Dall'Inter al Verona la musica non cambia: quando gioca titolare è tutto un altro Vlahovic

Vlahovic è stato schierato con una maglia da titolare per la seconda in stagione dopo la prova opaca contro l'Inter. E il copione, purtroppo per la Juventus, non si è discostato di molto rispetto a quanto visto all'Allianz Stadium durante il Derby d'Italia.

DV9, infatti, ha faticato e non poco a rendersi pericoloso e incisivo arrivando di fatto a calciare una sola volta nello specchio, ad inizio ripresa, quando - innescato da una scaltra rimessa laterale di Yildiz - ha provato a sorprendere Montipò con una conclusione mancina respinta però in angolo dal portiere veronese. Questo, di fatto, è stato il frame principale della sua partita.

La partita di Vlahovic ha deluso le aspettative e ha rappresentato un sensibile passo indietro rispetto al match col Borussia Dortmund.

Il numero 9 bianconero è stato infatti sostituito dopo appena 57 minuti di gioco. Poco meno di un'ora a certificare un tardo pomeriggio veronese sostanzialmente da dimenticare.

Da titolare, il minutaggio ha toccato quota 130 minuti, nel corso dei quali Dusan non ha messo a referto nessuna contribuzione. Un dato che, inevitabilmente, fa riflettere.

73 minuti contro l'Inter, prima di essere sostituito, e 57 contro il Verona prima di accomodarsi in panchina. In entrambi i casi senza mai graffiare.

Da subentrato, invece, Vlahovic ha sin qui dato il meglio di sé: quattro goal e un assist da subentrato, in un fazzoletto di 68 minuti. Goal al Parma, rete decisiva al Genoa e doppietta da urlo contro il Borussia Dortmund per propiziare la rimonta, oltre all'assist del definitivo 4-4.

Numeri impressionanti che invece fanno da contraltare al rendimento di Vlahovic quando viene chiamato a scendere in campo dal primo minuto.