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Ziege a Goal: "Euro 1996 il mio ricordo più bello con la Germania"

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La Germania ha vinto l'ultimo Mondiale solo sei anni fa, mentre l'ultimo successo agli Europei risale addirittura al 1996 quando la Nazionale allenata da Berti Vogts trionfò in Inghilterra pochi anni dopo la riunificazione.

Uno dei protagonisti di quella fantastica cavalcata fu sicuramente Christian Ziege, che ha vissuto pure una breve e non troppo fortunata parentesi in Serie A con la maglia del Milan. Il terzino ha ripercorso Euro 1996 insieme a Goal.

"Avevo dovuto saltare i precedenti Mondiali a causa di un infortunio alla caviglia quindi per me era molto importante tornare in Nazionale. Ero molto emozionato. Giocare un torneo in Inghilterra era molto speciale. Anche se avevo debuttato nel 1993, avevo ancora un'esperienza internazionale limitata. Ho dovuto fare una grande stagione col Bayern per ottenere la convocazione. Non avevo i riflettori puntati addosso, per me l'importante era esserci e magari giocare qualche partita. Dovevo dimostrare che l'allenatore aveva preso la decisione giusta e aiutare la squadra".

A fare discutere molto allora fu la mancata convocazione di un leader storico della Germania come Lothar Matthaus.

"Era la grande star della Nazionale e non era stato convocato, c'erano molte discussioni su questo argomento. Anche lui era stato a lungo fuori per infortunio e l'allenatore ha fatto questa scelta. Molte persone in Germania non erano d'accordo e la discussione è andata avanti fino alla fine del torneo. E' difficile immaginare cosa sarebbe successo se non avessimo vinto lasciando a casa un giocatore così grande".

Rispetto ai Mondiali di due anni prima la rosa era stata profondamente rinnovata.

"Io nel 1994 non c'ero ma so che c'erano stati dei problemi all'interno del gruppo, molti giocatori erano anziani. Avevano fatto molto bene prima, ma ai Mondiali non aveva funzionato. L'allenatore ha dovuto cambiare. Iniziare bene è stato fantastico per prendere fiducia. Prima di un grande torneo non sai mai a che livello sei, le prime partite sono importantissime. Inoltre le aspettative per una squadra come la Germania, che viene sempre data tra le favorite, le aspettative sono altissime".

Il goal di Ziege contro la Repubblica Ceca fu il primo realizzato agli Europei dalla Germania, che inoltre nelle prime tre partite non subì neppure un goal.

"Sono stato molto felice di segnare e devo ammettere che per me, dall'inizio alla fine, è stato tutto perfetto. Il mister ha organizzato bene la squadra e sapeva come contrastare gli avversari. Non abbiamo adottato sempre la stessa tattica tra una partita e l'altra".

Ziege ammette però come la Germania, contro l'Italia, sia stata un po' fortunata.

"Loro hanno sbagliato un calcio di rigore. Quel giorno stavano meglio di noi, ci hanno messo sotto pressione ma abbiamo difenso bene. Alla fine sono uscito e così abbiamo eliminato una diretta concorrente per la vittoria".

Dopo un brutto inizio di partita contro l'Inghilterra, i tedeschi sono riusciti a pareggiare per poi spuntarla ai rigori.

"La mentalità della Germania è quella di non mollare mai. Stavamo giocando contro l'Inghilterra, a Wembley, davanti a tutti i loro tifosi ma eravamo fiduciosi nelle nostre capacità. Abbiamo pareggiato rapidamente ed è stata una bella battaglia. La fortuna ai calci di rigore è stata dalla nostra parte.

La mia esecuzione? Non è stato facile, devo ammetterlo. Dopo 120 minuti ero molto stanco. Ed era un rigore molto importante, c'era molta pressione. Sei davanti alla palla, vedi tutta questa gente, sai che ci sono molte persone in Germania che sperano nel tuo successo. Però devi lasciare tutto da parte e non farti domande. Devi solo concentrarti, scegliere un lato. Per fortuna è andato tutto bene".

E poi la finale, 2-1 ai supplementari alla Repubblica Ceca di Nedved, con un eroe inatteso: Oliver Bierhoff.

"Loro hanno segnato per primi su rigore, un rigore che c'era. Ma, come ho detto, non era nella nostra natura farci venire dei dubbi. Ci siamo detti: "ci siamo riusciti contro l'Inghilterra, dobbiamo riuscirci di nuovo". È quello che è successo. Sapevamo che Bierhoff era molto bravo a sfruttare i palloni provenienti in area dai calci piazzati. Eccelleva in questo aspetto. Ed è così che ha pareggiato. E poi, ai tempi supplementari, è arrivato il golden goal, il primo nella storia della competizione. È stato un grande momento sia per lui che per noi, ovviamente. E rimarrà nei libri di storia".

Agli Europei del 1996, che Ziege definisce "il mio ricordo più bello con la Nazionale", seguirono poi Euro 2000 ed Euro 2004, due delusioni totali.

"Nel 2000 avevamo dei problemi all'interno della squadra. Non avevamo nemmeno i giocatori più bravi, ma se non hai un gruppo unito e affiatato non puoi andare lontano. Dopo quel torneo, abbiamo dovuto ricostruire tutto di nuovo. Con tanto lavoro in allenamento e con i giovani. Ci è voluto un po' prima di raccogliere i frutti. Nel 2004 potevamo fare qualcosa di più, perché avevamo già dei buoni giocatori".

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