"Per me, al momento e guardando la Premier League, siamo la squadra peggiore da quando sono arrivato in termini di risultati. Questa è la mia idea. Alla fine della stagione, potremmo essere la peggior squadra nella storia della Premier League con un titolo europeo - ha ammesso Ruben Amorim alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro l'Athletic Club - Quindi non cambia nulla. Sento ancora che questa stagione è stata la peggiore negli ultimi 50 anni."
Quella di Amorim è un atto di onestà quasi scioccante, nonché un'ammissione delle difficoltà con le quali ha dovuto fare i conti nei suoi primi sette mesi sulla panchina dei Red Devils. Non c'è stato il solito effetto positivo garantito dell'arrivo di un nuovo allenatore dopo ha sostituito Erik ten Hag a novembre; in molti potrebbero anzi asserire che il Manchester United è ulteriormente peggiorato sotto la sua guida, e a confermarlo ci sarebbe lo sconcertante 15º posto nella classifica di Premier League.
Ma nessuna colpa dovrebbe essere imputata a Amorim. L'ex allenatore dello Sporting non è semplicemente riuscito a compiere quel miracolo che sarebbe stato necessario per far invertire la rotta ad uno degli United più deboli di sempre. I risultati non sono stati la prima preoccupazione di Amorim, ma piuttosto si è impegnato ad inculcare il suo sistema 3-4-3 nelle menti di ogni singola persona all'interno dello spogliatoio per creare le basi di una rinascita nella prossima stagione.
Ovviamente, diversi giocatori non faranno parte del suo progetto. Amorim ha avuto abbastanza tempo per valutare chi è adatto a lungo termine e chi no, e quelli che rientrano nella seconda categoria saranno destinati a salutare la prossima estate. La campagna acquisti, quindi, sarà vitale per i Red Devils se vorrano riprendersi rapidamente da questa disastrosa stagione.
Bryan Mbeumo, la sottovalutata stella del Brentford, potrebbe potenzialmente essere la risposta del Manchester United a Mohamed Salah...



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