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Spalletti Cremonese JuventusGetty Images

Com'è andata la prima Juventus di Spalletti: dall'esperimento Koopmeiners difensore alla coppia Openda-Vlahovic, tutte le indicazioni dell'esordio

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C’era grande attesa per l’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus e il responso finale è decisamente positivo.

Ci vorrà tempo per vedere un’impronta più chiara del suo gioco, ma i bianconeri sono apparsi più concentrati e determinati rispetto alle settimane precedenti, confermando quanto di buono mostrato contro l’Udinese.

L’ex ct della Nazionale ha inoltre trasmesso subito una prima indicazione importante, schierando Teun Koopmeiners nei tre di difesa al posto di Daniele Rugani, scelta che si è rivelata efficace nel complesso.

  • Teun Koopmeiners JuventusGetty Images

    KOOPMEINERS DA TERZO DI DIFESA: ORDINATO E PULITO IN USCITA

    Prima in panchina e subito una sorpresa nella formazione titolare: Koopmeiners schierato come braccetto mancino nei tre di difesa.

    Un’idea solo accennata durante la presentazione con la Juventus, ma subito messa in pratica all’esordio contro la Cremonese.

    La risposta è stata positiva: non una prestazione da applausi, anche perché dalla sua parte non sono mai nate vere minacce, ma una prova ordinata e precisa che ha aggiunto qualità al giro palla bianconero.

    Non è detto che questa soluzione diventi stabile nel tempo, ma le prime indicazioni sono senz’altro incoraggianti.

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  • Khephren Thuram JuventusGetty Images

    LOCATELLI DENTRO AL GIOCO, THURAM E MCKENNIE A DARE DINAMICITÀ

    Nel centrocampo a tre, Locatelli ha agito come sempre da regista, ma si è fatto notare anche in zona gol con conclusioni dalla distanza: un palo, fermato in parte dalla grande parata di Audero, e un tiro leggermente alto sulla traversa.

    Thuram ha garantito la solita corsa e quantità, muovendosi su tutto il fronte nonostante non fosse al massimo della condizione fisica.

    McKennie, invece, ha avuto libertà di movimento da mezz’ala destra fino al ruolo di terzo attaccante, per aumentare la presenza in area sui cross dalle fasce.

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  • Andrea Cambiaso JuventusGetty Images

    L'IMPORTANZA DEGLI ESTERNI: KOSTIC E CAMBIASO TORNANO DECISIVI

    Nella Juventus, almeno per ora, il ruolo degli esterni è tornato centrale.

    Con Cambiaso spostato nuovamente sulla destra - come già accadeva con Spalletti in Nazionale quando sulla sinistra agiva Dimarco - e Kostic sull’altro lato, i bianconeri hanno saputo allargare il campo, creando spazi preziosi al centro.

    Non a caso, le reti decisive sono arrivate proprio dai loro piedi: mentre uno dei due spingeva palla al piede sulla propria corsia, l’altro si accentrava per farsi trovare pronto in area.

    Le cose cambieranno probabilmente quando Spalletti potrà contare di nuovo su Yildiz, ma le risposte sono state incoraggianti: questo 3-5-2 ha esaltato le qualità e l’equilibrio della squadra.

  • Dusan Vlahovic JuventusGetty Images

    OPENDA PARTE BENE MA SI SPEGNE, A VLAHOVIC MANCA SOLO IL GOAL

    Per Openda un avvio di gara sprint, che lasciava presagire la sua prima grande prestazione con la maglia della Juventus.

    Nella ripresa, però, qualcosa si è inceppato: il belga è progressivamente calato fino alla sostituzione, complice anche la gestione sbagliata di un contropiede sull’1-0 che avrebbe potuto chiudere la partita.

    Discorso opposto per Vlahovic. Spesso criticato quando non trova il goal, questa volta ha mostrato tutto il repertorio di un attaccante di alto livello: grande voglia di lottare, duelli fisici costanti con Baschirotto, palloni difesi e azioni create per far salire la squadra.

    Se c’erano dubbi su chi sarà la punta di riferimento per Spalletti, dopo la gara contro la Cremonese sembrano dissolti. È mancato solo il goal, ma il tecnico toscano ha apprezzato la prestazione. Ora spetta al serbo dare continuità per confermarsi leader dell’attacco bianconero.

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