Robin Quaison Mainz 2019-20Getty Images

Robin Quaison, dall'anonimato al Palermo ai goal al Mainz

Tra gli innumerevoli giocatori passati dal Palermo negli ultimi anni c'è anche il quarto miglior marcatore della Bundesliga 2019/20. Fa strano pensarlo, visto che in rosanero Robin Quaison di goal ne ha segnati soltanto 8 in due anni e mezzo, giocando 70 partite, ma soltanto la metà partendo dal 1'. Eppure, oggi è uno dei giocatori più caldi del campionato tedesco, dove gioca dal gennaio 2017 con la maglia del Mainz.

Quaison si era fatto un nome nell'AIK Solna, club in cui è cresciuto e con cui si è imposto nel campionato svedese. Aveva convinto tutti, tanto da guadagnarsi anche l'esordio con la nazionale nel 2013. In realtà fu un episodio abbastanza unico, perché la continuità con la maglia gialloblu l'ha trovata solo l'anno scorso. Anche se nel 2015 ha vinto l'Europeo Under 21, giocando anche metà partita in finale. Con la nazionale maggiore, invece, ha giocato tutte le qualificazioni a Euro 2020 da titolare, producendo anche 5 goal, giocando spesso e volentieri da prima punta. Un ruolo che si è ritagliato dal suo arrivo in Germania.

Nelle scorse stagioni lo svedese aveva interpretato le stesse posizioni nelle quali aveva provato a distinguersi a Palermo, ovvero da trequartista, seconda punta o in alcune occasioni anche da esterno. Senza grande successo, nonostante qualcuno negli anni gli avesse dato il soprannome di 'Xavi scandinavo'. Quest'anno l'infortunio di Mateta e le prestazioni poco convincenti di Szalai hanno convinto prima Schwarz e poi Beierlorzer a schierarlo da riferimento offensivo.

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“Da punta centrale sta funzionando molto bene, utilizza i suoi punti di forza".

I risultati sono stati più che positivi: tra dicembre e febbraio Quaison ha segnato due triplette, peraltro entrambe in trasferta, contro Werder Brema ed Hertha Berlino. Sulla stampa tedesca, giocando con il suo cognome e il numero tre, è subito diventato Robin 'Drei-son'. A ottobre un suo destro da fuori era stato premiato come goal del mese. I mesi pari portano bene.

Nelle prime 25 giornate di campionato ha saltato soltanto una partita: la trasferta contro il Bayern Monaco alla terza giornata. In tutte le altre ha sempre giocato. Un segnale di importanza per il club. Anche se paradossalmente il messaggio più forte di quanto conti Quaison per il Mainz arriva dal profilo Twitter del club: durante la quarantena si è messo a insegnare la lingua svedese ai suoi follower. E sì, l'unico svedese in rosa è Robin Quaison (che ha origini ghanesi da parte di padre). Nella città del Carnevale se lo tengono tengono stretto, anche se il contratto in scadenza 2021 spaventa un po' tutti. Tranne Beierlorzer, per ora.

"Saremmo felici se rimanesse per molto tempo, non c’è pericolo che vada via”.

A proposito di trasferimenti: quando arrivò alla fine del gennaio 2017, il Mainz la spuntò a sorpresa arrivando ad acquistarlo e battendo la concorrenza di Sampdoria e soprattutto Juventus, che voleva sfruttare l'occasione visto il contratto in scadenza nel giugno successivo. Oltre tre anni dopo, Quaison sta tornando ad attirare su di sé molti occhi, compresi probabilmente quelli di alcune big. D'altro canto solo Sancho, Werner e Lewandowski fin qui han segnato più di lui. Dall'anonimato in Serie A all'élite.

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