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De Zerbi infiamma la vigilia di Champions: "Sono bresciano, con l'Atalanta è un derby"

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Roberto De Zerbi è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di Champions League che vedrà il Marsiglia sfidare l'Atalanta in occasione della quarta giornata della fase campionato.

L'OM, che sin qui ha totalizzato tre punti, sogna il sorpasso proprio nei confronti della Dea che la precede di una sola lunghezza. Per il tecnico dei francesi, quella contro i bergamaschi, è una partita davvero speciale, che esula dall'ordinario. E l'ex allenatore tra le altre di Sassuolo, Shakhtar e Brighton non ha fatto mistero dei motivi che lo portano a sentire così tanto questa partita.

Di seguito le parole di De Zerbi.

  • "COME UN DERBY"

    "Giocare contro un’italiana è sempre un’emozione diversa, mi è già successo con lo Shakthar e il Brighton contro Inter e Roma, ma affrontare l’Atalanta per me che sono bresciano è un’emozione diversa: è come se fosse un derby".

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  • "PENSAVO SOLO AL BRESCIA"

    "Io sono nato a cento metri dallo stadio del Brescia e quando c’era la partita si passava tutta la settimana a pensare solo a quello. La differenza è che l’Atalanta ha sempre avuto società e presidenti importanti, noi siamo stato sfortunati".

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  • DE ZERBI HA UN TATUAGGIO LEGATO ALL'ATALANTA?

    "Se ho un tatuaggio legato all’Atalanta? A questa domanda rispondo dopo... Però resta una partita di Champions da giocare bene", ha glissato De Zerbi riguardo ad un presunto tatuaggio legato all'Atalanta.

  • L'ATALANTA

    "L'Atalanta sempre stata forte ed è difficile per tutti giocarci contro. Non casco del tranello dell’Atalanta in crisi: ha perso solo due volte, a Parigi e a Udine. Magari la classifica non è ottimale, ma ho visto la partita col Milan e meritava di vincere, perché ha giocatori forti e un allenatore forte, è una squadra valida. Due anni fa l’Atalanta dopo aver pareggiato per 1-1 qui vinse l’Europa League, la squadra era in un momento magico. Ora speriamo che sia un’altra partita. Giochiamo in casa, purtroppo non avremo un ritorno a Bergamo, speriamo di far valere il fattore interno".

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