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Juventus Stadium viewJuventus FC

Juventus-Napoli, che caos! Il Napoli non parte, la Juve si presenterà... vincerà a tavolino?

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Sapevamo che il campionato 2020-2021 sarebbe stato quantomeno anomalo. Immaginare però un cortocircuito quasi assoluto già alla terza giornata non era affatto semplice. E invece eccolo qui.

Ma andiamo con ordine. Perché Juventus-Napoli è diventata teatro di polemiche e colpi di scena?

Tutto inizia nello scorso weekend quando il Genoa annuncia la positività di Mattia Perin e poi quella di Lasse Schone alla vigilia della sfida sul campo del Napoli. I due giocatori non prendono parte alla trasferta e al match del San Paolo, vinto per 6-0 dagli azzurri guidati da Gattuso.

Qualche giorno dopo, però, in casa Genoa esplode un vero e proprio focolaio: prima l'annuncio di altri dodici positivi nella giornata di mercoledì, ai quali si sono uniti poi Zajc e Brlek nella giornata di venerdì e infine, sabato, anche Criscito, Biraschi e il neoacquisto Males

Nel frattempo, sempre nella giornata di venerdì, la Lega aveva ufficializzato l'adesione alle norme Uefa che prevedono, in sintesi, il rinvio della gara quando una squadra ha a disposizione meno di 13 giocatori non contagiati dal coronavirus (tra i quali almeno un portiere) ed inoltre la possibilità per i club di chiedere - una sola volta nel corso della stagione - il rinvio della gara in presenza di 10 giocatori contagiati in organico. [Disponibile qui il comunicato integrale]

E cosa c'entra Juventus-Napoli, allora? Presto detto. Gli azzurri, proprio ultimi avversari del Genoa nello scorso weekend, sono stati sottoposti a una massiccia serie di tamponi, al fine di scongiurare la presenza di un focolaio altrettanto nutrito. E, almeno per ora, l'esito dei tamponi ha consegnato due casi di positività (prima quello Zielinski, poi quello di Elmas) ma scongiurato - ribadiamo il "per ora" - l'esistenza di un focolaio paragonabile a quello verificatosi in casa Genoa.

Tutto a posto, quindi? A termini di regolamento sembrerebbe di sì, tutti gli indizi lasciano pensare che si potrà giocare. E invece no. Da fonti non ufficiali rimbalza la notizia che la ASL campana decide di vietare al Napoli di lasciare la regione per recarsi a Torino e, a ragion di norme, tanto basta al Napoli per chiedere il rinvio. Nella normativa, infatti, è presente un passaggio che recita"fatti salvi i provvedimenti delle Autorità statali o locali nonché della Federazione Italiana Gioco Calcio". 

Di conseguenza, stando a questo, il Napoli sarebbe legittimato a chiedere il rinvio. Probabile. Tutto finito? Niente affatto. "La ASL è un'autorità sufficiente?", si chiede qualcuno. "Ma la ASL ha comunicato ufficialmente questo provvedimento?". Non proprio.

La Juventus non ci sta e, poco dopo, dirama un comunicato ufficiale inaspettato e che non lascia spazio a repliche: 

"Juventus Football Club comunica che la Prima Squadra scenderà in campo per la gara Juventus – Napoli domani alle 20.45, come previsto dal calendario della Lega di Serie A".

Insomma, ad oggi, la Juventus scenderà in campo allo Stadium e attenderà il Napoli che - almeno stando a ciò che è noto nel momento in cui scriviamo - non si presenterà. Tesi avvalorata anche dalle parole del legale Mattia Grassaniche, di fatto, ha posto davanti a tutto - anche al comunicato della Lega stessa - la decisione presa dall'autorità sanitaria locale.

Col passare delle ore, però  - secondo quanto riportato dall'Ansa -  è parso sempre più improbabile che l'ASL potesse arrogarsi il diritto di esplicitare il divieto di trasferta per il Napoli. E dunque gli azzurri rischiano seriamente il 3-0 a tavolino se decidessero di disertare lo Stadium.

La Lega ha infatti comunicato ufficialmente chel'orario della partita è confermato: le 20.45 di domenica 4 ottobre.In sostanza, niente rinvio. Se il Napoli non si presenterà in campo, dunque, sarà la FIGC l'ente deputato a decidere se omologare la vittoria a tavolino in favore della Juventus.

Non è da escludere nemmeno che il Napoli domattina parta alla volta di Torino per scendere regolarmente in campo contro i bianconeri.

Ciò che è certo è che la tanto agognata "unità di intenti" nella Lega non c'è e se non saranno prese decisioni chiare, il campionato di Serie A 2020-2021 rischia di diventare un teatrino poco edificante.

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