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Lazio trainingGetty Images

Immobile, Leiva e Strakosha positivi: interviene la Procura, polizia giudiziaria a Formello

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Ora la Lazio rischia, e anche parecchio. La vicenda tamponi e l'incertezza legata a due esiti diversi potrebbero rivoltarsi contro il club presieduto da Claudio Lotito, ora più che mai nell'occhio del ciclone per un operato su cui già indaga la Procura Federale con l'apertura di un fascicolo apposito. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo tutto cronologicamente.

Ad insinuare più di un dubbio alla giustizia sportiva e ordinaria (quest'ultimo punto sarà approfondito in seguito) è stato il diverso esito dei tamponi che la società biancoceleste ha dapprima fatto analizzare al suo centro di fiducia, la Futura Diagnostica di Avellino, che ha decretato la totale negatività confermata in prima persona anche dal responsabile Walter Taccone . Il tutto a fronte delle positività riscontrate da Synlab (il laboratorio di cui si serve abitualmente l'UEFA) e soprattutto dal Campus Biomedico di Roma, che ha correttamente informato l'ASL attuando alla lettera il protocollo in vigore.

I positivi in questione sono tre giocatori ( Immobile, Leiva e Strakosha ) - tornati a casa ieri nel primo pomeriggio e dunque costretti a rinunciare all'ipotesi di essere a disposizione di Simone Inzaghi per Lazio-Juventus - il ds Tare e un membro dello staff. Questa incongruenza sui tamponi (quelli del Campus Biomedico sono molecolari esattamente come quelli di Avellino e non rapidi come la Lazio aveva inizialmente fatto intendere) ha fatto scattare l'allarme nella Procura del capoluogo irpino, che ha richiesto il sequestro di tutti i tamponi effettuati dalla Lazio, prontamente attuato dalla Polizia giudiziaria con un blitz andato in scena ieri a Formello.

Stesso procedimento anche per quanto riguarda Futura Diagnostica che, a quanto pare, era da tempo sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Avellino. Alla fine anche il direttore sanitario della Lazio, Ivo Pulcini, ha dovuto prendere atto della situazione e ha ammesso la validità dei test analizzati dal Campus Biomedico, facendo un passo indietro e complimentandosi per l'operato svolto dal centro romano.

Ma ormai la frittata era fatta, così come la comunicazione da parte del laboratorio capitolino all'ASL che ha contattato i cinque contagiati per disporne l'isolamento domiciliare e tracciare una mappa dei contatti avuti nei giorni precedenti, come la prassi impone insomma. I 'test rapidi' si sono rivelati essere dei 'molecolari' a tutti gli effetti, da considerare quindi attendibili al 100%.

Claudio LotitoGetty

Ma cosa rischia la Lazio? In questo caso si tocca sia il piano sportivo che penale. Come riportato da 'La Gazzetta dello Sport', la prima colpa da imputare al club è la mancata comunicazione delle positività all'ASL, fatta solamente dal Campus Biomedico in un secondo momento; un altro capo d'imputazione riguarda il mancato rispetto dell'isolamento di 10 giorni di coloro che sono risultati positivi, certificato proprio dalla presenza nella giornata di ieri di Immobile, Leiva e Strakosha a Formello (dove sono rimasti fino a poco dopo le 15), oltre che dall'allenamento sostenuto martedì in prossimità della sfida di Champions con lo Zenit e successivo alla partita col Torino (in cui Immobile e Leiva sono stati impiegati).

Le due violazioni sono strettamente collegate poiché, senza comunicazione all'ASL, il medico ha potuto decretare l'interruzione dell'isolamento senza che qualcuno potesse fare dei controlli.

Sul lato sportivo, è bene tenere in considerazione l’articolo 8 delle norme emanate dal consiglio federale dell’8 giugno.

"La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione".

Le sanzioni, sulla base di quanto letto, vanno dall'ammenda all'esclusione dal campionato, con in mezzo l'eventualità di una penalizzazione in classifica o della retrocessione. Inoltre il Torino, ultimo avversario in campionato della Lazio, ha già presentato due esposti alla Procura Federale e non è da escludere che altre società, come il Bologna ad esempio, possano fare lo stesso.

Ovviamente tali violazioni abbracciano anche il campo penale - spiega sempre la 'Gazzetta' - con sanzioni che, ai sensi art. 55 dlgs. N. 81/2008, vanno dall'arresto del datore di lavoro da 3 a 6 mesi a un'ammenda economica che può variare da 3.071,27 a 7.862,44 euro; il responsabile sanitario invece rischia un arresto fino a due mesi o un'ammenda da 368,56 a 1.474,21 euro.

Per ultimo, ma non meno importante, il reato ben più grave di epidemia colposa (ex art 452 c.p.) che avviene quando un contagiato sfugge alla misura restrittiva dell'isolamento e contagia altri individui.

Come riferito dal 'Corriere della Sera', gli indagati dovrebbero essere ascoltati dalla Procura nei prossimi giorni: già lunedì potrebbe toccare al medico Pulcini essere ascoltato dagli inquirenti, seguito dal presidente Lotito.

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