Buffon sui Mondiali: "La meritocrazia è dalla mia parte ma non sarei stato convocato"

Gianluigi BuffonGetty Images

Il calcio italiano è passato, nel giro di pochi mesi, dal vivere uno dei momenti più esaltanti della sua storia recente, ad attraversare uno dei più delicati in assoluto. Per la seconda volta consecutiva infatti, la Nazionale Azzurra ha fallito la qualificazione ai Campionati del Mondo.

Una debacle clamorosa, soprattutto se si pensa che a non staccare il pass per Qatar 2022 è stata la compagine Campione d’Europa.

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Gianluigi Buffon, in un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’, si è detto sicuro del fatto che, in caso di qualificazione, per lui non ci sarebbe stato posto nel gruppo che avrebbe preso parte ai Mondiali.

“Se l’Italia si fosse qualificata, non credo sarei stato convocato. La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altri discorsi a cui dare precedenza e rispetto: considerate le scelte degli ultimi anni, è giusto così”.

Nonostante un vero e proprio ‘disastro sportivo’, la Nazionale ripartirà da Roberto Mancini. Secondo l’ex capitano Azzurro, anche il commissario tecnico ha però delle responsabilità.

“E’ stato l’artefice principale del rinascimento vissuto con l’Europeo, ma dopo una batosta così qualche responsabilità ce l’ha anche lui. C’è modo e modo di uscire, se perdi ai rigori con il Portogallo nessuno può rimproverati, dopo la caduta con la Macedonia del Nord ripartire è più duro: alle prime difficoltà potrebbero tornare i fantasmi, riaffiorare i capi di imputazione. Diciamo che l’equilibrio è sottile”.

La Serie A intanto ha regalato un campionato emozionante: sono tre o quattro le squadre ancora in corsa per lo Scudetto.

“Assistiamo a un campionato sui generis, di solito una squadra domina e altre la infastidiscono: quella che sembrava dominare era l’Inter, ma poi ha avuto diversi passaggi a vuoto, s’è rilanciata vincendo a Torino e adesso la rivedo favorita”.

Buffon cosa gli ha lasciato il ritorno in Serie B con il Parma.

“Un po’ di incazzature perché le cose non sono andate come pensavamo: diciamo che è stato un anno utile per prendere la mira. E poi conferme che cercavo, perché ho fatto cose pregevoli. Divertiamo. Emozioni forti. Avversari e stadi inediti come Terni, Cittadella, Cosenza. Alla fine tra A e B non c’è così tanta differenza”.

Buffon ha avuto una carriera leggendaria ed ha svelato quale, tra le moltissime partite giocate, vorrebbe rivivere.

“Real Madrid-Juventus 1-3, quella del rigore di Ronaldo in extremis. Siamo usciti dalla Champions, ma ho provato emozioni incredibili, mi sono sentito orgoglioso di essere capitano di quella Juve”.