Estate 2020 come l'estate 2019: vendere prima di acquistare. Un mantra per qualsiasi club, di vertice e non. E la Juventus non fa differenza. Specialmente in un momento in cui, prima di pensare a rafforzare numericamente la rosa che sarà messa a disposizione di Andrea Pirlo, la missione primaria è quella di sfoltire.
Tu chiamali, se vuoi, esuberi. Elementi che non fanno parte del progetto tecnico-tattico di Pirlo. Vuoi per un'età difficilmente combinabile con il piano di ringiovanimento bianconero. Vuoi per uno stipendio che non va (più) di pari passo con il rendimento offerto in campo. Ed è proprio per questo motivo che Fabio Paratici, Chief Football Officer dei campioni d'Italia, è volato in Inghilterra e in particolare nella sua Capitale, Londra.
I nomi sono noti: in primis Douglas Costa, balzato prepotentemente verso l'alto nelle gerarchie del Manchester United dopo il no secco del Borussia Dortmund alla cessione del gioiellino Sancho. Ma la lista è particolarmente nutrita: da Khedira a Higuain,altri due messi sull'uscio dalla Juventus, da Bernardeschi a Rugani, per finire con De Sciglio.
Obiettivo definito: ascoltare offerte, intavolare trattative. Se possibile, chiudere affari. Con la consapevolezza che una stagione si è appena conclusa ma un'altra è alle porte. Tra un mese esatto si torna a fare sul serio: vietato rallentare il passo.
Capitolo a parte merita Alex Sandro: il fluidificante di Catanduva non è propriamente sul mercato, nonostante sia reduce da una stagione al di sotto delle attese, ma nemmeno lui può sentirsi particolarmente al sicuro. Tradotto: in caso di offerte concrete, la Juve rifletterà in maniera concreta sul da farsi.


