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Getafe Ajax Europa LeagueGetty Images

La sorpresa Getafe: tra la sfida con l'Inter e l'Europa nuovamente sfiorata

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Molti in italia avranno conosciuto quest'anno il Getafe solo per il fatto di essere stato abbinato all'Inter negli ottavi di finale di Europa League. Ma la squadra di Pepe Bordalás, oltre ad essere stata un'autentica sorpresa per gran parte della Liga che si è conclusa con il successo del Real Madrid, ha una storia recente clamorosa.

Il Getafe, prima dello stop dovuto alla pandemia da coronavirus, era quinto in classifica, a pari punti con la Real Sociedad (quarta) e con un punto di vantaggio rispetto all'Atletico Madrid. Poi ha chiuso ottavo, dopo aver addirittura sognato l'approdo alla prossima edizione della Champions League. E già basta solo questo per inquadrare la stagione della terza squadra di Madrid.

Per non farsi mancare niente, gli uomini di Bordalás hanno anche sconfitto l'Ajax nei sedicesimi di finale di Europa League: gli olandesi 'scendevano' da quella Champions League di cui, poco più di un anno fa, erano stati semifinalisti. Se non è una sorpresa questa...

Ajax Getafe 27022020Getty

Ma parlavamo anche della storia recente: Bordalás è arrivato sulla panchina del Getafe in Segunda División nel 2016, promuovendolo in Liga al primo tentativo e centrando la qualificazione in Europa League nel giro di due stagioni.

Soltanto l'anno scorso ha sfiorato la Champions League per un solo punto e quest'anno è rimasto in lotta fino alle ultime settimane per i primi quattro posti. Salvo doversi accontentare, come detto, dell'ottava posizione finale. Una storia che tra l'altro è esclusivamente frutto del sacrificio del tecnico e della squadra, visto che in rosa non spiccano certo campioni blasonati.

Eppure, è la classica squadra che si ama o si odia. Anche in patria il Getafe non raccoglie grandi fette di entusiasmo. Il motivo? Una filosofia di calcio forse un po' antica, sicuramente antitesi ad esempio del classico tiqui-taca di Barcellona.

Pepe Bordalás è un allenatore che segue in maniera evidente le idee di Diego Simeone, ed in effetti il suo Getafe ha uno stile di gioco molto simile a quello dell'Atletico Madrid. Ci sono persone che impazziscono per questo calcio un po' vintage, fatto di compattezza, di contropiede e di grande aggressività. Ma c'è anche chi lo odia, come dicevamo.

Dopo aver visto sconfitto il 'suo' Ajax, contro il Getafe ad esempio si è scagliato a febbraio Frenkie de Jong, attuale centrocampista del Barcellona.

“La partita tra Getafe ed Ajax è stata dolorosa per me ed è stata soprattutto frustrante. Il Getafe non gioca per intrattenere il pubblico e trovo fastidioso guardare le loro partite”.

Questa è la visione che molti hanno del Getafe. Una squadra fallosa, che punta soprattutto a non far giocare l'avversario, anche rognosa sotto molti punti di vista. Poco possesso palla e tanto cinismo, con una difesa di ferro.

Basti pensare che proprio nella vittoria contro l'Ajax, il tempo effettivo della partita è stato uno dei più bassi di sempre: 42’36”. E' chiaro che il Getafe punta a frazionare il gioco degli avversari, ad innervosirli. Ed è una pratica in cui riesce perfettamente.

Angel Rodríguez Barcelona Getafe LaLigaGetty Images

Pochi nomi di un certo spessore, abbiamo detto. Il capocannoniere della squadra è ad esempio Ángel Rodríguez, con 10 goal. Un attaccante di 33 anni che ha navigato sempre nelle zone basse della Liga e che a febbraio è stato vicino al Barcellona, proprio per il suo exploit al Getafe.

E' una squadra dove ad esempio ha trovato un suo posto nel mondo anche Vitorino Antunes: l'ex Roma che dopo un buon esordio si era perso negli anni, prima di trovare fortuna proprio in Spagna. Contro l'Inter però il portoghese non ci sarà: se n'è andato a metà giugno.

I giocatori del Getafe si potrebbero definire "operai" e non calciatori di prima fascia, ma nel 4-4-2 di Bordalás hanno trovato tutti un ruolo definito ed importante. C'è anche un calciatore molto tecnico, a dir la verità: Marc Cucurella. Esterno di centrocampo riscattato dal Barcellona a fine giugno e molto chiacchierato in chiave mercato, col Napoli annoverato tra le pretendenti.

Un 'piccolo' Atletico Madrid, insomma, anche se fino a un certo punto della Liga si era addirittura dimostrato più forte dei Colchoneros di Simeone. L'Inter dovrà tenere occhi ben aperti. Non sarà una passeggiata.

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