Pubblicità
Pubblicità
Girelli JuventusGetty

Juventus Women a caccia dell'impresa: è un Lione 'galattico'

Pubblicità

Giganteggiare. Verbo caro alla Juventus Women che, finora, ha fatto registrare in campionato un percorso netto: 9 partite, altrettante vittorie. L'ultima ottenuta in rimonta contro il Napoli, fanalino di coda, ma che ha saputo concretamente tenere testa alle ragazze guidate da Rita Guarino.

Spazio all'Europa. Con gli occhi puntati sul Lione, imminente avversario delle bianconere nella Women’s Champions League. Con l'urna di Nyon, indubbiamente, a fungere un ruolo tutt'altro che benevolo.

Da una parte - le italiane - in forte ascesa ma alle prime esperienze fuori dai confini nostrani. Dall'altra - le francesi - che hanno già saputo vincere per ben 7 volte questa competizione, 5 di queste negli ultimi 5 anni. 

Insomma, un sedicesimo di finale particolarmente complicato per la truppa torinese, chiamata a compiere una vera e propria impresa. Detto ciò, si sa, il calcio è materia volubile. Da qui, giustappunto, l'analisi di Stefano Braghin a Juventus TV. Missione chiara quella intrapresa dall'Head of Juventus Women: caricare l'ambiente.

"L’anno scorso avevamo trovato la finalista (il Barcellona, ndr), quindi l’unico modo per fare peggio era trovare la vincitrice. E ci siamo riusciti. A parte gli scherzi, troviamo una squadra che ha vinto 7 volte la coppa, quindi c’è poco da dire sulla loro forza: L’obiettivo principale è uscire dal campo senza rimpianti".

Un ostacolo, sulla carta, insuperabile. Vuoi per il blasone e la tradizione dell'avversario; vuoi, soprattutto, per le molteplici campionesse che militano tra le fila del Lione. Ma alla base, chiave primaria del discorso, c'è soprattutto un progetto extra lusso plasmato dalla sapiente mente del patron Jean-Michel Aulas che, con lungimiranza, ha saputo fare del calcio femminile un vero e proprio asset. 

La Juventus Women, in occasione della gara d'andata, potrà fare leva sul fattore Allianz Stadium (oggi, ore 15). Ovviamente vuoto a causa delle restrizioni anti COVID-19, ma pur sempre uno scenario prestigioso per calciatrici importanti che, nel marzo del 2019, contro la Fiorentina avevano già avuto modo di vivere un pomeriggio da sogno nel catino bianconero.

Guai, tuttavia, a sottovalutare il concetto di squadra. In termini corali, infatti, le bianconere hanno saputo costruire un progetto ambizioso. Destinato, e non potrebbe essere altrimenti, a impreziosirsi ulteriormente.

Non sorprende, per esempio, che Cristiana Girelli sia riuscita a entrare nell'ultima classifica della Goal 50: la prima italiana nella storia del premio. Insomma, scusate se è poco.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0