Jérémy Doku ha sempre avuto il talento per fare cose straordinarie in campo, ma per anni gli era mancato il senso del momento e del modo in cui mettere in mostra la sua magia. Già a 15 anni era considerato un prodigio, ma è stato solo contro il Liverpool, la squadra che lo corteggiava prima dei suoi 16 anni, che Doku si è finalmente rivelato per ciò che molti credevano potesse diventare.
La sua prestazione scintillante nel 3-0 del Manchester City sui Reds è stata una di quelle rare esibizioni in cui un singolo giocatore domina completamente una partita di alto livello. Non un lampo isolato di genio, ma una sequenza continua di magie, dribbling e invenzioni capaci di creare panico ogni volta che toccava il pallone.
Una performance da incorniciare, paragonabile ai capolavori di Thierry Henry contro il Liverpool nel 2003-04, di David Silva nel 6-1 sullo United del 2011-12 o del leggendario Mark Viduka con il Leeds nel 2001.








