Carlo Ancelotti era stato chiaro: il Mondiale per Club non contava. Non lo interessava, e aveva assicurato che il Real Madrid non lo avrebbe preso sul serio. Addirittura, la squadra avrebbe potuto rifiutare la partecipazione al torneo.
"La FIFA si dimentica che giocatori e club non prenderanno parte al nuovo Mondiale per Club. Una singola partita del Real Madrid vale 20 milioni di euro, e loro vogliono darci quella cifra per l’intero torneo. No, grazie. Come noi, anche altri club rifiuteranno l’invito", aveva dichiarato l’allora tecnico dei Blancos nel giugno 2024.
Ma nel giro di 24 ore, Ancelotti e il club hanno cambiato radicalmente posizione. Improvvisamente, il Mondiale per Club era diventato un obiettivo concreto. Il tecnico ha parlato di frasi estrapolate dal contesto, mentre il Real ha pubblicato una nota ufficiale: «Il nostro club parteciperà, come previsto, a questa competizione ufficiale che affrontiamo con orgoglio e con il massimo entusiasmo, per far sognare ancora una volta i milioni di tifosi madridisti in tutto il mondo».
Da allora, il Real ha iniziato a prepararsi con determinazione per il torneo negli Stati Uniti. E nelle ultime settimane, l’ossessione per diventare campioni del mondo si è fatta ancora più forte. Dopo il flop in Liga e Champions, la società ha spostato ogni energia sul grande obiettivo estivo: rifondare e rinforzare la squadra per vincere. E con l’arrivo di nomi pesanti – tra giocatori e staff tecnico – i Blancos hanno mandato un messaggio chiaro: vogliono portare a casa il trofeo.
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