Nato a Catania il 5 luglio del 2001, il nome di Emanuele Pecorino ha iniziato ad assumere rilevanza sul piano nazionale da quandola Juventus ha bussato alla porta del Cataniaper chiedere informazioni su di lui, e che ha concluso il suo acquisto, inizialmente per l'Under 23.
"Il Calcio Catania comunica di aver ceduto il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Emanuele Pecorino, a titolo definitivo, alla società Juventus Football Club. L'attaccante catanese, cresciuto nel nostro settore giovanile, conclude la sua esperienza in maglia rossazzurra con 16 presenze e 5 reti nelle competizioni professionistiche ufficiali. A Pecorino, l’augurio delle migliori fortune personali e professionali".
La carriera di Pecorino, però, non è certo decollata all'improvviso, anzi. Dopo l'intera trafila nel settore giovanile del club siciliano, è Walter Alfredo Novellino a regalargli la prima convocazione con la prima squadra. Novellino, chei in quel Catania sarà quasi di passaggio, lo porta in panchina per la sfida in programma al 'Massimino' contro il Bisceglie il 7 aprile del 2019.
Le cose si mettono male, il Catania è in svantaggio e al minuto 55 Novellino inserisce anche lui, il numero 31 Emanuele Pecorino. Il Catania trova il pari al minuto 82, grazie al goal di Di Piazza, ma è al minuto 91 che per la prima volta Pecorino si fa notare: il suo colpo di testa viene salvato sulla linea, ma Esposito trova la zampata vincente e i rossazzurri vincono per 2-1.
Dopo quel debutto, Novellino lo convoca fino al termine della stagione senza però mai più farlo entrare in campo. Anche ai playoff contro il Trapani e con Sottil come nuovo allenatore, siede solo in panchina. L'estate successiva, quella del 2019, il Catania rivoluziona l'organico, in panchina arriva Andrea Camplone e Pecorino, dopo essere andato in panchina nel match d'esordio, cambia aria.
A chiamarlo è il Milan che, militante in Primavera 2, vuole rafforzare la sua squadra giovanile per ritornare nella massima serie del Campionato Primavera, e punta su di lui. Pecorino, peraltro, si era già unito al Milan nel febbraio del 2018 per prendere parte al Torneo di Viareggio e, dopo aver vissuto da spettatore le tre gare del girone vinte dai rossoneri, viene lanciato come titolare da Federico Giunti per il match contro il Bruges, valido per gli ottavi di finale. Pecorino porta in vantaggio il Milan al minuto 61, Haidara raddoppia, ma poi i rossoneri si fanno ingenuamente raggiungere sul 2-2 e vengono eliminati ai calci di rigore.
Tanto basta, però, per lasciare un buon ricordo ai rossoneri che, come detto, puntano nuovamente su di lui. Giunti gli dà fiducia e lo lancia come numero 9 titolare, spesso in tandem con Daniel Maldini. Pecorino segna all'esordio, contro lo Spezia, e non si ferma più: 7 goal in 14 gare disputate per lui (più altri 2 in Coppa Italia Primavera), prima dello stop ai campionati giovanili imposto dall'emergenza coronavirus.
Fa in tempo però a legare con Gabbia, Maldini e altri elementi della rosa rossonera e a conoscere Zlatan Ibrahimovic: "Un giorno mi punzecchiò per tutta la durata dell'allenamento in palestra, criticava le mie posture. Era il suo modo di rompere il ghiaccio...", racconterà una volta rientrato in Sicilia. Altro aneddoto su Ibrahimovic lo stesso Pecorino lo ha svelato ai microfoni di gianlucadimarzio.com:"Ibra è davvero un animale! Ad un torello per poco non mi staccava una gamba per prendere la palla…“.
Pecorino lascia dunque il Milan, che conquisterà in ogni caso la promozione in Primavera 1 in quanto primo in classifica al momento dell'interruzione del campionato, e fa ritorno nella sua Catania, dove però non viene tenuto in considerazione per i due match dei playoff disputati dalla squadra di Cristiano Lucarelli.
L'estate seguente, cioè quella del 2020, il Catania è in crisi e rischia di sparire. La SIGI, cordata composta da imprenditori locali, salva il club e la sua storia, ma la situazione debitoria è tale da non poter certo permettersi di non dare fiducia a un giovane così promettente. E così, Pecorino, di nuovo col suo numero 31 sulle spalle, resta a Catania. Nei disegni del nuovo mister, Giuseppe Raffaele, la coppia titolare è composta da Reginaldo e Sarao, ma lui sin dalle prime giornate riesce a ritagliarsi un po' di spazio.
Il debutto da titolare arriva però soltanto a novembre e non in una gara qualsiasi. Raffaele lo lancia dall'inizio nel derby contro il Palermo, disputato al 'Barbera'. Il Catania gioca una gara pessima, il Palermo passa in vantaggio e legittima il risultato fin quando, in mischia, Emanuele Pecorino trova con caparbietà il goal del pareggio.
Catanista.eu"Già di per sè giocare una partita così importante e sentita è stato motivo di grande orgoglio, io poi ho avuto anche questa fortuna di cominciare il mio cammino con un gol così speciale. Davvero fantastico".
Con queste parole, ai microfoni di gianlucadimarzio.com, Pecorino aveva raccontato quell'emozione.
Da quel momento diventa inamovibile nello scacchiere di Raffaele e riesce a realizzare altri 4 goal. Alto 1 metro e 92, Pecorino fa della forza fisica una delle sue armi migliori, ma ha anche un ottimo mancino e una buona protezione della palla, che lo rendono in grado di tenere sotto pressione le retroguardie avversarie.
Nel frattempo, goal dopo goal, su di lui si sono accesi i riflettori della Juventus. I bianconeri, attenti al connubio tra Prima Squadra e Under 23, avevano individuato in lui un rinforzo per la compagine giovanile, e non solo, bussando alle porte del Catania, proprio quando la proprietà sta per passare a Joe Tacopina. La dirigenza non ha chiuso la porta alla Juve e ha dato l'ok al giocatore per il trasferimento, Tacopina - una volta firmato il contratto preliminare per l'acquisto del club - aveva provato a fermare l'operazione e a blindare il ragazzo, diventato però un volto nuovo dei bianconeri.
Pecorino, all'età di 19 anni, può così vantarsi di aver già indossato sia la maglia del Milan che quella della Juventus. Mica male.




