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Billing Napoli MidtjyllandGetty Images

Billing sfida la Roma e ritrova l'Italia: dalla zampata decisiva in Napoli-Inter al Midtjylland, come sta andando

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Philip Billing, a ben vedere, potrebbe anche essere considerato una delle non poche meteore arrivate dall'estero che nel corso degli ultimi anni hanno affollato la Serie A. Ma in realtà sarebbe riduttivo definirlo così. È stato una meteora sui generis, al massimo.

Billing è quel Billing. Quello di Napoli-Inter. E oggi gioca in Danimarca, ovvero la sua patria. Dalla scorsa estate indossa la maglia del Midtjylland e questa sera, per la prima volta da quando ha lasciato i partenopei, calcherà un suolo italiano: quello dell'Olimpico, contro la Roma, nella quinta giornata del girone di Europa League.

Non sarà la stessa cosa, ovviamente: il contesto sarà ben diverso da quello dello scorso 1° marzo, il tardo pomeriggio della sfida Scudetto tra Napoli e Inter. Quella che - ma allora non si poteva sapere - sarebbe diventata una sorta di sliding door per l'esito finale del campionato 2024/2025.

  • Billing Napoli InterGetty Images

    IL NAPOLI-INTER DI BILLING

    Il Napoli-Inter di inizio marzo è e sarà ricordato per l'eternità come il Napoli-Inter di Billing. Perché proprio lui, l'uomo probabilmente meno atteso di tutti, ha regalato alla formazione di Antonio Conte un pareggio che a un certo punto sembrava essere più che altro un miraggio.

    Dimarco aveva portato in vantaggio l'Inter nel primo tempo, trasformando splendidamente un calcio di punizione. Ma nella ripresa il Napoli aveva dato vita a un assedio costante, clamoroso e sfortunato sbattendo contro le mani e il corpo di Josep Martinez, presente tra i pali nerazzurri in quell'occasione al posto dell'infortunato Sommer.

    All'87' Martinez avrebbe salvato di piede pure una zampata ravvicinata dello stesso Billing, pescato in area da Lobotka, venendo infine battuto proprio dal danese con un secondo tap in a porta sguarnita. Goal meritatissimo, 1-1 finale, stadio Maradona in estasi così come Philip, quasi incredulo nella propria esultanza.

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  • SLIDING DOOR

    Se è vero che la lotta Scudetto si è decisa a maggio, è altrettanto palese come il guizzo vincente di Billing abbia rappresentato uno dei momenti in assoluto più importanti dello scorso campionato. E per capirlo basta ricordare il momento di forma che Napoli e Inter stavano vivendo all'epoca.

    La squadra di Conte era reduce da diverse battute d'arresto: prima dell'Inter si era fatta raggiungere dall'Udinese, dalla Roma, dalla Lazio, e aveva perso a Como. Quella di Inzaghi, al contrario, aveva vinto due delle precedenti tre partite finendo per superare proprio i rivali al primo posto.

    Cosa sarebbe accaduto se Billing non avesse segnato il goal del pareggio? L'Inter sarebbe volata a +4 dal Napoli. Con diverse partite ancora da disputare, vero, ma anche con il morale completamente dalla propria parte. Per gli azzurri sarebbe stata una botta difficilissima da digerire, un contraccolpo forse determinante nella lotta per il primato.

    Al contrario, al 90' di Napoli-Inter la classifica era questa: 58 punti per i nerazzurri e 57 per gli azzurri, oltre ai 55 di un'Atalanta in piena corsa prima di mollare nelle settimane successive. L'Inter avrebbe poi allungato a +3 a metà marzo, buttandosi via nel celebre doppio 0-1 contro Bologna e Roma di aprile. Fino all'epilogo del 23 maggio.

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  • ORA IL MIDTJYLLAND

    Billing, in sostanza, ha scritto un pezzettino di storia recente del Napoli. Il suo nome rimarrà impresso per sempre nella vita della società partenopea proprio per questo motivo. Anche se le presenze alla fine sono state pochissime: appena una decina di cui una sola da titolare, ovvero a Como, la settimana prima di Napoli-Inter.

    Anche per questo l'eroe del 1° marzo non è rimasto in azzurro. Il Napoli lo aveva prelevato durante il mercato invernale dal Bournemouth per aggiungere un elemento al proprio centrocampo, ma non a titolo definitivo: in prestito con diritto di riscatto. 10 milioni avrebbe dovuto sborsare nelle casse degli inglesi per tenerlo in rosa: non l'ha fatto. E Billing non è rimasto nemmeno in Premier League: ha deciso di tornare in patria.

    Al Midtjylland, diversamente da quanto accadeva in Serie A, Billing è un titolare inamovibile: fin qui le ha giocate tutte, sia in campionato che in Europa League, e sempre da titolare. Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre ha messo a segno la sua unica rete e collezionato il suo unico assist. Ma non sono queste le sue mansioni.

    Billing è però reduce da un'espulsione rimediata domenica in casa del Sonderjyske, per aver rifilato una manata a un avversario. Alla fine il Midtjylland, ridotto in 10 uomini, ha perso 2-1 al 10' di recupero. Il club ha provato a fare ricorso, puntando sulla trattenuta prolungata che l'ex napoletano ha subito prima di reagire, ma senza successo.

  • erlic bolognaGetty Images

    IN ROSA ANCHE ERLIC E DANI SILVA

    Billing non è l'unico fresco ex Serie A a comparire nella rosa del Midtjylland. I danesi, ad esempio, possono contare in difesa sull'ex Spezia, Sassuolo e Bologna Martin Erlic: fino a questo momento il croato ha alternato diverse presenze da titolare ad altrettante panchine. In Europa League ha sempre giocato dall'inizio dal momento del proprio arrivo.

    In mezzo al campo c'è invece Dani Silva, ex Verona, lui sì una vera meteora del nostro campionato: il portoghese è partito bene al Midtjylland, poi ha perso il posto nonostante abbia collezionato tre assist. Ultimamente sta scaldando solo la panchina. In Europa League lo ha fatto sempre fin qui: non ha ancora debuttato.

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  • OCCHIO A FRANCULINO

    Ma il gioiello vero è Franculino Djú, nome che a chi mastica le vicende del calciomercato qualcosa suggerisce: negli ultimi mesi il suo nome è stato accostato al Milan ma anche alla Roma, ovvero la squadra contro cui giocherà questa sera.

    21 anni compiuti a giugno, Franculino è un attaccante della Guinea-Bissau e segna parecchio: in campionato è già a quota 14 in 15 presenze, mentre sono 3 le reti collezionate nelle 4 partite disputate dal Midtjylland nel girone di Europa League prima di quella dell'Olimpico.

    A proposito di Europa League: proprio i danesi sono l'unica squadra a punteggio pieno, dopo aver battuto una dopo l'altra il Nottingham Forest, lo Sturm Graz, il Maccabi Tel Aviv e il Celtic. Franculino si è rivelato importantissimo in questo senso. Ma anche Billing. Ognuno a modo suo.