La UEFA finisce nell'occhio del ciclone dopo il messaggio su X pubblicato in seguito alla morte di Obeid Sulemain, leggenda del calcio palestinese ucciso a Gaza dall'esercito israeliano mentre era alla ricerca di cibo per la sua famiglia. Il 'Pelè palestinese' è morto a 41 anni, portando i tifosi di tutto il mondo a ricordarlo sui social. Il mondo del calcio occidentale, però, è stato fin qui praticamente tutto in silenzio, con pochissime eccezioni.
L'organismo internazionale, si diceva, è ora sotto attacco dopo il messaggio su X, in cui non ha spiegato i motivi della morte di Obeid. Per le migliaia di persone da tutto il mondo che hanno ripubblicato il messaggio o commentato lo stesso, si tratta dell'ennesima colpa dell'UEFA, che ha scelto di non citare Israele come motivo della morte di Suleiman.
"Addio a Suleiman al-Obeid, il "Pelé palestinese". Un talento che ha dato speranza a innumerevoli bambini, anche nei momenti più bui" ha scritto l'UEFA su X nella giornata di venerdì 8 agosto, scatenando il putiferio. E la risposta di Mohamed Salah, il più importante giocatore del mondo arabo che nell'ultimo anno e mezzo è stato spesso accusato di non voler commentare il genocidio di Gaza per paura di perdere diversi sponsor. Ora, però, anche l'attaccante del Liverpool ha scelto di dire la sua, stavolta applaudito dai fans di tutto il mondo.



