La domanda su chi sia il più grande calciatore di sempre non avrà mai risposta, troppo soggettiva. A Napoli, però, nessun dubbio. Prima c'è Diego Armando Maradona, poi a distanza siderale, tutti gli altri. Ora, il popolo azzurro, così come chiunque abbia mai visto una partita di calcio, deve fare i conti con la scomparsa del Pibe, a 60 anni.
I social sono stati invasi da racconti, storie e addii commoventi per Maradona, che dagli anni '80 ad oggi ha rappresentato per milioni di persone un punto di riferimento costante durante la sua carriera da calciatore. Per Napoli, però, è stato qualcosa di più, figlio, padre e fratello.
Arrivata l'ufficialità della sua morte e spazzati via i dubbi, anche il Napoli ha commentato dicendo addio a Maradona inizialmente con un semplice tweet:
"Per sempre. Ciao Diego".
Prossima partita
Al primo tweet ne è seguito un altro pochi minuti dopo,capibile:
"Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole".
In segno di lutto, il Napoli ha tinto di nero sui propri canali ufficiali il proprio logo: un modo per evidenziare al massimo come il 25 novembre 2020 verrà ricordato come il giorno più triste dei tifosi azzurri. Inutile dire che il tweet della società azzurra è stato quello con più circolazione da quando il profilo del club è stato creato.
Nel commentare la notizia della morte di Maradona, il sindaco di Napoli, De Magistris, ha riproposto un vecchio classico: quello di intitolare lo Stadio San Paolo alla più grande leggenda del calcio azzurro. Si vedrà in futuro: intanto l'impianto terrà le luci accese per tutta la notte nella giornata odierna per ricordare il suo Dios.
Per quanto possibile, vista la pandemia di coronavirus, il Napoli proverà a ricordare il fuoriclasse argentino con tutte le sue forze: una prima idea, oltre a quella dello Stadio San Paolo-Maradona, è quella di mostrare continuamente le immagini del Pibe durante la gara tra i partenopei e Rijeka nel quarto turno di Europa League, come evidenziato dal patron De Laurentiis.
