In pochi possono dire di essere finiti al centro dell’attenzione del mondo calcistico a soli 12 anni. Eppure è esattamente ciò che è successo a Omari Hutchinson, giovane talento dell’Arsenal. Le sue skills con la palla tra i piedi hanno fatto il giro del web.
Hutchinson era la star di un video diventato virale insieme agli F2 Freestylers. I calciofili di tutto il mondo sono rimasti attoniti dalle capacità tecniche di quello che era un ragazzino, che però ‘studiava’ col pallone da quando aveva 5 anni.
“È stata un’esperienza folle, il mio Instagram esplodeva, tutti a scuola volevano un autografo. Non sapevo come reagire. Era bello, ma avevo solo 12 anni: è successo tutto velocemente” ha raccontato a Goal.
Il video è ancora online, ma Hutchinson è cambiato rispetto a cinque anni fa, anche se sono sempre quegli stessi tricks con il pallone che lo rendono uno dei giocatori più interessanti dell’academy dell’Arsenal e non solo.
Il ragazzo fa parte di un folto numero di giocatori di talento che sono appena sbarcati nell’Under-23 e sognano di mettere in mostra il loro potenziale e talento.
Il centrocampista Charlie Patino, ad esempio, rientra tra questi, così come Kido Taylor-Hart, esterno d’attacco, e il difensore Zane Monlouis, giusto per nominarne altri due. Tutti sono cresciuti a Hale End, l’academy, scalando i livelli. Il loro obiettivo: arrivare in prima squadra, emulando Bukayo Saka, Eddie Nketiah o Emile Smith-Rowe.
“Ci sono giocatori come me, Zane, Charlie, Brooke Norton-Cuffy, Marcelo Flores, Jake Henry-Francis, che sono cresciuti insieme. Sin dall’Under-13 e Under-12. Siamo passati attraverso alti e bassi, siamo molto stretti, come una famiglia. Vogliamo crescere tutti insieme. Come hanno fatto le generazioni precedenti, come Bukayo Saka, Willock e Smith-Row. Speriamo che qualcuno di noi arrivi in prima squadra”.
Visto che le cose in prima squadra non vanno bene, il successo dell’Academy di Hale End è un vanto per il club, per chiunque ne sia connesso. Saka è stato nominato giocatore dell’anno all’Arsenal l’anno scorso e oggi indossa la 7 che fu di Pirès e Rocky Rocastle, Smith-Rowe è il nuovo numero 10 e il suo ingresso in prima squadra un anno fa ha portato cambio di passo alla squadra.
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Per giocatori come Hutchinson che aspirano a diventare professionisti, vedere giocatori che escono dall’Academy per arrivare in alto è la dimostrazione che nulla è impossibile.
“Quando eravamo a Hale End nell’Under-12, vedevamo Joe Willock e Reiss Nelson, pensavamo fossero superstar. Li incontravamo all’Emirates, gli chiedevamo le foto. E quando giocavano nell'Under-23 andavamo a fare il tifo. Crescendo vogliamo essere come loro.
Saka ci diceva sempre di lavorare duro, che non eravamo lontani. Ci ha dato fiducia. A Hale End ci sono le foto sui muri dei ragazzi che sono arrivati in prima squadra. L’obiettivo è diventare come loro”.
Il viaggio Hutchinson è iniziato dal Charlton Athletic, dove giocava suo fratello Oshaye.
“Mi ricordo che mi hanno visto mentre giocavo a calcio nel parcheggio mentre Oshaye si allenava”, ha ricordato Omari. Già a quell’età aveva un grande bagaglio di skills con la palla tra i piedi, specialmente perché giocava a Futsal, il calcio a 5.
A scuola ci giocavamo sempre, era semplice, divertente. L’allenatore mi diceva di provare sempre il numero. Dovevo divertirmi. Guardavo Falcao, il giocatore brasiliano di calcetto. Mi ha ispirato tanto.
Sono sempre stato noto per le mie doti. Direi che la metà vengono dal fusta. Ma anche quando ero giovane provavo sempre i trick in cameretta, in cucina, in giardino. Lo adoravo”.
Ha lasciato il Charlton dopo due anni, mentre il fratello era passato allo Sheffield United. Voleva seguirlo. Aveva però una clausola da 6mila sterline per liberarsi. Impensabile da pagare per un ragazzino di 10 anni.
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Ha fatto provini con Arsenal, Tottenham e Brentford. Poi ha deciso di prendersi una pausa e giocare a calcio a 5 coi suoi amici.
“Avere quel tempo libero mi ha aiutato a crescere, c’era meno pressione. Potevo lavorare su me stesso, fare le mie cose. Ho lavorato sulla tecnica, sul piede destro, il mio piede debole. È stato utile”.
Un anno dopo, uno scout legato all’Arsenal ha chiamato il papà di Omari per un nuovo provino, nel quale ha impressionato tutti. Guadagnandosi un contratto e una possibilità nell’Under-12.
Ha iniziato da terzino, ma le sue doti offensive di dribbling sono subito emerse. Quell’abilità lo ha catapultato all’attenzione del mondo nel video sopracitato con gli F2 Freestylers. Video che è finito in rete poco dopo il suo trasferimento all’Arsenal.
Tutto è iniziato grazie ad un incontro in un “Torneo Pelé”, che vedeva squadre di tutto il mondo sfidarsi nel sud di Londra in un torneo organizzato proprio dalla leggenda brasiliana.
“Alla fine del torneo eravamo tutti in cerchio e i F2 Freestyle hanno iniziato a fare qualche trick. Hanno chiesto chi volesse partecipare. I miei compagni mi hanno spinto ad andare, così sono andato, mi han dato il pallone e ho fatto qualche numero. Poi quando abbiamo fatto una foto con Pelé mi ha detto qualcosa tipo ‘è stato incredibile’ con accento brasiliano”.
“Poco più tardi, uno degli F2 ha chiamato mi madre dicendo che mi voleva in un video. E così l’ho fatto, ed è diventato virale”.
Mentre Hutchinson progrediva nell’academy dell’Arsenal, ha iniziato a giocare sempre più in alto, o da ala o da numero 10. Nel novembre 2020 ha firmato il suo primo contratto da professionista. Ha terminato la stagione con gli Under-18 con 7 goal e 8 assist.
Anche la stagione in corso è iniziata bene: con l’Under-23 ha vinto il premio di giocatore del mese di agosto della Premier League 2. Spesso inoltre si allena con la prima squadra, con cui ha fatto anche il ritiro in Scozia, persino giocando un quarto d’ora contro l’Hibernian.
“I ragazzi mi hanno fatto sentire il benvenuto. Sono come una famiglia. Ero con loro tutti i giorni, mi stavo abituando. Ero al tavolo coi ragazzi di Hale End, mi dicevano di essere me stesso, continuare a lavorare”.
“Lacazette mi ha aiutato molto, mi ha detto di non essere nervoso. Aubameyang è veramente divertente. Quando ci allenavamo con loro sui piazzati mi sentivo come con i miei coetanei. Prima li guardavo, poi ho iniziato a tirare anche io. Tutti negli angolini. Grandioso”.
La sua crescita gli ha permesso anche di arrivare nuovamente in prima squadra nell’amichevole vinta per 4-0 contro il Brentford giocata a porte chiuse negli scorsi giorni.
Nonostante gli scampoli in prima squadra, il focus di Hutchinson è ancora sull’Under-23, con cui ha già messo a segno due goal e due assist in tre partite. Per l’Arsenal giovanile sarà una grande stagione.
“Penso step by step. Voglio concentrarmi sulle mie performance con l’Under-23. Devo essere continuo, segnare, fare assist, influenzare il risultato. Da lì arriverà tutto”.


