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Paolo VanoliGetty Images

Come giocherà la Fiorentina con Vanoli: confermata la difesa a tre, possibile attacco a due punte nel 3-5-2

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Dopo due mesi complicati, la Fiorentina ha deciso negli scorsi giorni di interrompere il rapporto con Stefano Pioli e voltare pagina: il nuovo allenatore è Paolo Vanoli, reduce dall'annata al Torino.

L’obiettivo è chiaro: cancellare quanto fatto finora, in un percorso che ha portato i viola all’ultimo posto solitario in Serie A dopo dieci giornate, e ritrovare la giusta direzione.

Il tempo per rimettersi in carreggiata non manca: la stagione è ancora lunga, ma servirà fin da subito una striscia di risultati positivi per riaccendere entusiasmo e fiducia nell'ambiente.

Ma come giocherà la nuova Fiorentina di Vanoli? Ecco come potrebbero schierarsi i viola, in campo con il 3-5-2 anche nella gara di Conference League persa in casa del Mainz giovedì, con il tecnico a interim Daniele Galloppa in panchina.

  • CONTINUITÀ CON LA DIFESA A TRE

    L’arrivo di Vanoli sulla panchina della Fiorentina non dovrebbe modificare l’impianto tattico difensivo della squadra.

    L’ex tecnico di Venezia e Torino, infatti, fa della difesa a tre la sua base di partenza, e a Firenze troverà le condizioni ideali per confermare il proprio credo calcistico.

    Resta però da capire quali saranno gli interpreti del reparto, visto che finora le prestazioni della retroguardia sono state altalenanti - e in alcuni casi deludenti - con la sola eccezione di De Gea, spesso decisivo nel limitare i danni.

    Pablo Marí potrebbe ottenere maggiore continuità, affiancato da Ranieri sul centrosinistra e da uno tra Comuzzo e Pongracic sul lato opposto.

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  • IL GIOCO SUGLI ESTERNI: L'IMPORTANZA DI DODO E GOSENS

    Il vero punto di forza del gioco di Vanoli risiede nel ruolo degli esterni.

    I due laterali, infatti, devono essere pronti al sacrificio e partecipare a un continuo “elastico” tattico che trasforma il 3-5-2 in un 5-3-2 in fase difensiva, garantendo però corsa, profondità e cross dalle fasce quando la squadra attacca.

    Nel sistema di Vanoli, gli esterni hanno anche il compito di inserirsi con tempismo nell’area di rigore sul cross proveniente dal lato opposto, diventando di fatto un terzo attaccante.

    A Firenze il tecnico troverà interpreti ideali per questo tipo di gioco: Dodo e Gosens, infatti, sembrano incarnare alla perfezione le caratteristiche richieste dal suo sistema. 

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  • GIOCHERÀ CON DUE O TRE PUNTE?

    Il principale punto interrogativo riguarda l’attacco.

    La Fiorentina dispone di un reparto ricco di qualità e soluzioni, con Kean, Gudmundsson, Dzeko e Piccoli che, pur non avendo ancora espresso tutto il loro potenziale, garantiscono varietà e duttilità tattica.

    In linea teorica, Vanoli potrebbe optare per un modulo a due punte, con Kean punto fermo dell’attacco e gli altri tre a contendersi la maglia da titolare al suo fianco. In alternativa, Gudmundsson potrebbe essere arretrato in una posizione più ibrida, a metà tra mezz’ala offensiva e trequartista, in un 3-4-1-2 pensato per sfruttare al meglio i numerosi cross provenienti dalle corsie laterali.

  • LA FORMAZIONE TIPO DELLA FIORENTINA

    La nuova Fiorentina di Vanoli potrebbe dunque partire da una base tattica fondata sul 3-5-2, con la possibilità di evolversi in corso d’opera sacrificando un centrocampista per inserire un elemento più offensivo.

    A centrocampo, Sohm potrebbe garantire fisicità e inserimenti in area, mentre Mandragora potrebbe rendersi pericoloso con conclusioni dalla distanza. Il compito di dare i tempi di gioco spetterebbe invece a uno tra Nicolussi Caviglia e Fagioli, entrambi abili nel palleggio e nella gestione del possesso.

    In attacco, come detto, Kean rappresenta la certezza. Al suo fianco Gudmundsson sembra al momento in vantaggio, ma Piccoli potrebbe ritagliarsi spazio nelle rotazioni, con Dzeko destinato a un impiego più mirato - nei finali di gara o nelle partite di Conference League.

    FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pablo Mari, Ranieri; Dodo, Sohm, Nicolussi Caviglia, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson.

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