Marc Guiu, il nuovo eroe del Barcellona: cosa può succedere dopo il suo debutto da sogno?

Non c'è nulla di particolarmente unico nella storia di Guiu al Barcellona. Nato nel 2006, a meno di un'ora di macchina dal Camp Nou, è cresciuto come un grande tifoso del Barcellona. All'età di sette anni, ha avuto l'opportunità di unirsi al club della sua infanza, entrando nella Masia dal 2014.

Nella sua fascia d'età ci sono alcuni dei giocatori più talentuosi del Barcellona degli ultimi tempi. I migliori prospetti Alexis Olmedo, Pau Prim, Hector Fort e Arnau Pradas sono cresciuti insieme e sono tutti considerati in grado di farsi strada in prima squadra prima o poi.

Tuttavia, Guiu non era considerato allo stesso livello dei compagni di squadra Lamine Yamal, Gavi o Alejandro Balde. Il suo talento era chiaro a tutti, ma come potesse inserirsi in una squadra moderna del Barcellona era oggetto di dibattito.

Qualcosa è cambiato qualche mese fa. Yamal era il nome più importante della nazionale Under-17 della Spagna al Campionato Europeo del 2023 la scorsa estate, mentre Guiu poteva essere il miglior giocatore. L'attaccante ha segnato quattro goal permettendo alla Spagna di raggiungere le semifinali ed eguagliando proprio Yamal.

Ciò è stato sufficiente per guadagnarsi un posto nella squadra del Barca Athletic, che gioca nella terza serie spagnola. E finora si è distinto, segnando cinque goal nei primi due mesi di stagione.

Xavi ha notato tutto all'inizio di ottobre, inserendo il ragazzo di 17 anni nella sua squadra per la partita di Liga del Barca contro il Granada. Quella volta, però, non è riuscito ad entrare in campo. Quindici giorni dopo, invece, ce l'ha fatta. Il resto è già diventato leggenda.

Forse il suo momento stava per arrivare da un po' di tempo. Inigo Martinez ha rivelato domenica scorsa che Guiu si allena con la prima squadra dall'inizio della stagione, mentre una presenza di 45 minuti contro il Vissel Kobe durante l'estate ha fatto capire che avrebbe avuto un'opportunità.

Lo stesso Xavi ha ammesso che Guiu era pronto, dicendo: "L'ho visto in Gavi, Balde, Lamine, Fermin Lopez... e l'ho visto in Marc. Non c'era paura sul suo volto. Gli ho detto che avrebbe avuto una possibilità. Ha avuto una possibilità e l'ha colta. Ho sentito che era pronto. Sono davvero contento per Marc, è un bravo ragazzo che lavora sodo."

E questo potrebbe essere sufficiente per farlo restare nel gruppo a disposizione del tecnico. Robert Lewandowski sta tornando in piena forma e probabilmente le giocherà quasi tutte. Ma dopo il grande goal, data la fiducia del suo allenatore, Guiu ha dimostrato di meritare qualche minuto di tanto in tanto.

I punti di forza più evidenti di Guiu sono chiari quando scende in campo. È un giocatore estremamente forte, veloce e potente. Ha un'ampia falcata, una fisicità robusta e uno stile di corsa diretto che lo rende difficile da marcare per i difensori.

Il ragazzo di 17 anni non è necessariamente un finalizzatore micidiale. Tuttavia, è istintivo in area di rigore e ha un buon piede destro. È anche bravo nel gioco aereo, quella che l'allenatore della Masia Ivan Carrasco ha definito come il suo "miglior attributo".

Gli allenatori hanno lodato anche la sua intensità e la sua etica del lavoro, elogiando la disposizione dell'attaccante a pressare senza palla, sacrificandosi per il bene della squadra.

Ma insieme ai punti di forza di Guiu emergono anche alcuni difetti. È una punta centrale che dà il meglio di sé dentro e intorno all'area di rigore. Non è esattamente un uomo d'area, ma un attaccante classico rispetto ai falsi 9 che sono diventati popolari nel calcio moderno.

"Non è un attaccante che può allargarsi sulle fasce o che si distingue per il suo gioco nello stretto", ha ammesso Carrasco. Chiedergli di fare una di queste cose potrebbe essere considerato uno spreco del suo talento. Ma se vuole farcela a certi livelli, dovrà certamente migliorare nel gioco di squadra.

Guiu non è particolarmente efficace nel passaggio o nel dribbling. Preferisce correre negli spazi aperti mentre fatica quando le difese si chiudono e non incide lontano dalla porta. Tuttavia, non è affatto insolito che un attaccante così giovane abbia bisogno di crescere.

Guiu è una specie rara. Molti dei migliori goleador di oggi sono ale convertite o semplicemente centrocampisti offensivi più avanzati. Harry Kane, ad esempio, era un numero 10 che è diventato attaccante solo alla fine della sua carriera giovanile. E personaggi come Roberto Firmino, Karim Benzema e persino Cristiano Ronaldo hanno iniziato le loro carriere lontano dalle zone centrali.

Ma ci sono parecchi numeri 9 che stanno tornando di moda. Erling Haaland è, ovviamente, l'esempio più ovvio, e c'è la tentazione di paragonarlo. Alto, forte, veloce e letale in area di rigore, Guiu condivide alcune caratteristiche col bomber norvegese.

Tuttavia, un altro attaccante della Premier League sembra più adatto per un confronto con Guiu: Darwin Nunez. Entrambi sono giocatori dotati fisicamente che possono dominare in aria e concludere in area di rigore. Entrambi sono bravi nel pressing e altruisti. Condividono persino alcuni difetti, come il loro disagio negli spazi ristretti e la mancanza di un'eccessiva tecnica con il pallone tra i piedi.

Questo è un paragone molto più lusinghiero ora rispetto a quanto non lo fosse solo 12 mesi fa, dato che l'uruguaiano è migliorato immensamente in questa stagione e ha ancora un grande potenziale. Se il Barcellona ha un giocatore della sua qualità in rosa, insomma, avrà poco di cui lamentarsi.

Ora inizia la parte difficile. Guiu è entrato nella leggenda del Barcellona segnando un goal cruciale per vincere una partita che sembrava stregata. Anche il suo profilo social è cresciuto, visto che il seguito su Instagram è triplicato nella mezz'ora successiva alla rete della vittoria.

La parte difficile sarà ripetersi avere lo stesso impatto la prossima volta che dovesse avere un'altra possibilità. Xavi, in realtà, non ha molte alternative dietro Lewandowski, e sebbene Torres sia un sostituto capace, non è un attaccante puro. Guiu, invece, lo è sicuramente, e potrebbe essere utile nei prossimi mesi.

Tuttavia, presto arriveranno altri concorrenti. Il Barcellona ha speso molto l'estate scorsa per acquistare il giovane brasiliano Vitor Roque, e si prevede che arrivi dall'Athletico PR a gennaio, con l'obiettivo di diventare il numero 9 del futuro.

L'ennesima sfida per Guiu, un giocatore che ne ha già vinte molte rompendo gli schemi.