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Come giocherà il Napoli con Calzona: modulo, formazione e titolari

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Garcia, Mazzarri, ora Francesco Calzona.

In casa Napoli il film post-Scudetto regala un nuovo colpo di scena, col terzo cambio allenatore in una stagione dai contorni tanto inattesi quanto caotici.

Calzona vuol dire provare a rimettere sui binari tecnico-tattici una squadra frastornata da ribaltoni e trend negativi, facendo del 4-3-3 il dogma su cui poggiarsi per salvare un 2023/2024 fin qui - tra scelte e rendimento - fallimentare.

Il ct della Slovacchia, che ricoprirà il doppio incarico tra Nazionale e traghettatore azzurro, si appresta a far leva su ideali che dalle parti di Fuorigrotta hanno convinto e fatto sognare, ossia quelli del suo mentore Maurizio Sarri.

Sì: il Napoli di Calzona, perlomeno sulla carta, sarà di impronta Sarrista. Un calcio dinamico basato sulla ricerca della vittoria attraverso l'estetica - come avvenuto nel triennio in cui l'attuale tecnico della Lazio è rimasto ai piedi del Vesuvio -condito da reminiscenze Spallettiane, alimentato dalle esperienze da vice di Mau e nello staff di Big Luciano.

Come giocherà il Napoli di Calzona? Modulo, formazione e titolari.

  • IL MODULO DEL NAPOLI CON CALZONA

    Il Napoli di Calzona, come anticipato, sarà imperniato sul 4-3-3: reparti corti, palla a terra, fraseggio, copertura degli spazi e niente lanci lunghi, con una profondità da trovare attraverso le geometrie.

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  • "MOVIMENTO, POCHI TOCCHI E QUALITÀ"

    "Un'azione costruita con criterio, cercando di mettere in difficoltà l’avversario, sfruttandone i punti deboli, arrivando alla conclusione in porta nel minor tempo possibile. Per me il bel calcio è questo qui- ha spiegato Calzona a dicembre in un'intervista a 'Il Foglio' - Cercare di tenere la palla, verticalizzare appena è possibile, fare un calcio di movimento, possibilmente a pochi tocchi, con la palla che si muove velocemente, lasciando magari negli ultimi trenta metri spazio alla qualità e alla fantasia dei singoli".

    "Quando un mio difensore tira una pallonata senza motivo in avanti, per me è una sconfitta, non riesco a sopportare una cosa del genere: può succedere solo se sei costretto dall’avversario".

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  • "L'ESTETICA CONTA, IL CALCIO È SPETTACOLO"

    "L'estetica conta. In primis perché le partite che non sono belle io le guardo malvolentieri in tv e allo stadio, mi distraggo subito. C'è gente che paga il biglietto per vedere 90 minuti, non due goal arrivati da episodi".

    "Per me il calcio è spettacolo, bisogna far di tutto per far divertire il pubblico. Io provo ad allenare le mie squadre per fare un buon calcio, a volte non ci riesco anche per merito degli avversari che ti portano a fare un calcio che non è tuo".

  • CALZONA AL NAPOLI: I TITOLARI

    Difficile che il Napoli di Calzona, nei titolari, possa discostarsi molto da quello varato in questa stagione.

    Gollini offre maggiori soluzioni - ad esempio nell'avvio dell'azione - rispetto a Meret, con caratteristiche 'istrioniche' più alla Pepe Reina per intenderci (fedelissimo di Sarri), aprendo un potenziale dibattito su chi sarà il custode dei pali.

    La tecnica di Mario Rui dovrebbe garantirgli una maglia a sinistra in difesa, con capitan Di Lorenzo inamovibile a destra. Accanto a Rrahmani, il centrale della rosa coi piedi più educati tra Juan Jesus, Natan ed Ostigard risulta l'ex Inter e Roma, che dovrebbe conservare il posto conquistato stabilmente durante la gestione Mazzarri.

    Ulteriore libertà di inserimento e movimento ad Anguissa, Lobotka è il 'cervello' al quale Calzona affida i tempi di gioco già nella Slovacchia e dunque non si discute, mentre nel ruolo di mezzala sinistra la filosofia del nuovo allenatore azzurro porta a pensare che Zielinski sia l'uomo giusto, ma c'è da fare i conti con gli scenari a tinte nerazzurre che hanno portato il polacco ai margini del progetto Napoli. L'alternativa si chiama Traorè, meno palleggiatore ma più dinamico e dotato comunque di piedi buoni.

    Infine l'attacco, dove il tridente Politano-Osimhen-Kvaratskhelia con l'arrivo in panchina di Calzona non pare possa subire alcuna rivoluzione. Piuttosto, nelle gerarchie offensive, le doti tecniche di un Raspadori 'in stile Mertens' potrebbero consentirgli di scavalcare nuovamente Simeone, così come Lindstrom spera di ottenere maggiore minutaggio.

    E Ngonge? L'ex Verona, sempre incisivo quando chiamato in causa, punta a scalare gradualmente l'indice di preferenza nell'ottica di un ingresso tra i titolari sulla corsia destra avanzata.

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  • LA POSSIBILE FORMAZIONE DEL NAPOLI DI CALZONA

    NAPOLI (4-3-3): Meret/Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski/Traorè; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. All. Calzona.