Pubblicità
Pubblicità
Bologna Europa HDGOAL

Il Bologna torna in Europa dopo 22 anni: le ultime partecipazioni degli emiliani alle Coppe europee

Pubblicità

Grazie ad una stagione sorprendente, che la vede fra le protagoniste assolute del campionato di Serie A 2023/2024, il Bologna di Thiago Motta è tornato matematicamente nelle Coppe Europee22 anni dopo l'ultima volta.

Ma come sono andate le partecipazioni più recenti dei felsinei alle competizioni Uefa? Ricordiamo insieme le ultime tre apparizioni dei rossoblù nelle competizioni Uefa.

  • AD UN PASSO DALL'IMPRESA: SEMIFINALISTA DI COPPA UEFA NEL 1998/99

    Dopo aver vinto in estate la Coppa Intertoto, il Bologna di Carlo Mazzone accede alla Coppa Uefa 1998/99, torneo che la vedrà fra le grandi protagoniste. Il calciomercato vede l'addio di Roberto Baggio ma porta all'ombra delle Due Torri il bomber Beppe Signori, che arriva in prestito con diritto di riscatto dalla Sampdoria, e il giovane brasiliano Eriberto (che solo in seguito rivelerà di chiamarsi in realtà Luciano e di essere di 4 anni più grande) a titolo definitivo dal Palmeiras.

    Arrivano anche il gigante svedese Klas Ingesson a centrocampo dal Bari a titolo definitivo e i difensori Giovanni Bia, Nicola Boselli e Alessandro Rinaldi, oltre al portiere Marco Roccati dall'Empoli e alla scommessa francese Christophe Sanchez dal Montpellier. I pilastri della squadra sono il portiere Antonioli, l'esperto regista Marocchi e il gigante svedese Kennet Andersson.

    L'avventura rossoblù in quella che all'epoca era la terza competizione europea dopo la Champions League e la Coppa delle Coppe parte il 15 settembre 1998. I rossoblù sono opposti nei Trentaduesimi di finale ai portoghesi dello Sporting CP. Le reti di Nervo nel primo tempo e di Eriberto (Luciano), con un micidiale contropiede all'89', con i lusitani tutti sbilanciati in attacco, consentono ai rossoblù di espugnare per 0-2 lo Stadio José Alvalade.

    Nel match di ritorno al Dall'Ara, il 29 settembre, i felsinei fanno il bis, imponendosi 2-1: dopo il vantaggio ospite con Leandro al 65', Nervo (al 78' su assist di Eriberto) e Signori (all'89' su rigore concesso per atterramento dello stesso attaccante) la ribaltano e regalano la qualificazione alla squadra di Mazzone.

    Nei sedicesimi di finale l'avversario sono i cechi dello Slavia Praga.L'andata si disputa al Dall'Ara il 20 ottobre 1998 e i rossoblù vincono 2-1. Su verticalizzazione di Marocchi, Signori apre le danze al 51' con una spettacolare deviazione vincente che sorprende il portiere avversario sul primo palo. Lo Slavia trova però l'1-1 con Dostalek al 68'. A decidere la sfida è allora l'incornata vincente di Ingesson all'85', su assist al volo di Nervo dalla sinistra.

    Tutto però può ancora succedere nel ritorno a Praga il 3 novembre allo Stadio Eden. I padroni di casa spingono alla ricerca del goal qualificazione, la difesa del Bologna resiste e nel finale arriva la doppia zampata che dà ai rossoblù il passaggio agli ottavi di finale. Al 79' Signori, servito in verticale da Ingesson, la tocca di esterno sinistro e batte il portiere in uscita insaccando all'angolino basso. Poi è Massimiliano Cappioli, uomo legatissimo a Mazzone, a chiudere i giochi all'85' con una girata sotto la traversa dal limite dell'area.

    In panchina esplode la gioia e il bordocampista 'Rai', Fabrizio Failla, mette il microfono sotto la bocca di Carlo Mazzone ancora prima del fischio finale. Il tecnico romano esulta e fa una dedica particolare, ricordando l'eliminazione beffa patita qualche anno prima con la Roma ad opera dello Slavia.

    "Questa vittoria - afferma l'allenatore romano - è per i tifosi del Bologna e per quelli della Roma che allo Slavia Praga legano uno dei loro ricordi più tristi".

    Intanto il suo Bologna avanza agli ottavi di finale, dove è opposto agli spagnoli del Betis, guidati da Javier Clemente, che sfoggiano l'acquisto plurimiliardario Denilson, autentico spauracchio alla vigilia, e il nigeriano Finidi. Ma il campo dimostrerà tutta la forza dei rossoblù, che nel match di andata, giocato al Dall'Ara il 24 novembre, rifilano un poker spettacolare agli andalusi.

    La gara è forse la più bella di sempre giocata dai rossoblù in Europa nella loro storia. Al 25' il vantaggio è firmato da Fontolan, che riceve lo scarico di Kolyvanov e non lascia scampo al portiere, con la palla che tocca il palo interno e si infila in rete. Il raddoppio al 52': giocata di Eriberto (Luciano), Kennet Andersson prolunga di testa e sul secondo palo il russo trova la deviazione vincente.

    Dopo la traversa clamorosa dello scatenato Kolyvanov, il brasiliano Eriberto (Luciano) arriva di gran carriera e con un potente destro all'incrocio firma il 3-0 rossoblù. Gli andalusi sono annichiliti, ma trovano la forza di trovare il gol del 3-1 con Benjamin, prima che Fontolan sigli la doppietta personale e il poker al 74' con una rasoiata da fuori area su assist ancora di Kolyvanov.

    Nella partita di ritorno dell'8 novembre a Siviglia nella cornice dello Stadio Benito Villamarin la sconfitta di misura per 1-0 determinata da un goal di Oli nei minuti iniziali è del tutto indolore, e la squadra di Mazzone può festeggiare l'accesso ai quarti di finale.

    L'asticella si alza ulteriormente e i felsinei devono vedersela stavolta con i francesi dell'Olympique Lione, guidati da Guy Lacombe. In rosa ci sono giocatori come il portiere Coupet, il futuro interista Jeremie Brechet e il futuro milanista Vikash Dhorasoo. Ma i rossoblù hanno fame d'impresa e si capisce già nella sfida di andata al Dall'Ara il 2 marzo 1999.

    I rossoblù si impongono 3-0 e indirizzano la qualificazione alle semifinali. Al 9' Signori la sblocca trovando la girata vincente al volo da posizione defilata su cross dalla destra di Binotto: il pallone rimbalza sul palo più lontano e si infila alle spalle del portiere francese. Il bomber trova la doppietta personale al 50': Nervo serve all'indietro Signori che di sinistro la mette all'angolino basso sulla destra. A calare il tris è Binotto, che al 55' scambia in velocità con Signori e dalla destra dell'area batte per la terza volta Coupet.

    Il risultato è molto positivo, ma Mazzone sa bene che due settimane dopo, il 16 marzo, al ritorno in Francia, allo Stadio Municipal de Gerland sarà un'altra partita. Il Lione parte forte, trovando due goal nel primo tempo con Caveglia e Job, ma la rimonta resta a metà, e non va oltre il 2-0. Al fischio finale il tecnico romano e i suoi giocatori possono così festeggiare per la storica qualificazione in semifinale di Coppa Uefa partendo dall'Intertoto.

    Sotto le Due Torri si inizia a sognare in grande. Per il trofeo i rossoblù devono giocarsela con altre tre squadre: c'è un'altra italiana, il Parma di Malesani, e ci sono i francesi dell'Olympique Marsiglia e gli spagnoli dell'Atletico Madrid. L'urna assegna ai rossoblù un'altra francese, l'OM di Rolland Courbis, che poggia la sua forza sulla solidità difensiva, potendo contare su un pacchetto arretrato che vede schierati Gallas, Blanc e Domoraud. La stella è Robert Pires, e in avanti c'è anche l'italiano Fabrizio Ravanelli. Il Bologna ha però il vantaggio del match di ritorno in casa.

    La sfida di andata si gioca al Velodrome il 6 aprile. Gli emiliani interpretano la gara con personalità, dominando nel gioco per più di un'ora, ma 'il muro' difensivo dell'OM regge. Lo 0-0 finale rinvia i discorsi sulla qualificazione al match di ritorno al Dall'Ara, in programma il 20 aprile. Davanti ad oltre 35.600 spettatori, i rossoblù saranno estromessi soltanto dalla sfortuna e dalla regola, allora vigente, del valore doppio dei goal segnati in trasferta.

    Al 18' la partita sembra andare per il verso giusto, quando Paramatti scarica in porta un potente destro, trovando l'1-0. I francesi la buttano sull'agonismo e sull'ostruzionismo con falli e polemiche dopo ogni contatto. Il Bologna perde un po' di lucidità, fallisce il raddoppio in 2-3 occasioni e viene punito in zona Cesarini.

    Ravanelli sfugge ai difensori rossoblù e finisce giù nell'uno contro uno con Antonioli.Per l'arbitro, il tedesco Merk, è rigore, fra le proteste rossoblù e di tutto lo stadio. Sul dischetto va il capitano della Francia campione del Mondo Laurent Blanc, che non sbaglia. I nervi cedono e all'89' Marocchi viene espulso. Signori ha la nel recupero la palla della vittoria ma spara in bocca a Porato. L'1-1 finale, fra la delusione generale del popolo rossoblù, manda in finale il Marsiglia.

    Gli emiliani saranno poi 'vendicati' sportivamente dai corregionali del Parma, che alzerà il trofeo a Mosca dopo aver superato i francesi per 3-0. La cavalcata fino alle semifinali partendo dall'Intertoto resterà storica, il risultato più importate di sempre del club nelle grandi competizioni Uefa e in assoluto la seconda più significativa di sempre dopo quella del Bordeaux qualche anno prima (i francesi arrivarono in finale).

  • Pubblicità
  • ELIMINATA AI SEDICESIMI DI COPPA UEFA NEL 1999/00

    Grazie alla vittoria nello spareggio fra le due semifinaliste di Coppa Italia (le finaliste Parma e Fiorentina erano già qualificate alla Champions League), il Bologna nella stagione 1998/99 si era aggiudicato il diritto a partecipare alla Coppa Uefa 1999/00.

    I rossoblù di Carlo Mazzone avevano prevalso due volte sull'Inter, passata sotto la conduzione tecnica di Roy Hodgson dopo il terzo cambio di allenatore stagione. Nel match di andata a San Siro non bastò ai nerazzurri il goal dell'ex firmato da Roberto Baggio: le reti di Kennet Andersson e Paramatti diedero la vittoria ai felsinei. Il copione si era ripetuto anche al ritorno: Signori e Bettarini portarono sul 2-0 gli emiliani, ed era stato vano il punto di Ventola al 90'.

    In Europa l'anno seguente ci va dunque il Bologna, che tuttavia in estate si separa da Mazzone: il presidente Gazzoni Frascara affida la panchina all'ex portiere Sergio Buso. Il calciomercato estivo è particolarmente ricco: fra i pali è ingaggiato a costo zero dall'Inter Gianluca Pagliuca e rientra dal prestito al Perugia Marco Roccati, in difesa sono acquistati a titolo definitivo da Udinese e Fiorentina Giovanni Bia e Giulio Falcone, mentre il camerunense Pierre Womé è prelevato dalla Roma in compartecipazione.

    A centrocampo gli emiliani acquistano a titolo definitivo dall'Inter il brasiliano Ze Elias e dalla Juventus l'esterno Jonathan Binotto. In attacco, infine, la società scommette sul rilancio di Beppe Signori, riscattato a costo zero dalla Sampdoria, e sul giovane attaccante Nicola Ventola, preso dall'Inter, dove faticava a trovare spazio.

    L'avversario del Primo turno di Coppa Uefa è ostico: i russi dello Zenit San Pietroburgo. Questi ultimi non sono ancora il ricco club degli anni Duemiladieci, ma sulla carta rappresentano un ostacolo non semplice. Il Bologna però stupisce: nel match di andata allo 'Stadio Petrovskiy' di San Pietroburgo, il 16 settembre 1999, si impone infatti con un perentorio 0-3. Su pennellata dalla trequarti di Falcone, lo svedese Ingesson fa da sponda di testa per Ventola, che gira in rete per l'1-0 al 39'. Nella ripresa chiude i giochi una doppietta di Beppe Signori.

    Il primo sigillo del numero 10 arriva al 67', quando è abile a ribadire in rete su disattenzione del portiere avversario, che tenta goffamente di non farsi sorprendere da un pallonetto dalla distanza di Massimo Paganin. All'89' Eriberto (che qualche anno dopo si sarebbe scoperto chiamarsi Luciano, ndc) è falciato in area e l'ex bomber della Lazio calcia da fermo dal dischetto e impallina il portiere infilando il pallone col mancino alla sinistra di quest'ultimo.

    "Sono tornato ai miei livelli - dichiara a caldo ai microfoni di 'Rai Sport' Signori -. Sono contento perché avevo avuto un anno così e così, ed era giusto ritrovare la condizione migliore. Ho sentito ancora da parte della società fiducia, ed io ripagherò nel modo migliore la stima che hanno avuto nei miei confronti".

    Il ritorno al Dall'Ara va in scena due settimane dopo, il 30 settembre. La gara è decisamente più combattuta e si conclude con il punteggio di 2-2. Buso, in difficoltà in campionato, fa turnover e schiera in attacco l'inedita coppia composta da Eriberto (Luciano) e Cipriani, giovane talento del calcio italiano.

    Dopo l'espulsione di Ugarov al 7' e un rigore fallito da Ingesson, al 35', lasciato colpevolmente solo a centro area, Panov porta in vantaggio i russi con un colpo di testo da centro area. Prima della fine della prima frazione, però, Davide Fontolan corregge in rete di testa una punizione di Binotto dalla sinistra: 1-1.

    Una gemma del giovane Cipriani, una sventola dai 25 metri all'incrocio dei pali, porta in vantaggio i felsinei al 74', prima del pari definitivo di Kondrashov all'89'.

    Ottenuta agevolmente la qualificazione al Secondo Turno, il Bologna deve vedersela con i belgi dell'Anderlecht. Lo stesso che, tramite la monetina, lo eliminò dall'unica partecipazione alla Coppa dei Campioni nel 1964/65.

    L'andata si gioca a Bruxelles il 21 ottobre: il gigante ceco Koller, immarcabile per la difesa rossoblù, sigla una doppietta nel primo tempo (17' e 35') ma una prodezza di Signori, una sventola con il mancino da oltre 20 metri, fissa il punteggio sul 2-1 all'89'. Il risultato lascia buone possibilità alla squadra italiana in vista del match di ritorno al Dall'Ara, che si disputa il 2 novembre.

    Intanto però gli emiliani hanno cambiato allenatore: dopo il pareggio interno in campionato per 0-0 col Verona, Gazzoni Frascara ha esonerato Buso per affidare la panchina rossoblù a Francesco Guidolin, che nei panni di opinionista aveva commentato per la Rai le precedenti gare europee. Il vantaggio dei padroni di casa arriva a fine primo tempo: lunga rimessa laterale di Paramatti e dopo una deviazione di Eriberto (Luciano), Crasson spedisce il pallone alle spalle del suo portiere.

    La sagra delle autoreti prosegue a inizio ripresa: al 51' il raddoppio è frutto di un tiro-cross dalla sinistra di Ze Elias deviato alle spalle del portiere da De Boeck. Il Bologna, già qualificato con l'1-0, completa l'opera trovando anche il punto del 3-0 al 90' con Nervo, bravo a ribadire in goal dopo un intervento del portiere belga a fermare Signori che tentava di aggirarlo.

    I rossoblù volano dunque ai sedicesimi di finale e sognano di ripetere la cavalcata esaltante di un anno prima. Stavolta però è il sorteggio a porsi di mezzo. Gli avversari dei felsinei sono infatti i turchi del Galatasaray, che contano su una squadra esperta di talento: in panchina siede 'L'Imperatore' Fatih Terim, che qualche anno dopo approderà in Italia, fra i pali gioca il campione del Mondo brasiliano Claudio Taffarel, a guidare la difesa è Gica Popescu, a centrocampo agisce l'emergente Emre e davanti la stella Hagi affianca il bomber Hakan Sükur. Per di più l'andata si gioca in Italia, il ritorno in Turchia.

    Il primo atto della sfida va in scena al Dall'Ara il 23 novembre 1999. Guidolin si affida davanti a Ventola e Signori, Terim punta su Hagi e Sükur. Proprio Signori al 67' sblocca il risultato, con una girata vincente su assist di testa all'indietro di Nervo. Ma nel finale, all'81', Sükur gela il Dall'Ara siglando l'1-1 con un colpo di testa vincente da centro area.

    I turchi esultano come se avessero vinto il trofeo, ma i giochi per la qualificazione sono rimandati alla gara di ritorno, che si gioca nel catino dell'Ali Sami Yen il 9 dicembre. Hasan Sas, servito dal futuro interista Okan, controlla e scarica in rete di potenza col destro al 5' e la gara per i padroni di casa si mette in discesa. Il Bologna però dimostra carattere e 3 minuti dopo trova l'1-1 con Ventola, che scatta sul filo del fuorigioco e infila Taffarel.

    Ma al 29' una deviazione volante del futuro milanista Ümit Davala fissa il risultato sul 2-1 per i turchi. Il punteggio non cambia più e per il Bologna arriva l'amara eliminazione. Il Galatasaray vincerà poi quell'edizione della Coppa Uefa, sconfiggendo in finale per 4-1 l'Arsenal di Wenger ai calci di rigore.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • L'ULTIMA VOLTA: FINALISTA IN INTERTOTO NEL 2002

    La partecipazione più recente del Bologna alle Coppe europee risale alla stagione 2002/03. Nell'estate 2002, infatti, la squadra guidata da Francesco Guidolin, in virtù del 7° posto conquistato nel campionato precedente, ha la possibilità di guadagnarsi la partecipazione alla Coppa UEFA attraverso la Coppa Intertoto.

    È il Bologna del tandem d'attacco composto da 'El Jardinero' Julio Ricardo Cruz e Beppe Signori, con Claudio Bellucci e il giovane talento algerino di passaporto francese Mourad Meghni, definito frettolosamente da qualcuno 'Il Piccolo Zidane', come primi rincalzo offensivi. In porta c'è il veterano Gianluca Pagliuca, in difesa trovano spazio il futuro campione del Mondo Cristian Zaccardo, che compone la difesa a tre con Giulio Falcone e Marcello Castellini, mentre Alessandro Gamberini è il primo sostituto.

    A centrocampo i pilastri sono Leonardo Colucci e Renato Olive, con Alessandro Frara e Roberto Goretti che si alternano nel ruolo di mezzala destra. La bandiera Carlo Nervo è il signore della fascia destra, mentre a sinistra trova inizialmente spazio la scommessa serba Vlado Smit. Dalla panchina subentra spesso anche l'ex rossonero Thomas Locatelli.

    La squadra rossoblù inizia il suo percorso dal Terzo turno, nel quale è abbinata dal sorteggio ai bielorussi del Bate Borisov. Il 20 luglio 2002, allo Stadio Dall'Ara, Cruz e Bellucci, subentrato nell'ultima mezz'ora a Signori, firmano la vittoria per 2-0 che indirizza la qualificazione. Al ritorno è sufficiente lo 0-0 ottenuto allo 'Stadio City' per avanzare nelle semifinali del torneo.

    L'avversario è stavolta rappresentato dai cechi del Teplice. L'accoppiamento è morbido, e lo si capisce chiaramente nel match di andata, giocato ancora una volta al Dall'Ara, il 31 luglio: i rossoblù, davanti ad oltre 15 mila spettatori, schiantano i malcapitati ospiti per 5-1. Apre le danze Nervo al 2', poi si scatena Signori che firma una doppietta (seconda rete su rigore). Al 65' Zelenka ammorbidisce il passivo, ma i goal successivi di Zaccardo e Olive rendono di fatto il ritorno in Repubblica Ceca una formalità. La squadra di Guidolin però non prende sottogamba l'avversario, anzi. Allo 'Stadio Na Stinadlech' di Teplice si impone nuovamente per 1-3. Nervo la sblocca ancora una volta al 14', poi sale in cattedra Leonardo Colucci con una bella doppietta. Il punto della bandiera dei padroni di casa è firmato in Zona Cesarini da Grlic.

    Ottenuta la qualificazione alla finale con goleada, e rimasta l'unica italiana in lizza, l'asticella per gli uomini di Guidolin si alza sensibilmente: stavolta l'avversario arriva infatti dalla Premier League ed è il temibile Fulham del tecnico francese Jean Tigana.

    Come negli altri turni del torneo, la formazione emiliana deve giocare la gara di andata in casa, mentre il ritorno si disputa al Loftus Road di Londra, che ospita i Cottagers in quanto il vecchio Craven Cottage non rispettava all'epoca le normative vigenti in fatto di sicurezza.

    Il primo confronto si disputa martedì 13 agosto allo Stadio Dall'Ara. Alla squadra di Guidolin, davanti a quasi 24 mila spettatori, non basta una doppietta di Signori (in goal al 53' e al 76' su rigore) per piegare gli inglesi, che replicano in entrambe le occasioni prima con il giapponese Inamoto (64') poi con Legwinski nel finale (86').

    La Coppa Intertoto si decide così al Loftus Road di Londra il 27 agosto. Le speranze dei rossoblù di compiere l'impresa durano solo un tempo: Inamoto, ancora lui, sblocca i giochi al 12', ma Locatelli riporta la situazione in perfetta parità al 33'. Nella ripresa però il vigore atletico degli avversari (che hanno alle spalle più settimane di lavoro) esce fuori alla distanza.

    Lo scatenato Inamoto realizza altre due reti, e con una spettacolare tripletta fissa il risultato sul 3-1 per gli inglesi, qualificati così alla Coppa UEFA insieme alle altre due vincitrici dell'Intertoto 2002, i tedeschi dello Stoccarda e gli spagnoli del Malaga. Il Bologna si ferma ad un passo dall'obiettivo.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0