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Kalulu Kjaer Tomori MilanGetty

Milan, la difesa non è più un bunker: solo 2 clean sheet in 9 partite

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C'era una volta la difesa impenetrabile del Milan. O meglio, c'è ancora, perché gli uomini sono sempre gli stessi. È il rendimento complessivo, semmai, a essere calato. Altre due reti al passivo, un'altra partita senza tenere chiusa la porta di Mike Maignan, "il miglior portiere del mondo" come l'ha definito qualche giorno fa Jean-Pierre Papin, costretto però a raccogliere più palloni di quanti vorrebbe all'interno dei propri pali.

Il Napoli ha vinto 2-1 a San Siro. E ha aperto una discreta crepa su quella che, a tutti gli effetti, può essere individuata come la differenza più visibile rispetto alla scorsa stagione: la stabilità della retroguardia rossonera. Di nuovo bucata, e per due volte. Chiaro, l'avversario era di livello assoluto. Ma fa impressione constatare come a settembre il Milan abbia collezionato zero clean sheet tra Serie A e Champions League: 3-2 all'Inter, 1-1 a Salisburgo, 2-1 in casa della Sampdoria, 3-1 alla Dinamo Zagabria, più il ko di domenica sera.

In generale, il dato è piuttosto preoccupante: il Milan ha subìto almeno un goal in 7 delle 9 partite disputate fino a questo momento nelle due competizioni, tenendo la porta sbarrata in due occasioni appena. Soltanto il Bologna, battuto 2-0 a San Siro alla terza giornata, e il Sassuolo (0-0), sono rimasti a secco contro i rossoneri. E attenzione, perché il pareggio senza reti del Mapei Stadium è da ascrivere soprattutto alla bravura di Maignan, capace di parare un rigore a Berardi. Totale: 8 reti al passivo in 7 partite di campionato. Più un altro paio in Champions in altrettante uscite.

Pioli Kalulu MilanGetty Images

Insomma, qualcosa non va. E ancora una volta è il raffronto con la stagione dello Scudetto a far suonare un campanello d'allarme piuttosto rumoroso. Nel 2021/22 il Milan ha subìto appena 31 reti in 38 giornate, chiudendo come miglior difesa della Serie A in coabitazione con il Napoli: media di 0,85 a partita. E quest'anno? Tutto il contrario: sono già 8 in 7 giornate, come detto, con una media di 1,1 reti al passivo a partita. Preoccupante.

PARTITA

RISULTATO

COPPIA CENTRALE

Milan-Udinese

4-2

Kalulu-Tomori

Atalanta-Milan

1-1

Kalulu-Tomori

MILAN-BOLOGNA

2-0

Kalulu-Tomori (Gabbia dall'83' per Kalulu)

SASSUOLO-MILAN

0-0

Kjaer-Tomori (Kalulu dall'80' per Kjaer)

Milan-Inter

3-2

Kalulu-Tomori (Kjaer dall'80' per Calabria)

Salisburgo-Milan

1-1

Kalulu-Tomori

Sampdoria-Milan

1-2

Kalulu-Kjaer (Tomori dal 59' per Messias)

Milan-Dinamo Zagabria

3-1

Kalulu-Tomori

Milan-Napoli

1-2

Kjaer-Tomori (Kalulu dal 46' per Kjaer)

Non è nemmeno una questione mercato depotenziante. La coppia centrale titolare è sempre quella, Kalulu-Tomori, anche se contro il Napoli Pioli ha nuovamente deciso di dar fiducia dal primo minuto a Kjaer, stavolta al posto dell'ex Lione. Una coppia che lo scorso anno dava ampie garanzie, come dimostrano ancora una volta i numeri: appena 3 reti al passivo in 14 partite, un rendimento mostruoso. Da agosto a oggi, invece, i due hanno giocato assieme 4 volte in campionato e visto 5 palloni finire alle spalle di Maignan. Più i due contro il Napoli, gara in cui Kalulu è entrato all'intervallo al posto di Kjaer, ammonito, quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0.

"Abbiamo avuto poca qualità nelle due aree",ha detto Pioli dopo la partita a DAZN. Dunque in quella del Napoli, riferimento a qualche occasione di troppo gettata al vento, ma anche nella propria. E ancora, sul guizzo decisivo di Simeone: "Troppi uomini sono andati sul portatore di palla", ovvero Mario Rui, autore del perfetto centro per il Cholito. Su cui peraltro non è stato perfetto Tomori. Così come Dest era stato ingenuo nell'abboccare alla finta di Kvaratskhelia e poi a colpirne il piede, inducendo l'arbitro Mariani e la Sala VAR ad assegnare al Napoli il calcio di rigore del vantaggio.

Dunque, errori individuali ed errori di squadra. Un mix che ha fin qui fatto meno danni di quanto qualcuno potrebbe pensare, ma solo perché l'attacco ha messo costantemente una pezza alla permeabilità difensiva. Come accaduto già alla prima giornata, contro l'Udinese. Pronti via, calcio d'angolo per i friulani e Rodrigo Becão, dopo pochissimi secondi, dà il primo dispiacere a Maignan. Che poco prima dell'intervallo viene superato anche da Masina, sempre di testa. Tutto passa in secondo piano, visto che il Milan alla fine si impone 4-2 grazie a un attacco a tratti straripante. Appunto.

E invece, più di un mese dopo, quella che poteva sembrare una piccolissima macchia si sta allargando a vista d'occhio. Tra gli sbuffi di Maignan e i tentativi di Pioli di capire in che modo metterci mano. Un paio di clean sheet in 9 partite indicano che qualcosa non sta funzionando. La sosta per gli impegni delle Nazionali, in questo senso, appare più che mai propizia per analizzare a fondo il problema.

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