Estate 2017, "Venice Champions Trophy": la Juventus affronta il River Plate. Campo ridotto: il torneo riguarda le migliori selezioni Under 11 al mondo. Il tabellino della sfida dei bianconeri recita un 1-6 in favore degli argentini: ma, soprattutto, quattro goal di un bambino di 11 anni. Claudio Jeremìas Echeverri. Un nome destinato essere ricordato. La prima delle quattro reti, in effetti, dice molto: controllo al limite con dribbling annesso a eludere l'intervento avversario in scivolata, tutto quasi di suola, poi palla sul destro e conclusione in porta. Ottima presentazione.
Al 17', al "George Capwell" di Guayaquil, in Ecuador, qualcuno si sarà ricordato di quel goal: il protagonista è lo stesso. Sfugge al suo marcatore, poi rientra sul destro e supera il portiere avversario con un tocco morbido dal limite dell'area di rigore.
Di anni ne sono passati quasi 6: Claudio Echeverri è cresciuto, ma le premesse sono rimaste identiche. Ha anche un soprannome: "El Diablito". Ma, soprattutto, è il futuro dell'Argentina.
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