Partiamo da chi non prenderà parte al torneo, riservato ai calciatori nati a partire dal 1 gennaio 2006: la Francia avrebbe potuto convocare giocatori come Warren Zaire-Emery, pilastro del PSG, Leny Yoro, difensore titolare del Lille, o Eli Junior Kroupi, rivelazione della Ligue 1 con il Lorient; la Spagna rinuncia al fenomenale Lamine Yamal; il Brasile non avrà Endrick, precettato dalla Seleçao, così come l'Ecuador dovrà fare a meno di Kendry Paez.
Ma saranno ugualmente tantissimi i talenti da seguire con attenzione in Indonesia: il Brasile punterà sul blocco che ha vinto il Sudamericano Under 17, con il trio offensivo formato da Kaua Elias, Rayan e Dudu, e in panchina un'arma in grado di cambiare le partite come Estevao Willian, anche conosciuto come 'Messinho', funambolico esterno d'attacco del Palmeiras.
In casa Argentina tutti gli occhi sono puntati su Claudio Echeverri, il 'Diablito', numero 10 che ha fatto innamorare i tifosi del River Plate e tantissimi osservatori durante l'ultimo Sudamericano.
Tra le europee la squadra che desta più curiosità è sicuramente la Germania, che rischia di dover fare a meno di Assan Ouedraogo, gioiello dello Schalke 04 di cui si parla tanto anche in chiave mercato (con Milan e Inter in prima fila), almeno per tutta la fase a gironi a causa di un infortunio alla coscia. Il vero leader tecnico della Nazionale tedesca però è il capitano Noah Darvich, trequartista del Barcellona, senza dimenticare ovviamente Paris Brunner, attaccante di origini congolesi, MVP degli ultimi Europei di categoria, che sia nel Dortmund che con la Germania viaggia su medie realizzative impressionanti.
Detto dell'assenza di Yamal, la Spagna si affiderà all'altra stellina del Barcellona, Marc Guiu, che a 17 anni ha già segnato all'esordio nella Liga, debuttando anche in Champions League.
Le speranze dell'Inghilterra sono invece riposte sul talento di Ethan Nwaneri, il più giovane esordiente della storia della Premier League: il baby fenomeno dell'Arsenal ha recuperato in tempo da un infortunio che lo ha costretto ai box nelle ultime settimane e sarà il punto di riferimento di una Nazionale che mette in mostra anche un altro gioiello dei Gunners come Myles Lewis-Skelly, centrocampista destinato ad affacciarsi in prima squadra in questa stagione.
Il cammino della Francia dipenderà dallo stato di forma del suo numero 9, Mathis Lambourde, ennesimo prodotto dell'incredibile settore giovanile del Rennes.
E chiudiamo con uno dei nomi più noti e attesi del torneo, nonchè con uno dei più giovani in assoluto: se il Senegal può essere la sorpresa della manifestazione è soprattutto grazie alla presenza di Amara Diouf, attaccanteclasse 2008 del Generation Foot, considerato in Africa l'erede di Sadio Mané. Coi suoi goal e le sue giocate ha trascinato i compagni alla vittoria della Coppa d'Africa Under 17, superando anche il record di marcature in una singola edizione detenuto da Osimhen, ed ha già debuttato con la Nazionale maggiore, diventando il più giovane di sempre ad indossare la maglia dei Leoni della Teranga.