Quando è arrivato il momento di parlare con i giornalisti dopo l'epica partita di Champions League con il Barcellona a San Siro, Davide Frattesi stava ancora cercando di riprendere fiato, ancora cercando di trovare le parole giuste.
"È semplicemente incredibile, non so cosa dire. Questa è la bellezza del calcio". Ed era proprio così.
Quella vittoria per 4-3 dell'Inter è stata davvero da sogno, uno spettacolo surreale in cui nulla aveva senso. Nemmeno Simone Inzaghi aveva idea di cosa stesse facendo Francesco Acerbi in attacco quando ha trasformato con freddezza in un cross di Denzel Dumfries al 93', portanto la sfida ai tempi supplementari.
Frattesi, dal canto suo, ha rischiato di non poter nemmeno scendere in campo ma, proprio come il suo capitano Lautaro Martinez, ha stretto i denti per giocare un ruolo fondamentale nella sfida: "Devo ringraziare i fisioterapisti, perché ieri avevo un problema all'addome e hanno fatto un lavoro incredibile per rimettermi in forma per questa partita".
Poi, quando ha segnato il goal che ha regalato la vittoria all'Inter, ha "quasi perso i sensi" durante i festeggiamenti sfrenati che sono seguiti: "Sono stato fortunato a finire la partita! Ma questa è stata la mia carriera, davvero. Non ho avuto un talento incredibile, ma sono l'ultimo a mollare e il primo a crederci, quindi questo è il premio per l'impegno e la dedizione".
In questo senso, Frattesi ha in qualche modo incarnato l'Inter, una squadra che non manca di calciatori di talento, ma che è comunque rinomata per la sua disciplina tattica e il suo affiatamento. È quindi incredibile che, due mesi dopo aver battuto il Barcellona nella più grande semifinale di Champions League mai giocata, non solo si riscopra divisa, ma anche in difficoltà...





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