Martínez è da tempo un maestro nel "depistare", un allenatore capace di parlare sempre bene del proprio operato, anche dopo prestazioni deludenti. Non sorprende quindi che, nella conferenza stampa post-partita, abbia preferito concentrarsi sul coraggio di Ronaldo piuttosto che sull’incubo vissuto in campo – e sul ruolo avuto in esso.
Meno sorprendente ancora è stato il fatto che, nei quarti di finale contro la Francia, abbia insistito con il suo piano di gioco palesemente difettoso, affidando ancora una volta a Ronaldo il compito di guidare l’attacco. Ripetere sempre la stessa strategia non poteva che produrre gli stessi risultati: il Portogallo è stato eliminato ai rigori da una Francia poco incisiva, con il pluri Pallone d'Oro ancora una volta incapace di segnare.
Da quel momento, la scelta di proseguire con Martínez e Ronaldo è diventata oggetto di dibattito nazionale. Anche durante il positivo cammino della Seleccao nella Nations League 2024/25, circolavano voci secondo cui il neo-presidente della FPF, Pedro Proença, stava valutando di esonerare Martínez dopo le finali in Germania e sostituirlo con José Mourinho.
Ronaldo, inevitabilmente infastidito dalle continue speculazioni sullo spagnolo, colui che aveva prolungato di fatto la sua carriera con la Nazionale, ha commentato prima della finale di Nations League contro la Spagna: "Mettere in discussione qualcuno che ha un record spettacolare con il Portogallo mi confonde. C’è stata una certa mancanza di rispetto in questo senso. Parlare di altri allenatori non ha senso. Il nostro tecnico ha fatto un lavoro straordinario.
Anche quando vinci, c’è sempre questo dibattito, ma fa parte dei 'pappagalli' a casa che danno la loro opinione. Noi dobbiamo dire che siamo molto felici del lavoro dell’allenatore, perché arrivare con una nazionalità diversa, parlare la nostra lingua, cantare il nostro inno con la passione che vedo, è ciò che apprezzo di più. Il resto non conta affatto. I risultati sono molto positivi, indipendentemente dal fatto che si vinca o meno. Ci sarà sempre dibattito, ma per me non ha alcun senso".
Dopo aver difeso Martínez fuori dal campo, Ronaldo lo ha salvato anche in campo. Ha segnato il goal vittoria nella semifinale di Nations League contro la Germania e ha ripetuto l’impresa nella finale contro la Spagna, vinta poi ai rigori dal Portogallo. In sostanza, Martínez aveva messo a rischio il suo lavoro (e quel che restava della sua reputazione) su Ronaldo – e alla fine la scommessa ha pagato.