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Jashari AusilioGetty

"Sono stato rimproverato per Jashari": Ausilio tra mercato Inter, Kvaratskhelia e rimpianti

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Non solo presente, ma anche tanto passato nell'intervista di Piero Ausilio a La Gazzetta dello Sport: un viaggio nel mondo del dirigente dell'Inter, tra rimpianti e aneddoti.

"L'errore che ho commesso? Kavarstkhelia", ma non solo: in un lungo racconto, Ausilio ha svelato alcuni retroscena del suo lavoro.

E una piccola parentesi riguarda anche un momento difficile dell'Inter, risolto da un'operazione che ha messo al sicuro i nerazzurri.

  • KVARATSKHELIA, IL RIMPIANTO DI AUSILIO

    Sì, ammettere i propri errori non è da tutti: Ausilio, a La Gazzetta dello Sport, ha parlato proprio dell'ex giocatore del Napoli, oggi al PSG.

    "Ma non ho sbagliato solo io, lo hanno offerto a tanti grandi club in Italia. Solo che noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4-3-3, per questo non lo abbiamo preso. Sono abituato a costruire le squadre rispettando le idee dell’allenatore".

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  • "FATICAVAMO A PAGARE GLI STIPENDI", L'AFFARE PIÙ DIFFICILE DI AUSILIO

    C'è stato, però, un affare molto complesso che ha praticamente cambiato il destino dell'Inter.

    "Mercato invernale, vendo un giocatore all’estero e respiro: il periodo per la società era durissimo, faticavamo a pagare gli stipendi, quell’operazione ci avrebbe messo al sicuro. Quando stiamo per firmare mi chiama un notissimo avvocato divorzista: non può far partire il calciatore, la moglie vuole la separazione, abbiamo chiesto il ritiro del passaporto. Ero quasi disperato: e ora come ne veniamo fuori?, mi sono chiesto. Li ho chiusi in una stanza finché non hanno sistemato tutto: accordo per il divorzio e cessione del giocatore. Non so se sia stata l’operazione più difficile che ho chiuso, ma forse è stata la più importante".

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  • "MIO FIGLIO MI HA RIMPROVERATO PER JASHARI"

    Poi un aneddoto simpatico: perché il calcio per Ausilio è una questione familiare.

    "Mio figlio Niccolò ha smesso presto di giocare ma ha passione: vede mille partite, studia i giocatori. Quando Jashari è andato al Milan mi ha rimproverato. Mi ha detto: te l’ho consigliato quando era al Lucerna, te lo sei fatto scappare. E’ vero, me lo aveva segnalato, ma gli ho risposto: mica li possiamo prendere tutti noi quelli bravi".