La Francia, con la sua miriade di opzioni offensive, è un'altra minaccia, così come la Germania, guidata da Florian Wirtz, che presto sarà protagonista di uno dei più grandi trasferimenti nella storia del calcio. Aggiungete Argentina, Brasile ed Olanda, che martedì hanno segnato otto gol a Malta mentre l'Inghilterra faticava sotto il sole di Nottingham. Stando al momento così le cose, le chance di trionfo per i tre Leoni sembrano realmente scarse.

Tuchel non ha bisogno che glielo si dica. Le ultime due partite della sua breve permanenza sulla panchina dell'Inghilterra hanno rappresentato un brusco risveglio e confermato che è atteso da un compito arduo. È incredibile se ci pensa: una squadra che meno di un anno fa era a quattro minuti dai tempi supplementari contro la Spagna in una finale di Europeo ora ha bisogno di essere praticamente demolita. Bisogna abbattere tutto e ricominciare da capo. Ovviamente è un'esagerazione, ma a giudicare dalle prestazioni contro Andorra e Senegal, non è nemmeno un qualcosa di così lontano dalla realtà.

L'Inghilterra è parsa priva di idee in attacco, senza quella creatività necessaria per superare le linee e la sua difesa è stata un disastro assoluto: tutti e tre i goal del Senegal erano perfettamente evitabili. Non dovrebbe succedere a questi livelli. Roy Keane si è divertito un mondo nello studio di ITV, definendo i giocatori "pigri" e dicendo che sembravano "di essere da Starbucks". Difficile dargli torto.

Dopo essere arrivata così vicina alla gloria raggiungendo due finali europee consecutive, sarebbe un crimine per l'Inghilterra fare ora un passo indietro. Ma a meno che Tuchel non trovi delle soluzioni, e in fretta, questa sarà la dura realtà.